Clara Tauson, piccole Wozniacki crescono

Clara Tauson, 17 anni, al primo Grand Slam in carriera firma subito una delle sorprese del Roland Garros 2020. In due ore e 45 minuti, batte la semifinalista dello US Open, Jennifer Brady, numero 25 del mondo. La teenager danese, numero 188 del ranking, ha chiuso 64 36 97 completando il terzo match più lungo di questa edizione del torneo finora.

Tauson, vincitrice dell'Australian Open junior nel 2019, aveva disputato un solo torneo del circuito maggiore prima del Roland Garros, l'anno scorso a Lugano: dopo aver superato le qualificazioni, aveva perso contro la russa Evgeniya Rodina.

Stavolta Tauson ha impressionato per solidità da fondo, equilibrio e freddezza nella gestione dei momenti chiave del match. Nonostante i colpi pesanti di Brady, la giovane Tauson ha messo a segno nove vincenti in più, 48 a 39, e ha anche salvato due match point al servizio sul 5-6 nel terzo set.

Forte di sette titoli ITF in carriera, quest'anno Tauson ha spiccato il volo. La danese, la terza più giovane in tabellone, ha vinto 28 partite delle 33 giocate a tutti i livelli, entrando questo mese fra le prime 200 del mondo.

Numero 188 del ranking WTA, Tauson ha messo in mostra il meglio del suo tennis solido e versatile, che già era emerso chiaramente nella finale dell'Australian Open junior vinta contro un'altra delle teenager in rampa di lancio nel circuito, la canadese Leylah Fernandez.

"Venendo da una nazione piccola come la Danimarca, ho imparato a concentrarmi sul mio percorso" ha detto lo scorso gennaio in un'intervista sul sito dell'ITF. "Sono grata delle opportunità che mi capitano, voglio lavorare duro per migliorare fisicamente, tatticamente, mentalmente e tecnicamente. Voglio diventare una giocatrice solida, completa e di successo".

Allenata a lungo dal padre, con un zio ex giocatore, ha confessato di essere tifosa di Roger Federer. Al secondo turno incontrerà, per la prima volta in carriera, la statunitense Danielle Collins, numero 57 del mondo ma numero 23 nel gennaio 2019 dopo la semifinale all'Australian Open.

Sconfitta invece Kiki Mladenovic, sconfitta 75 63 da Laura Siegemund. La francese, in totale controllo fino al 5-1 nel primo set, è stata visibilmente penalizzata da una svista del giudice di sedia. Sul set point in suo favore, infatti, gioca una palla corta che Siegemund non riesce a raggiungere in tempo. L'arbitro però non vede il doppio rimbalzo e assegna il punto alla tedesca. Mladenovic ha mancato altre sei chances per chiudere il set, senza sfruttarle. E la partita è definitivamente cambiata.