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Il programma della prima giornata di singolare delle Nitto ATP Finals si apre con la sfida tra Casper Ruud e Felix Auger-Aliassime, entrambi legati a Rafa Nadal. Il maiorchino incontrerà Taylor Fritz
di Alessandro Mastroluca, da Torino | 12 novembre 2022
Cresce la passione, sale l'attesa. A Torino è tutto pronto per la festa del tennis, l'edizione numero 53 delle Nitto ATP Finals, la seconda al Pala Alpitour. Si comincia domenica 13 con gli incontri del Gruppo Verde in singolare e del Gruppo Rosso in doppio. Il clou è la sfida serale tra Rafa Nadal e Taylor Fritz, nel pomeriggio si incontreranno i due rivali più legati al maiorchino: il norvegese Casper Ruud, che si allena nella sua accademia, e il canadese Felix Auger-Aliassime, che ha aggiunto allo staff Toni Nadal, zio e storico coach del più titolato campione Slam di sempre.
Con tre titoli vinti, la prima finale Masters 1000 e le prime due finali Slam, Casper Ruud ha saputo migliorare il già notevole 2021. Spinto dalla presenza delle nonne, che per la prima volta lo vedranno in campo dal vivo alle Nitto ATP Finals, il primo norvegese nella storia del torneo ha l'obiettivo di far meglio anche a Torino rispetto alla semifinale di un anno fa.
Al Pala Alpitour ha affinato la preparazione con Stefanos Tsitsipas, in un allenamento dai ritmi piuttosto sostenuti. Deve ritrovare la condizione e la reattività un po' calate dopo la finale allo US Open per gli effetti dello sfiancante tour de force dei mesi precedenti. Ma può poggiare sul ricordo positivo dell'ultimo confronto diretto con Felix Auger-Aliassime. A Montreal, nella città natale del canadese, gli ha inflitto la più severa sconfitta della sua carriera: 6-1 6-2. "E' stata una di quelle partite in cui avrei voluto uscire dal campo, non funzionava niente" ha ammesso Auger-Aliassime.
Il canadese arriva a Torino forte di un cambio di marcia. Prima di quest'anno non aveva mai battuto un Top 5 né vinto una finale ATP, ne aveva perse otto su otto senza ottenere nemmeno un set. Nel 2022 ha centrato quattro successi sui Top 5 e festeggiato quattro titoli ATP, di cui tre in altrettante settimane nella striscia decisiva di fine stagione a Firenze, Anversa e Basilea.
"Una cosa è credere nel percorso e nel tuo lavoro, un'altra è essere all'altezza della sfida. Per riuscire a fare una striscia simile in quel momento ho dimostrato carattere e forza mentale" ha detto Auger-Aliassime, il più giovane dei protagonisti di questa edizione (doppisti compresi) e il secondo canadese nella storia delle Nitto ATP Finals dopo Milos Raonic che nel 2016 perse una memorabile semifinale contro Andy Murray.
Nel primo torneo giocato con il primogenito al seguito, Rafa Nadal in versione "Rafa-papà" tra palline e passeggino, ritrova Taylor Fritz che gli ha inflitto la prima delle sei sconfitte del 2022 in finale a Indian Wells. Il maiorchino si è qualificato per la 17ma volta ma giocherà solo per l'undicesima le Nitto ATP Finals, l'unico grande torneo che non ha ancora vinto in carriera.
"In quelle occasioni non ce l'ho fatta ad essere il miglior giocatore al coperto - ha detto -. Non so quante volte ho avuto davvero l'occasione di vincere il titolo. Storicamente questa è stata la superficie per me peggiore, però nelle ultime stagioni sto migliorando in maniera significativa".
Sul cemento al coperto, infatti, ha vinto un solo titolo, al Masters 1000 di Madrid del 2005. Aveva 19 anni allora, e in finale rimontò due set di svantaggio a Ivan Ljubicic, il croato che avrebbe poi allenato Roger Federer, e si impose al tiebreak del quinto.
Nel 2022, comunque, è riuscito ancora una volta a superarsi, non solo indoor. Ha vinto Australian Open e Roland Garros, come mai era riuscito a fare in uno stesso anno, ed è diventato il campione Slam più titolato di sempre. Ha battuto Fritz a Wimbledon finendo però il match con uno strappo agli addominali che l'ha costretto a non scendere in campo per la semifinale contro Nick Kyrgios.
E' arrivato a Torino con quattro trofei vinti e la possibilità di chiudere la sesta stagione da numero 1. Ci riuscirà sicuramente vincendo il torneo, un'impresa che lo renderebbe il campione più anziano in 53 anni di storia delle Nitto ATP Finals. Può bastargli anche la finale, ma deve arrivarci vincendo tutte le partite del girone e non arrendersi contro Stefanos Tsitsipas. Se infatti il greco dovesse trionfare da imbattuto, con 5 vittorie in 5 partite, sarebbe lui il nuovo numero 1 del mondo.
Fritz punta a scombinargli i piani già dalla prima partita. “Giocare contro Rafa è una sfida sempre complicata,” ha detto. “Nel match di Wimbledon sono stato molto vicino a portarla a casa. Nelle ultime due partite giocate ci sono stati alti [dopo Indian Wells] e bassi [dopo Wimbledon]".
Fritz, primo americano a giocare in singolare alle Nitto ATP Finals dal 2018, è arrivato a Torino al culmine di una stagione solida segnata da tre titoli e altri cinque quarti di finale. E' riposato, dopo tre giorni di vacanza in un resort in Svizzera, e pronto a sorprendere al Pala Alpitour.
L'edizione 2022 si aprirà ufficialmente con la prima sfida del Gruppo Rosso in doppio. Jean-Julien Rojer, il secondo più anziano di sempre a giocare le Nitto ATP Finals, e Marcelo Arevalo, primo salvadoregno nel torneo, affrontano due dei sette debuttanti in questa edizione in doppio, Lloyd Glasspool e Harri Heliovaara.
"Avere un partner che è già stato in situazioni simili mi calma" ha detto Arevalo, terzo compagno diverso con cui Rojer ha disputato le Finals. Il miglior risultato l'ha ottenuto nel 2015 con il rumeno Horia Tecau: hanno vinto il titolo alla O2 Arena da imbattuti.
"Poter competere a Torino è uno dei momenti più importanti [della mia carriera]" ha detto durante il media day Glasspool che, come Salisbury e Skupski, proverà a diventare il primo campione britannico in doppio maschile alle Nitto ATP Finals.
Salisbury, in coppia con lo statunitense Rajeev Ram, affronteranno nel match che aprirà la sessione serale (alle 18.30) lo spagnolo Marcel Granollers, campione nel 2012, e l'argentino Horacio Zeballos. E' una piccola classica del doppio, si incontrano infatti per la settima volta: 4-2 il bilancio dei precedenti in favore di Ram e Salisbury, finalisti l'anno scorso e teste di serie numero 2.
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