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Mirra, incenso e oro: "Voglio vincere più Slam di Djokovic"

“Se parliamo di obiettivi – continua la Andreeva con un filo in più di realismo e concretezza – invece il mio primo traguardo è sempre il prossimo incontro. E poi quello dopo ancora: conta solo vincere”. Ma attenzione: “Non sarò mai una diva, nel senso di una che si comporta in quel modo, perché altrimenti il mio coach non sarebbe contento"

di | 01 giugno 2023

Mirra Andreeva non si fa notare solo in campo. Dopo aver raggiunto il terzo turno al Roland Garros, la 16enne stellina russa ha ribadito in conferenza stampa di non volersi porre limiti. Una frase significativa? Eccola qui: “Il mio sogno è vincere gli Slam. Quanti ne ha vinti Djokovic? 22? Ecco, allora io spero di andare oltre: 23, 24, 25...”.

La ragazzina che sta incantando col suo tennis aggressivo, e che promette presto di raggiungere le prime della classe, continua a stupire anche davanti ai giornalisti, per il candore di certe dichiarazioni che potrebbero sembrare frutto dell'esuberanza della sua età. Ma che forse, sotto sotto, sono il segno che dietro alle ambizioni si cela una potenziale campionessa.

“Se parliamo di obiettivi – continua Mirra con un filo in più di realismo e concretezza – invece il mio primo traguardo è sempre il prossimo incontro. E poi quello dopo ancora: conta solo vincere”. Una futura diva? Piano con le parole: “Non sarò mai una diva, nel senso di una che si comporta in quel modo, perché altrimenti il mio coach non sarebbe contento. No, non sarò mai una diva, resterò una persona coi piedi per terra, come sono adesso”.

Quanto a modelli di riferimento, Mirra ha sempre guardato maggiormente al tennis maschile: “Roger è sempre stato il mio esempio, il mio idolo. Ma quando Rafa ha vinto a Parigi nel 2022 qualcosa è scattato in me, e ho messo anche lui al primo posto, insieme a Federer. Ma con questo non voglio offendere Novak (risata, ndr): quindi diciamo che tutti e tre sono in cima alla lista dei miei preferiti. Di Djokovic mi piace tutto: come si muove, il suo atteggiamento, la capacità di contrattaccare”.

Però è con un altro Fab Four, Andy Murray, che si è creato un piccolo legame speciale: Mi piace Andy: quando lo vedi in televisione sembra sempre così concentrato, così sulle sue. Non mi sarei aspettato di vederlo così aperto, così disponibile a parlare. Mi è piaciuto molto. Ma ci sono tanti altri ragazzi e ragazze che sto apprezzando, vivendo il mondo dei professionisti. Per esempio, Frances Tiafoe, oppure Coco Gauff, o ancora Ons Jabeur. So che Ons è molto popolare e ben voluta, conoscendola e vedendo quanto è gentile, capisco il perché”.

L'importante invece, per Mirra, è restare umile. “Sì, suppongo sia quella la parola giusta: umile. Bisogna rimanere umili per andare avanti. Anche perché sinceramente cosa ho vinto finora? Niente. Sono al terzo turno del Roland Garros, tutto qui. Non ho vinto tornei del Tour, non ho fatto grandi imprese, per cosa mi dovrei montare la testa?”.

L'idea che i discorsi da bambina si intreccino con un carattere da futura stella prende sempre più piede, anche se di fronte alla vita fuori dal campo emergono tutti i suoi 16 anni. “Sono una ragazza come le altre, non saprei bene come descrivermi. Amo guardare le serie tv, ma mi piace prendermi cura delle persone che amo. E penso di essere una ragazza gentile, carina. Anche se poi, per capire che persona sono, dovreste semplicemente frequentarmi”. La sensazione è che sul campo da tennis e nelle conferenze stampa, Mirra sarà una presenza sempre più costante e sempre più appariscente.

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