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Sabato a contendersi il trofeo del Roland Garros saranno la polacca Swiatek, appena confermatasi regina del ranking mondiale, e la ceca Muchova, rivelazione di questo torneo. La 26enne di Olomuc, che ha vinto l’unico precedente con la 22enne di Varsavia, ha un doppio obiettivo: primo titolo Slam ed ingresso in top-ten
di Tiziana Tricarico | 09 giugno 2023
Una vuole il terzo trofeo parigino (il quarto in un Major) e segnare qualche altro primato di eccellenza: l’altra sogna l’”happy end” per due settimane da favola. Sono Iga Swiatek e Karolina Muchova le protagoniste della finale femminile del Roland Garros, secondo Slam del 2023 (montepremi 49.600.000 euro) che si conclude sabato sulla terra rossa francese.
Nella semifinale della parte alta del tabellone la 22enne di Varsavia, numero uno del mondo e campionessa in carica (ha vinto il titolo anche nel 2020), si è imposta per 62 76(7), dopo due ore e dieci minuti di lotta, sulla brasiliana Beatriz Haddad Maia, n12 del ranking e 14 del seeding, mai andata oltre il secondo turno in un Major, assicurandosi anche di restare in vetta al ranking femminile.
Nella semifinale della parte bassa la 26enne di Olomuc, n.43 WTA, ha eliminato 76(5) 67(5) 75, dopo una battaglia di tre ore e tredici minuti, la bielorussa Aryna Sabalenka n.2 del ranking e del seeding, annullando un match-point sul 5-2 del set decisivo e centrando così la sua prima finale Slam.
Muchova - come anche Haddad Maia in semifinale - ha vinto in tre set l’unico precedete con Swiatek, disputato al primo turno sulla terra del WTA di Praga nel 2019. Ma la polacca ha già dimostrato che non è un problema, semmai uno stimolo in più….
IGA LE PARISIEN - Per la polacca è la terza finale in quattro anni all’ombra della Tour Eiffel. Swiatek è la giocatrice più giovane a raggiungere tre finali a Parigi dai tempi di Seles (1990, 1991 e 1992). Su questi campi è in serie positiva da 13 partite. Complessivamente è la sua quarta finale Slam e finora non ha mai perso una sfida per il trofeo (ha vinto Roland Garros 2020 e 2022 e Us Open 2022): il suo bilancio nella categoria di tornei più prestigiosa è 60-13 (prima si lei solo Serena Williams aveva vinto 60 delle prime 73 partite giocate nei Majors).
La 22enne di Varsavia fin qui in stagione ha un bilancio di 34 vittorie contro 6 sconfitte. Per lei è la 18esima finale in carriera (13 i trofei già messi in bacheca): quest’anno ha raggiunto l’ultimo atto a Doha e Stoccarda - dove poi ha vinto il titolo - ed è stata finalista anche a Dubai e Madrid.
“E’ un torneo molto lungo e sono felice di essere arrivata di nuovo in fondo - dice -. La finale? Cercherò di giocarla come se fosse una partita come tutte le altre”.
Swiatek non ha ancora perso un set: ha dominato la prima settimana cedendo solo nove giochi in quattro match (anche se negli ottavi Tsurenko si è ritirata dopo un set). Il match più duro per lei è stata la “semi” contro Haddad Maia dove nella seconda frazione ha dovuto annullare un set-point prima di imporsi al tie-break.
KAROLINA, QUELLE REVELATION - Per la ceca è la prima finale Slam: è la quinta tennista del suo Paese ad arrivare all’ultimo atto al Roland Garros dopo Marina Navrtailova, Lucie Safarova, Marketa Vondrousova e Barbora Krejcikova. Muchova è la quarta finalista con il ranking più basso, n.43 WTA, dopo Swiatek (n.54 nel 2020), Ostapenko (n.47 nel 2017) e Tomanova (n.47 nel 1976) Solo quest’ultima non ha conquistato il trofeo (sconfitta dalla britannica Baker). Per il quinto anno consecutivo ha Parigi una giocatrice raggiunge la sua prima finale Slam: era già successo con Barty e Marketa Vondrousova (2019), Swiatek (2020), Krejcikova e Pavlyuchenkova (2021), Gauff (2022).
