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Eventi internazionali

Federer giocherà Doha e Dubai ma non il "1000" di Miami

La notizia confermata dall’entourage del 39enne fuoriclasse elvetico: una pausa per Roger dopo il rientro nei tornei del Golfo, tutti da vivere in diretta su SuperTennis

di | 02 marzo 2021

Federer premiato a Miami nel 2019

Federer premiato a Miami nel 2019

Roger Federer, che rientrerà nel circuito dopo 13 mesi la prossima settimana a Doha – torneo in diretta su SuperTennis - non affronterà poi la trasferta oltre Oceano per il Masters 1000 di Miami, in calendario dal 24 marzo al 4 aprile.
A riportare la notizia è il quotidiano ‘Miami Herald’, affermando di aver ottenuto conferma dall'agente del fuoriclasse elvetico Tony Godsick sulla base di quanto inizialmente riportato dalla tv svizzera RTS. In effetti l’entourage del 39enne campione di Basile ha fatto sapere che dopo gli appuntamenti in Qatar (8-13 marzo) e a Dubai (14-20 marzo, anche questo trasmesso in diretta su SuperTennis) il vincitore di 20 Slam in carriera si prenderà una pausa nella sua programmazione prima della stagione sulla terra rossa.

Roger Federer e Serena Williams a Miami 2019

Il suo preparatore atletico Pierre Paganini aveva del resto parlato chiaro al quotidiano ‘Tages-Anzeiger’ spiegando che "i suoi muscoli si sono deteriorati notevolmente" dopo le operazioni al ginocchio destro e che dunque è necessario non sovraccaricare di impegni il fisico di ‘King Roger’, che proprio lunedì ha visto eguagliato da Novak Djokovic il record di 310 settimane da numero uno del mondo (e l’8 marzo il serbo lo batterà).

Federer rinuncia insomma a difendere la corona conquistata nell'edizione 2019, visto che lo scorso anno il torneo in Florida non si è disputato a causa della pandemia da coronavirus.

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Il fuoriclasse di Basilea non gioca un match ufficiale dalla semifinale degli Australian Open 2020, nel gennaio dello scorso anno.

Non sentendosi fisicamente abbastanza pronto e pure riluttante a sottoporsi alla rigida quarantena prevista dalle autorità locali, ha rinunciato ad andare a Melbourne, dove Djokovic ha rispettato il ruolo di favorito, alzando per la nona volta il trofeo, preferendo fare il suo ritorno nel tour a Doha, "un torneo piccolo e non un Major, con tutto lo stress che implica". Rassicurando i suoi tifosi, che temevano per il resto della sua carriera, Roger un mese fa aveva assicurato: "per la prima volta ho la sensazione che il mio ginocchio sia di nuovo pronto per la competizione".

Rispetto all’entry list annunciata dagli organizzatori la settimana scorsa viene così meno la speranza degli organizzatori del primo “1000” stagionale - dopo il rinvio di Indian Wells causa Covid - di vedere in campo i "Big 3" con Djokovic e Rafael Nadal.

Anche la presenza dei primi due giocatori della classifica mondiale è comunque tutta da confermare, considerando l’infortunio addominale con cui ha dovuto convivere in Australia Nole, il quale ha inoltre avvertito che il suo obiettivo sono gli Slam e che non intende viaggiare tutto l'anno senza la sua famiglia, mentre il maiorchino deve riprendersi dai problemi alla schiena che lo hanno costretto a rinunciare ai “500” di Rotterdam e Acapulco.

Inoltre i protocolli di sicurezza che i professionisti della racchetta troveranno anche negli Stati Uniti non invogliano certo alla trasferta americana alla vigilia della stagione europea sul rosso, che culminerà nel Roland Garros.

Gli organizzatori di Miami hanno già confermato che in questa edizione non verrà utilizzato lo stadio che ospita le gare dei Dolphins, alla luce della riduzione di capienza dettata dalle misure anti-coronavirus.

Trattandosi di un evento combined, per il torneo femminile le protagoniste più attese al via sono la nippo-americana Naomi Osaka, vincitrice per la seconda volta dell'Australian Open, e la beniamina di casa Serena Williams.

Naomi Osaka con il suo secondo trofeo degli Australian Open (foto Getty Images)

Il nuovo Centrale di Miami inaugurato per l'edizione 2019


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