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Nel day 5 del Roland Garros Elisabetta si sbarazza in due set della qualificata elvetica, alla sua prima esperienza nel main draw parigino. Jasmine cede in due set alla mancina serba Danilovic, anche lei promossa dalle qualificazioni
di Tiziana Tricarico | 01 giugno 2023
Litiga con le fasciature, legge appunti ai cambi campo, non gioca proprio al top ma…”chissenefrega”! Per la prima volta Elisabetta Cocciaretto ha staccato il pass per il terzo turno al Roland Garros, secondo Slam del 2023, in corso sulla terra rossa parigina (montepremi 49.600.000 euro). Per la marchigiana si tratta della prima qualificazione al terzo turno in assoluto a livello Major.
La 22enne di Fermo, n.44 WTA, in un’ora e minuti di partita, ha sconfitto al secondo turno per 62 63, in poco meno di un’ora e mezza di partita, l’elvetica Simona Waltert, n.128 del ranking, promossa dalle qualificazioni nel suo primo main draw parigino. Tra i numeri più interessanti le 6 palle-break su 6 convertite dall’azzurra (la sua avversaria ne ha trasformate solo 2 su 8) e i 6 doppi falli commessi dalla svizzera (nessuno l’azzurra).
Un solo precedente tra le due con Elisabetta che aveva battuto in due set la 22enne di Coira nei quarti dell’ITF da 60mila dollari di Grado (terra) lo scorso anno. “Eli” passa gran parte del primo set a litigare con il tape sotto il suo ginocchio sinistro (se lo è tolto e fatto rimettere dal trainer un paio di volte) e non riesce ad esprimere il suo tennis migliore: ma non le serve, perché la sua avversaria sbaglia tanto.
Cocciaretto annulla una palla-break sia nel secondo che nel quarto gioco ma nel quinto è la Waltert a cedere la battuta (3-2). La marchigiana risale da 0-40 e conferma il vantaggio (4-2), si prende anche un secondo break (5-2) e poi con una prima robusta si assicura il 6-2 al terzo set-point.
Una guardatina veloce agli appunti al cambio campo ed Elisabetta parte subito con un break in avvio di secondo parziale, che poi conferma (2-0). L’elvetica non prende più il campo e Cocciaretto ne approfitta per strapparle di nuovo la battuta (4-1). Al cambio campo la marchigiana chiede il “medical time out” e si fa trattare il ginocchio sinistro, che viene abbondantemente fasciato.
Waltert si riprende uno dei due break di svantaggio (4-2) e per la terza volta la fasciatura dell’azzurra prende il volo… e a quanto pare funziona (5-2)! Nell’ottavo game l’azzurra manca tre match-point consecutivi (5-3) ma in quello successivo chiude il discorso (6-3). Brava “Eli”, ma al prossimo match dovrà giocare molto meglio.
Sabato al terzo turno - il primo per lei in uno Slam - Cocciaretto troverà dall’altra parte della rete la statunitense Bernarda Pera, n.36 WTA, che ha eliminato in tre set la croata Donna Vekic, n.22 del ranking e del seeding. La 28enne americana di origi croate (è nata a Zadar) ha vinto due delle tre sfide precedenti von l’azzurra che però ha vinto proprio l’ultima, disputata nei quarti sul cemento di Hobart a gennaio. Sesta presenza a Parigi per Pera, anche lei per la prima volta approdata al terzo turno.
E’ invece la seconda partecipazione al tabellone principale per la marchigiana dopo quella del 2021 quando, promossa dalle qualificazioni, fu sconfitta da Bogdan all’esordio nel tabellone principale.
Al primo turno la 22enne di Fermo ha eliminato in due st la mancina ceca Kvitova, n.10 del ranking e del seeding, alla 14esima presenza nel main draw parigino (semifinalista nel 2012 e nel 2020) ma apparsa non al meglio: ora la vittoria sulla qualificata elvetica Waltert, n.128 WTA. Per “Eli” - che grazie ai punti conquistati fin qui virtualmente è n.39 - si è tratta solo del terzo successo a livello di main draw Slam insieme a quello ottenuto a Wimbledon lo scorso anno.
Semaforo rosso, invece, per Jasmine Paolini, n.53 WTA, battuta 62 75, in un’ora e 35 minuti di gioco, dalla mancina serba Olga Danilovic, n.105 WTA, promossa dalle qualificazioni, che per la prima volta approda al terzo turno all’ombra della Tour Eiffel. La 27enne di Castelnuovo di Garfagnana può recriminare per un vantaggio di 5-1 non sfruttato nella seconda frazione (dove però non ha avuto set-point).
La 22enne di Belgrado aveva vinto in tre set l’unico precedente con l’azzurra disputato al primo turno delle qualificazioni di Miami (cemento) nel 2021. La serba inizia tesa e nervosa: già nel game d’apertura del primo set deve annullare due palle-break.
Piano piano però trova schemi e colpi e diventa pericolosa: nel quarto gioco, alla seconda opportunità, strappa la battuta a Jasmine (3-1) e poi, dopo aver cancellato una palla per il contro-break, conferma il vantaggio (4-1). Ora il suo tennis potente fa la differenza: Paolini prova a restare in scia (4-2), ma con un parziale di otto punti a zero Danilovic chiude 6-2.
Jasmine reagisce in avvio di seconda frazione strappando per la prima volta nel match la battuta alla mancina di Belgrado, che da 0-40 non riesce a completare la rimonta. L’azzurra conferma il vantaggio (2-0) e poi si prende un secondo break (3-0), con una Danilovic tornata di nuovo nervosissima. Tra break e contro-break Paolini sale 5-1 ma da lì in avanti non riuscirà più a conquistare nemmeno un game, né ad arrivare al set-point.
Qualche errore di troppo con il diritto e qualche scelta un po’”timida” penalizzano la giocatrice toscana. La mancina serba, nonostante lamentele e recriminazioni, riesce ad approfittarne: trema solo un attimo nell’undicesimo gioco, dove deve annullare tre palle-break, prima di chiudere per 7-5 con il sesto game vinto consecutivamente.
Per la 27enne di Castelnuovo di Garfagnana era la quinta partecipazione al Roland Garros dove aveva superato un turno anche nel 2020 e nel 2021: lo scorso anno aveva ceduto subito a Begu perdendo il primo super tie-break della storia del Major francese. All’esordio l’azzurra aveva eliminato in tre set la rumena Cirstea, n.32 del ranking e 30 del seeding.
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