La 26enne di Olomuc ha un record perfetto con le prime tre del ranking (5-0) e punta ad imitare Krejcikova, vincitrice del titolo due anni fa. In questo 2023 ha un bilancio di 25 match vinti e 7 persi. Per lei è la terza finale in carriera: ha vinto il titolo a Seoul nel 2019 ed è stata finalista a Praga lo stesso anno.
“Un tennis speciale e naturale? Sì la gente, me lo dice ma io non voglio crederci, non voglio essere presuntuosa. Voglio solo continuare a giocare così”.
Karolina si gode la sua favola parigina, lei che sulla terra francese nelle quattro precedenti partecipazioni non era mai approdata nemmeno alla seconda settimana. Potenza e varietà di colpi e schemi caratterizzano il tennis della ceca che la scorsa stagione ha dovuto fare i conti prima con un problema agli addominali poi con un infortunio alla caviglia destra (rimediato proprio al terzo turno del Roland Garros contro Anisimova, costretta a lasciare il campo in carrozzina). Ed ora su quella stessa terra eccola centrare la sua finale più prestigiosa.
Nel percorso verso la sua prima finale importante Muchova ha lasciato per strada due set ed ha eliminato tre teste di serie, tra cui due top ten, Sakkari (n.8) e Sabalenka (n.2). Tutto è cominciato proprio con la vittoria contro la greca mentre al secondo turno ha concesso un set all’argentina Podoroska (semifinalista a sorpresa nel 2020): quindi il successo sulla rumena Begu (n.27) e quello sulle russe Avanesyan e Pavlyuchenkova (quest’ultima finalista nel 2021), prima della maratona di tre set con tanto di match-point annullato nella “semi” con Sabalenka in corsa per il trono mondiale.
Dopo Parigi Karolina migliorerà il “best ranking” (n.19, siglato a maggio di due anni fa): male che vada sarà n.16 (addirittura top-ten in caso di conquista del titolo). Sperare di rendere perfetto questo suo Roland Garros già incredibile, del resto, non è peccato.
LE PAROLE DELLE PROTAGONISTE - Swiatek: “Conosco il gioco di Karolina perché mi sono allenata molte volte con lei dal 2019, e la guardo molto più di tante altre. Mi piace molto il suo gioco: la rispetto davvero perché è una tennista che può fare qualsiasi cosa, ha un tocco fantastico ma sa anche E poi è molto fluida nei movimenti ed ha una grande tecnica. Ripeto, ho guardato tante sue partite ma affrontarla è una cosa diversa. Comunque sarò pronta qualunque cosa accada. Ovviamente sento la pressione di dover vincere e non è facile, ma sulla terra rossa sento di avere più armi (rispetto al cemento; ndr). Sto cercando di usare questa fiducia e questa sensazione di sentirmi a mio agio su questa superficie per concentrarmi e giocare meglio”.
Muchova: “Non credo che sarò la favorita. E non sapevo nemmeno di questa statistica (5-0 contro le prime tre del ranking; ndr): dimostra solo che posso giocarmela contro di loro, che posso competere. Certo è bello sapere che ho la possibilità di vincere contro le migliori giocatrici: questo sicuramente aumenta la mia fiducia. Contro Iga so che avrò sicuramente bisogno di lottare tanto. Dovrò tirare fuori il meglio di me e giocare una partita perfetta per poter vincere uno Slam".
NON SI VIVE DI SOLA GLORIA - Arrivando in finale del Roland Garros, sia Swiatek che Muchova si sono assicurate 1.300 punti per la classifica e 1.150.000 euro. La giocatrice che sabato alzerà il trofeo si porterà a casa 2.000 punti 2.300.000 euro.
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