I delusi (illustri) di Parigi: Rafa, Iga, Coco, Stefanos

RAFAEL NADAL

Forse non era lecito attendersi una medaglia, in questa ultima passerella olimpica di Rafa. Ma se dal singolare (in particolare dopo il sorteggio che lo aveva messo sulla strada di Djokovic) forse nemmeno lui si aspettava grandi cose, nel doppio la situazione era diversa. E, per un po', la coppia Nadal/Alcaraz ci ha sperato. Salvo poi tornare nei ranghi di fronte a due specialisti come Krajicek e Ram. Parlare di delusione per Rafa non è lesa maestà. È solo prendere atto della distanza che esiste, oggi, fra ciò che il vincitore di 22 Slam si sente di poter fare e quello che può fare in realtà.

STEFANOS TSITSIPAS

Non pervenuto, o quasi. Annunciato in tre tabelloni, in nessuno ha lasciato traccia. E se in singolare ha l'alibi di aver trovato Novak Djokovic (che lo ha superato per 6-3 7-6), negli altri due può solo pensare di non aver avuto sufficiente supporto dai rispettivi partner: nel doppio maschile il fratello Petros, nel misto Maria Sakkari. Solo che se si perde al primo turno da Borges/Cabral qualche domanda sull'approccio al torneo bisognerebbe pure farsela. 

IGA SWIATEK

Può una medaglia di bronzo essere una delusione? Può, se quella medaglia di bronzo era, per molti, una quasi certa medaglia d'Oro. Iga Swiatek ha chiuso i Giochi di Parigi tra le lacrime, ancora non è chiaro se di commozione per quella che è pur sempre una medaglia olimpica, o se di delusione per un torneo sfuggito che invece, fino alla partita con Qinwen Zheng, pareva nelle sue mani. Resta da capire se questa delusione influirà anche sul percorso della polacca nel circuito o se verrà contenuta all'interno dei confini olimpici.

COCO GAUFF

Un'altra che ha pianto, non poco. Coco Gauff cercava una medaglia, tra singolare, doppio e misto. Invece è rimasta a secco e considerate le occasioni in partenza si tratta forse del risultato meno atteso in assoluto. In singolare, l'americana ha ceduto a Donna Vekic addirittura negli ottavi, dunque ben lontano dalla zona medaglie. In doppio, con Jessica Pegula, ha ceduto al secondo turno a Muchova e Noskova. Nel misto, insieme a Taylor Fritz, ha perso nei quarti contro i canadesi Auger-Aliassime e Dabrowski. Un disastro su tutta la linea, e la terra c'entra fino a un certo punto.

MEKTIC/PAVIC

Partivano tra i favoriti del doppio (peraltro da campioni in carica, vinsero a Tokyo 3 anni fa), invece sono usciti al primo turno. E se è vero che il doppio olimpico ha dimostrato di essere un bel punto interrogativo, su di loro c'erano pochi dubbi. A farli cadere, invece, sono bastati i tedeschi Koepfer e Struff, che poi hanno sì sfiorato la zona medaglie, ma che parevano avversari alla portata dei croati. Un'ennesima dimostrazione che i pronostici, quando le coppie sono costrette a cambiare partner per un solo evento, lasciano il tempo che trovano.