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Nadal: "Sinner il peggior avversario"

Lo spagnolo non risparmia complimenti per il suo primo rivale al Foro Italico: "Parliamo - dice l'iberico - di un giocatore completo, che spinge forte e si muove bene. Ma le condizioni di gioco al Roland Garros erano molto diverse rispetto a quelle che troveremo a Roma"

11 maggio 2021

Nadal e Sinner al Roland Garros 2020 (foto Getty Images)

Nadal e Sinner nei quarti di finale al Roland Garros 2020 (foto Getty Images)

Nadal-Sinner sarà una delle partite clou degli Internazionali BNL d'Italia 2021, e di sicuro è una tra le più attese dagli appassionati, non solo italiani, malgrado si stia parlando solo di un secondo turno. Nella conferenza stampa pre-torneo, lo spagnolo ha parlato soprattutto dell'emergente azzurro, e in generale della nuova generazione che sta facendo tremare i Big 3. 

Vinciamo meno che in passato, io, Novak e Roger? È una cosa logica, dopo 15-20 anni in cui abbiamo vinto tanti grandi tornei, e per giunta quando abbiamo 34 e 39 anni. Ci sono tanti emergenti che stanno giocando molto bene in questo periodo, ed è naturale che i giovani facciano meglio di noi in alcune occasioni. Nulla è per sempre. Spero che non sia ancora arrivato il loro momento negli Slam, ma in ogni caso io continuerò a lottare fino a che ne avrò la possibilità”.

“La pandemia ha cambiato molte cose, i giovani hanno un'energia tale che possono adattarsi più velocemente ai cambiamenti. I più esperti soffrono di più: per una vita siamo stati abituati a un tipo di esistenza che di colpo ci è cambiata sotto gli occhi, senza pubblico e in un'atmosfera molto diversa rispetto a quella di un periodo normale. Ma, detto questo, la motivazione principale del fatto che vinciamo di meno è che questa generazione di giovani è di grande qualità”.

“A Madrid stavo giocando bene, poi ho giocato male un paio di game ed è cambiato tutto. Ma il livello era già molto alto, fin dagli allenamenti. Le condizioni a Roma sono molto diverse e ci vuole un po' di tempo per adattarsi. Giocare contro Sinner è uno degli esordi più difficili che mi potessero capitare. Sta migliorando ogni giorno, è in fiducia, ha giocato molto bene a Miami. Colpisce molto forte la palla, è completo e si muove bene. Nel nostro match Parigi però le condizioni erano molto diverse, non si possono comparare con quelle di Roma.”.

C'è curiosità anche per capire se Rafa parteciperà alle prossime Olimpiadi di Tokyo. In un mondo normale non penserei mai di non giocarle. Ma in queste circostanze così particolari non so ancora con certezza se le disputerò o meno. Dobbiamo essere flessibili in questo momento, e prendere decisioni più a ridosso degli eventi. Inoltre ho un'età che mi impone di ascoltare il mio corpo per capire quale sarà la cosa migliore da fare”.

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