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Eventi internazionali

Ons e Beatriz, storie di prime volte nei quarti a Parigi

Sulla terra rossa del Roland Garros la tunisina Jabeur e la brasiliana Haddad Maia hanno conquistato per la prima volta un posto tra le migliori otto dello Slam francese. E mercoledì si affronteranno per vedere chi potrà continuare a sognare

di | 05 giugno 2023

Tutta la grinta di Ons Jabeur (foto Getty Images)

C’è chi in questo Roland Garros sta andando piuttosto veloce e chi sta dando l’anima per passare ogni singolo turno. Non dispenserà “bagel” a mani basse come Swiatek ma in quattro match Ons Jabeur ha lasciato per strada un set soltanto (più che altro per distrazione, alla qualificata serba Danilovic al terzo turno). Beatriz Haddad Maia invece, a parte un esordio super comodo contro la tedesca Maria, nelle altre sfide ha dovuto vincere delle vere e proprie maratone (annullando anche match-point, 4 alla russa Alexandrova al terzo turno).

Sia per la tunisina che per la brasiliana si tratta della prima volta nei quarti a Parigi ma mentre la 28enne di Ksar El Hellar ha raggiunto questo risultato in tutti e quattro gli Slam, per la 27enne di San Paolo si tratta di un traguardo assoluto a livello Major.

Mercoledì le due si ritroveranno di fronte per giocarsi un posto in semifinale con Jabeur che ha il vantaggio, oltre che di una maggiore freschezza atletica, anche dell’aver vinto in due set entrambi i precedenti con Haddad Maia: il primo - poco probante in effetti - disputato al primo turno dell’ITF di Joue-Les-Tours nel 2016, il secondo quest’anno nei quarti sulla terra indoor di Stoccarda.

Il rovescio di Ons Jabeur (foto Getty Images)

Un passo indietro. Relativamente pochi problemi per Jabeur, n.7 del ranking e del seeding, nel match degli ottavi vinto 63 61, in appena 63 minuti di gioco, contro la statunitense Bernarda Pera, n.36 WTA, mai così avanti in uno Slam.

Nonostante il punteggio, non è stata una partita facile. Primo set con otto break in nove giochi, con la sola Jabeur in grado di difendere un turno di servizio, quello del secondo game. Nonostante il 3-0 in avvio la tunisina non è riuscita comunque a staccare la sua avversaria. Più semplice la seconda frazione anche perché la tunisina ha ritrovato il ritmo con il diritto e Pera ha chiuso il match con soli 12 punti conquistati al servizio. Il pubblico ha potuto applaudire diverse “magie” della tunisina che ha tirato fuori dal cilindro alcuni drop-shot di rovescio da cineteca.

Un primo piano di Ons Jaberu (foto Getty Images)

Jabeur ha scritto così un’altra pagina della storia del tennis del suo Paese, l’ennesima di una giocatrice alla quale di certo non basta aver raggiunto già due finali Slam (Wimbledon e Us Open 2022). Ora è diventata la prima donna tunisina e araba a raggiungere i quarti al Roland Garros. Paradossalmente proprio la terra - sulla quale è nata - è stata l’ultima superficie sulla quale è riuscita a tagliare il traguardo a livello Major. Va ricordato che a Parigi Ons ha vinto il titolo Junior nel 2011 ed anche il primo match in un main draw Slam nel 2017.

Una stagione fin qui con luci ed ombre per la tunisina, che di recente ha detto di aver accettato che gli infortuni fanno parte del suo percorso. In questo 2023 un intervento chirurgico al ginocchio sinistro l’ha esclusa dallo swing in Medio Oriente di febbraio e un problema al polpaccio le ha impedito di difendere il titolo conquistato lo scorso anno a Madrid. Ma la convinzione che la salute fisica e mentale siano interconnesse le permette di affrontare le situazioni.

Tutta la gioia di Beatriz Haddad Maia (foto Getty Images)

Decisamente più sofferto il successo di Haddad Maia, n.12 del ranking e 14 del seeding, che si è imposta in rimonta per 67(3) 63 75, in tre ore e 51 minuti, sulla spagnola Sara Sorribes Tormo, n.132 WTA dopo il lungo stop per l’infortunio allo scafoide del piede destro.

La brasiliana è riuscita a vincere recuperando da 0-3 con doppio break nel secondo set, dopo aver perso il primo al tie-break nonostante fosse andata a servire per il set avanti 5-2: ancora nella frazione decisiva si è fatta riagguantare sul 5 pari dopo essere stata in vantaggio 5-3 (ed aver avuto tre match-point nel nono gioco con la spagnola al servizio) prima di riuscire a chiudere 7-5, diventando la prima brasiliana dopo 55 anni a conquistare un posto tra le migliori otto di uno Slam (Maria Bueno, Us Open 1968). Non male davvero per la 27enne di San Paolo che prima d’ora non era mai andata oltre il secondo turno in un Major.

Il diritto fulminante di Beatriz Haddad Maia (foto Getty Images)

E’ abituata alle maratone Beatriz, che ha tolto sempre a se stessa il primato di giocatrice che ha vinto il match più lungo del 2023: la sfida con Sorribes Tormo è durata infatti dieci minuti di più di quella con l’ucraina Kalinina nei quarti degli ultimi Internazionali BNL d’Italia a Roma. Quello negli ottavi di Parigi è anche il terzo match più lungo della storia del Roland Garros, ed il decimo più lungo dell’Era Open.

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