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Roland Garros, Amelie Mauresmo prima donna direttrice: "Porterò passione e libertà"

Il presidente della federazione francese Gilles Moretton ha annunciato la nomina in conferenza stampa dopo le dimissioni di Guy Forget

di | 09 dicembre 2021

Il presidente della Federazione francese di tennis (FFT) Gilles Moretton ha nominato Amelie Mauresmo nuova direttrice del Roland Garros. E' la prima donna ad assumere questo incarico nella storia del torneo. L'annuncio in conferenza stampa questa mattina dopo le dimissioni dell'ex capitano di Coppa Davis Guy Forget, che aveva denunciato una totale mancanza di dialogo con lo stesso Moretton.

"Sono molto fiera di questa nomina" ha detto Mauresmo attraverso un comunicato. "Ho accettato mostrando chiaramente delle ambizioni forti. Sarò esigente, porterò avanti il mio lavoro con la passione e la libertà che mi hanno sempre animato".

Prima francese numero 1 del mondo nell'era del ranking computerizzato nella WTA, Mauresmo vive a Biarritz dove i due figli frequentano le scuole elementari. Finora si era accontentata di incarichi occasionali di rappresentanza, e di un incarico ben remunerato per Amazon in occasione dell'ultimo Roland Garros.

Mauresmo ha superato la concorrenza non nascosta della 43enne Amélie Oudéa-Castera, direttrice generale della federazione francese, sensibile alla questione della rappresentanza femminile nei posti di vertice. Proprio Oudéa-Castera, spiega L'Equipe, ha scelto l'ex Top 30 Sarah Pitkowski come direttrice della comunicazione.

Amelie Mauresmo, la carriera

Mauresmo ha chiuso la sua carriera di a trent'anni, dopo aver conquistato 25 titoli, di cui 2 tornei del grande Slam (Open di Australia e Wimbledon nel 2006) e un'edizione delle WTA Finals. Inoltre, ha contribuito al successo nella Fed Cup, oggi Billie Jean King Cup, del 2003 ottenendo tutti i tre punti decisivi per la vittoria in finale e l'argento olimpico nel 2004.

Campionessa del mondo junior nel 1996, due anni dopo ha centrato la finale WTA a Berlino da numero 65 del mondo, diventando la giocatrice con la più bassa classifica a sconfiggere due Top 3 nello stesso torneo

La finale dell'Australian Open 1999, in cui aveva salvato un match point al primo turno contro Corinna Morariu, la porta al centro dell'attenzione. Anche per il suo coraggioso coming out, con conseguenze non solo positive. "A volte, avevo l'impressione di giocare contro un uomo” disse Lindsay Davenport, sconfitta in semifinale. "Le piace una donna, dunque è un mezzo uomo" ha aggiunto Martina Hingis.

La prima svolta della carriera matura nel 2001, quando conquista il titolo a  Parigi, Nizza, Amelia Island e Berlino, finale a Roma. Ma quell'anno matura anche un certo complesso verso il Roland Garros, l'unico Slam in cui non è mai arrivata almeno in semifinale.

Tra il 2002 ed il 2005, Mauresmo si stabilizza in Top 5 e si guadagna l'effimera fama di miglior giocatrice a non avere mai vinto uno Slam. Diventa anche numero 1 del mondo prima di aver vinto un major. Le WTA Finals del 2005 cambiano tutto. Trionfa battendo Clijsters, Dementieva, Sharapova e Pierce. Poi, aiutata anche da tre ritiri, festeggia il primo Slam all'Australian Open 2006. Ma non resta un caso isolato. Si ripete a Wimbledon: supera, negli ultimi turni, Myskina, Sharapova e Henin. E torna numero 1 del mondo, da campionessa di due degli ultimi tre major giocati.

Raggiunta la vetta, però, paga un contraccolpo immediato. Non arriverà più nemmeno ai quarti in un torneo dello Slam. Ha vissuto alla fine una sorta di giubileo a Parigi-Coubertin, nel 2009, giocando un tennis scintillante. Ma ha lasciato come non avrebbe voluto, perdendo nettamente da Aleksandra Wozniak nel suo ultimo US Open.

Spesso comparata a Gabriela Sabatini (in particolare da parte di Monica Seles), Amélie Mauresmo aveva un gioco di fino evoluto in tennis offensivo e moderno. Coordinata a rete, solida in difesa, aveva nel rovescio la sua arma vincente. Il diritto però era più attaccabile, la risposta poco aggressiva. Questo mix, unito a un'emotività mai nascosta in campo, le ha reso via via più difficile  ai grandi ritmi delle rivali che hanno spinto il tennis femminile sulla strada della potenza fisica.

Seconda donna a dirigere un torneo dello Slam dopo Stacey Allaster, ex CEO della WTA e ora al vertice dello US Open, Mauresmo ha guidato la nazionale francese di Fed Cup e per due anni ha seguito come coach Andy Murray. "Gli altri allenatori non mi rispettavano perché sono donna" ha detto.

"Amelie mi aperto gli occhi, mi ha trasformato in un grande sostenitore della parità tra uomini e donne nel mondo dello sport. Quando ero più giovane, non vedevo le cose in questa maniera" ha confessato Murray. Questa nomina è un altro passo in questa direzione.

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