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Orange Bowl, il futuro del tennis è qui

Scatta l'edizione 2021 dell'Orange Bowl. Giulio Perego si è qualificato per il tabellone under 18 del torneo junior tra i più prestigiosi al mondo. Nel main draw femminile, presenti le prime due giocatrici del mondo. Storia dell'appuntamento che incorona i campioni di domani

di | 07 dicembre 2020

Giulio Perego farà l'americano. Il diciassettenne milanese che andrà a studiare alla Texas A&M University di College Station, la quarta più grande università degli Stati Uniti, si è qualificato per il main draw dell'Orange Bowl Under 18. Esordirà in uno dei tornei junior più prestigiosi al mondo contro il francese Mathis Debru, appena fuori dalla top 200 del ranking junior ITF, che non ha mai incontrato in carriera.

Perego è un talento in ascesa. A ottobre ha vinto il primo titolo internazionale, il Grade 4 di Atlanta, e la settimana successiva ha raggiunto la finale al National Tennis Center USTA di Orlando.

A Plantation, sede dell'Orange Bowl, ha perso appena dodici game nei due match di qualificazione disputati contro il messicano Luis Eduardo Platas e lo statunitense Zachery Foster.

Il primo favorito del tabellone under 18 maschile è l'ungherese Peter Fajta, che ha già iniziato la transizione verso i "pro" e a fine novembre si è spinto in semifinale in un ITF da 15 mila dollari a Bratislava. Lo statunitense Dali Blanch figura invece come testa di serie numero 2.

Si presenta molto serrato anche il confronto a distanza fra le prime teste di serie del tabellone femminile under 18. Presenti infatti la numero 1 e la numero 2 del mondo nel ranking junior. Si tratta della francese Elsa Jacquemot, che quest'anno ha vinto il Roland Garros junior, e della quindicenne Victoria Jimenez Kasintseva  che ha portato Andorra sulla mappa del tennis grazie al trionfo all'Australian Open junior, il suo primo Slam under 18 in carriera. In tabellone anche la finalista del 2019, Jana Kolodynska, una delle quattro bielorusse fra le teste di serie. Sognano di diventare le eredi di Vika Azarenka e Aryna Sabalenka che hanno indicato la strada per tutte.

Il torneo, quest'anno con tabelloni ridotti rispetto al solito, è ormai unppuntamento fisso in calendario dal 1947. "Per me è il più importante evento junior dopo gli Slam" ha detto l'argentino Thiago Agustin Tirante, già in passato campione under 14, che ha chiuso la carriera junior con il suo secondo Orange Bowl, stavolta under 18, nel 2019.

Per cinquantuno anni il torneo, che si articola in quattro categorie (under 12, 14, 16 e 18, maschile e femminile) si è giocato al Flamingo Tennis Centre. Dal 1999 fino al 2010, si è spostato a Crandon Park, sede anche del torneo di Miami dal 1987 al 2018. Dal 2011, l'Orange Bowl si gioca Frank Veltri Tennis Center di Plantation, sempre in Florida.

Il torneo prende il nome dall'omonima e più antica competizione di football universitario la cui tradizione risale al 1935, e nel corso di oltre settant'anni di storia è diventato un trampolino di lancio per le future del tennis.

Hanno fatto epoca Maria Bueno e Tony Roche, i primi vincitori dell'Orange Bowl a conquistare uno Slam. Nell'albo d'oro figurano nomi da leggenda: Bjorn Borg e John McEnroe, Gabriela Sabatini, Jim Courier e Roger Federer. Steffi Graf (1981), Monica Seles (1985), Jennifer Capriati (1986) hanno vinto il titolo under 12 prima di lanciarsi verso l'Olimpo del gioco.

Il torneo ha visto trionfare anche alcuni dei più recenti campioni Slam come Sofia Kenin, Bianca Andreescu e Dominic Thiem. Nel 2018 ha vinto l'under 18 Coco Gauff che solo due anni prima festeggiava il titolo under 12. Era solo l'inizio di un'altra grande storia iniziata con le arance in una coppa.

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