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Eventi internazionali

Monte-Carlo, che storia! Tutti i principi del rosso su SuperTennis

Inizia la stagione sulla terra rossa dei big. Presenti Novak Djokovic, Rafa Nadal che ha trionfato undici volte, Daniil Medvedev. Fognini è il campione in carica. Storia e storie del classico torneo del Principato. SuperTennis trasmette il miglior match di giornata, in differita, anche del Masters 1000 del Principato

di | 11 aprile 2021

Il Montecarlo Country Club

Il Montecarlo Country Club

Il fascino principesco, a Monte-Carlo, trasforma anche lo sport. Vale per il gran premio di Formula 1, su un circuito che è il più stretto e lento del Mondiale, eppure è uno dei più attesi perché unico e mondano insieme. Vale per il torneo di tennis, che qui si disputa dal 1897.

E' un appuntamento fisso della stagione sulla terra rossa, inserito nell'elenco dei tornei Masters 1000 dal 1990, quando furono in calendario con la nascita del moderno ATP Tour. Dal 2009 non è più "mandatory", i top player possono anche scegliere di non giocarlo e non tenersi lo zero in classifica. Ma in pochi rinunciano, anche perché non capita tutti i giorni di giocare su un Centrale che affaccia sul mare.

Quest'anno, al Country Club c'è anche SuperTennis, che offre il match di giornata, ovvero l'incontro che si è rivelato più emozionante per quanto riguarda innanzitutto gli azzurri, ogni sera alle 21 e la mattina successiva alle 8.

Il campione in carica è ancora Fabio Fognini, visto che nel 2020 il torneo non si è giocato a causa della pandemia. Nel 2019, Fognini è diventato il primo italiano a vincere un Masters 1000, e il primo azzurro a trionfare a Montecarlo dai tempi di Nicola Pietrangeli nel 1968, quando stava per iniziare l'era Open.

Gli avversari che Fognini ha sconfitto due anni fa andrebbero sgranati come perle di una collana: Andrey Rublev, Alexander Zverev, Borna Coric, Rafa Nadal, prima dell'incoronazione la domenica di Pasqua contro Dusan Lajovic.

Nel Principato di Monaco, pubblico e giocatori hanno vissuto tutto lo spettro possibile delle emozioni. Nel 1995, Boris Becker ha subito una delle sue sconfitte più dure da accettare in una finale sulla terra battuta, superficie su cui non ha mai vinto titoli ATP. Perde contro Thomas Muster, totalmente disidratato dopo la semifinale contro Andrea Gaudenzi, che salva anche due match point.

Nel 2000 festeggia Cedric Pioline, primo campione francese dopo Pierre Darmon nel 1963, e ancora oggi ultimo Bleu nell'albo d'oro del torneo.

Nel 2014 Stan Wawrinka celebra il suo primo Masters 1000 nella prima finale ATP tutta svizzera in 14 anni, contro Roger Federer.

Un Fabio Fognini da grandi emozioni

Ma il Principato resta il regno di Rafa Nadal, che ha vinto per undici volte e ha una suite a suo nome, con tanto di maglie e memorabilia, al Monte-Carlo Bay Hotel & Resort. Non ha mai perso a Montecarlo per 46 partite di fila dal terzo turno del 2003, quando dovette cedere al terzo turno contro Guillermo Coria nell'anno del suo debutto, alla finale del 2013 contro Djokovic, che abita a Montecarlo ed è amico del Principe Alberto e di sua moglie Charlene. Il serbo, per un'edizione, fece calare il sole sul regno di re Rafa.

I trionfi di Nadal scandiscono la storia recente del torneo. Nel 2006, la centesima edizione si conclude con il primo capitolo della "trilogia Fedal", ovvero la prima di tre finali consecutive Nadal-Federer. Le vince tutte Rafa.

Montecarlo ha davvero qualcosa di speciale per Nadal. Quando si presenta al Country Club nel 2010, ad esempio, non ha vinto un titolo per undici mesi. Ma domina perdendo 14 game in 5 partite, e diventa il primo uomo a vincere sei volte di fila lo stesso torneo nell'era Open.

E nel 2017 il primo a riuscirci dieci volte. La Decima, celebrata nella finale per il resto dimenticabile con Albert Ramos, gli permette di arrivare a 50 titoli sulla terra rossa, battendo lo storico record dell'argentino Guillermo Vilas.

Vincitore anche nel 2018, Nadal insegue quest'anno il dodicesimo gioiello della corona nel Principato. Qui vanta un record di 71 vittorie e appena 5 sconfitte. Solo una volta ha perso prima dei quarti, all'esordio nel 2003.

Il maiorchino debutterà contro Adrian Mannarino o un qualificato. Nei quarti potrebbe incontrare Andrey Rublev, che ha vinto più di tutti quest'anno ma ha un bilancio di 1-3 in carriera a Montecarlo.

Nadal potrebbe anche ritornare al numero 2 del mondo. Supererà infatti Daniil Medvedev la prossima settimana in due casi: se arriva in finale e il russo perde prima delle semifinali, o se vince il torneo ma non in finale contro Medvedev.

L'attuale numero 2 del mondo, primo giocatore diverso dai Fab 4 a spingersi così in alto nel ranking dal 2005, proprio a Montecarlo ha raggiunto nel 2019 la sua prima semifinale in un Masters 1000. Quest'anno, dopo l'esordio contro Filip Krajinovic o Nikoloz Basilashvili, potrebbe sfidare Fognini al terzo turno.

Per arrivarci, il campione in carica dovrà intanto battere all'esordio il serbo Miomir Kecmanovic che ha aggiunto al suo staff l'argentino David Nalbandian.

Ha scelto il torneo per certi versi di casa Novak Djokovic per avviare la stagione sul rosso in Europa. Il numero 1 del mondo, che potrebbe iniziare il torneo contro Jannik Sinner, non è andato oltre i quarti di finale dal 2015, l'anno del suo ultimo trionfo a Montecarlo.

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Sinner, arrivato a Miami a una sola vittoria dal diventare il più giovane vincitore di un Masters 1000, debutta contro lo spagnolo Albert Ramos. Si è già allenato con Novak Djokovic che in passato ha lavorato con Riccardo Piatti, coach dell'azzurro, miglior teenager nel ranking ATP.

In tabellone, grazie a una wild card, anche Lorenzo Musetti, semifinalista ad Acapulco, che ha iniziato la stagione sul rosso con i quarti al Sardegna Open a Cagliari. Il carrarese festeggerà il nuovo best ranking prima di debuttare a Montecarlo contro la rivelazione del 2021 Aslan Karatsev, per la prima volta in carriera nel main draw di un torneo ATP su terra battuta. 

C'è curiosità, infine, per la prima partecipazione in un Masters 1000 del danese Holger Rune, numero 1 junior che sfiderà il norvegese Casper Ruud, appena battuto da un altro teenager in ascesa, il classe 2003 spagnolo Carlos Alcaraz, a Marbella.

Scoprirà anche lui il fascino del Principato di Monaco. Un torneo che ha nell'albo d'oro praticamente tutti i grandi della storia del tennis, dal pluricampione di Wimbledon Reggie Doherty nel 1897, al neozelandese Antony Wilding alla vigilia della Prima Guerra mondiale. Dal fenomeno Usa Bill Tilden tra le due Guerre, fino a Pietrangeli, Nastase, Borg, Vilas, Lendl, Wilander, Muster, Kuerten. Un torneo dove nascono i nuovi re della terra rossa. 


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