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Djokovic in semifinale a Torino, i demoni condannano Rublev

Djokovic domina Rublev in due set e raggiunge l'undicesima semifinale in 15 presenze alle Nitto ATP Finals. Rublev commette due errori decisivi nell'ultimo game del primo set ed esce dalla partita

di | 16 novembre 2022

Due set per andare in semifinale. Due set per confermare che la cura dei dettagli è da numero 1. Novak Djokokic demolisce le certezze di Andrey Rublev, chiude 64 61 e dopo due giornate è già matematicamente qualificato nel Gruppo Rosso. "E' stata una delle mie partite migliori in tutto l'anno" ha detto Djokovic nell'intervista in campo dopo la partita.

La partita di Andrey Rublev è un trattato di psicologia. Il russo, in campo come atleta neutrale, ha dilapidato il capitale di progressi e freddezza mostrato nel derby vinto contro Andrey Medvedev nella prima partita delle Nitto ATP Finals. Il suo match dura un set.

Nei primi tre game praticamente non si scambia. I tifosi non hanno modo di scaldarsi, osservano lo spettacolo in attesa di quel che può succedere, della scintilla che rompe gli equilibri. Rublev, in questa atmosfera un po' distante finisce per avvertire meno pressione e rimane in partita senza fare niente di straordinario.

Ma quando conta di più, sul 5-4, ecco che il suo demone torna a fargli visita. E i demoni, insegna Dostojevskij, hanno fede ma tremano. Trema anche Rublev che sul 40 pari sbaglia il colpo dopo il servizio, e sul set point incassa la risposta vincente di diritto di Nole. Rublev a quel punto esplode, sbraita contro se stesso e sbatte la pallina a terra. A quel punto, con la testa esce completamente dalla partita. E Djokovic non gli dà alcun modo di rientrare.

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Il serbo sorride al pubblico di Torino, che l'ha accolto anche in città in questa settimana in cui alle stelle del tennis si sono aggiunti i campioni del Brasile in ritiro pre-Mondiale allo Juventus Center. I motivi ci sono tutti. Il campione con più settimane al numero 1 del mondo in carriera festeggia l'undicesima semifinale in 15 partecipazioni alle Nitto ATP Finals. E si gode anche il sì del governo di Melbourne per tornare all'Australian Open, come ha confermato alla CNN una fonte vicina al nuovo Ministro dell'immigrazione Andrew Giles.

"A Torino mi trovo alla grande, non solo per quanto riguarda il gioco - ha detto Djokovic -. In Italia mi sento a casa, questo mi dà fiducia, mi aiuta a giocare il mio miglior tennis. Voglio dimostrare che posso competere con i grandi giovani che ci sono qui, e devo dire che finora non sta andando male".

Non è facile, ha aggiunto, "cambiare ritmo, giocare slice o in back con questa superficie così veloce. Al servizio gli ho messo pressione, sapevo che dovevo metterlo in una posizione di svantaggio per non farlo giocare comodamente di diritto. Devo dire che nel mio tennis oggi posso trovare davvero poche cose negative". 

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