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Eventi internazionali

Djokovic e Tsitsipas sullo Chatrier come in autostrada

Nole concede appena cinque game anche al lituano Berankis e vola al 3° turno del Roland Garros: “Mi sento bene in campo”. Il greco domina Cuevas

di | 01 ottobre 2020

Stefanos Tsitsipas

Una volée bassa di Stefanos Tsitsipas (foto Getty Images)

Cinque game, lo stesso numero che aveva concesso al primo turno allo svedese Mikael Ymer. Unica differenza il colore della maglietta indossata, stavolta rossa mentre martedì era bianca. Viaggia davvero spedito come velocità di crociera Novak Djokovic, numero 1 del mondo e del seeding, al Roland Garros 2020 in versione autunnale: 61 62 62 il punteggio con cui il numero 1 del mondo si è sbarazzato del lituano Ricardas Berankis, numero 66 ATP, in appena 1 ora e 23 minuti nella sua seconda uscita sul Centrale “Philippe Chatrier”.
Approfittando di un tabellone senza grandi asperità, almeno nella prima settimana, un’altra passeggiata, insomma, per il 33enne di Belgrado, alla 33esima vittoria stagionale a fronte di un’unica sconfitta, quella maturata per squalifica agli US Open il mese scorso. Se ha messo in campo solo il 58% di prime di servizio, il serbo ha piazzato 10 ace e ottenuto 25 punti vincenti a fronte di appena 14 errori non forzati.

Ha davvero trovato poca resistenza nel 30enne di Vilnius, che si è fatto trattare nella parte bassa della schiena tra il secondo e il terzo set rimanendo in campo anche se chiaramente condizionato. "Era difficile vedere Ricardas infortunato. Nel terzo set non si è mosso molto in campo. Ma mi sentivo molto bene, come al primo turno. Spero di poter continuare così", le parole a caldo, in francese, di Nole, che sulla terra rossa parigina ha alzato il trofeo nel 2016 dopo esser stato finalista nei due anni precedenti e nel 2012.

Djokovic, reduce dal quinto successo a Roma (36esimo titolo in un Masters 1000: è record), troverà sulla sua strada ora il colombiano Daniel Elahi Galan, numero 153 della classifica mondiale, ripescato come lucky loser, che all’esordio assoluto nel main draw di questo torneo (a gennaio aveva disputato gli Australian Open) ha sconfitto per 62 62 63 lo statunitense Tennys Sandgren, numero 47 ATP, regalandosi la prima volta al terzo turno di un Major.

Se dovesse essere incoronato all’ombra della Tour Eiffel, il serbo diventerebbe il primo giocatore dell'era Open, e solo il terzo nella storia dopo gli australiani Rod Laver e Roy Emerson, ad alzare al cielo almeno due volte ciascuno i quattro trofei dello Slam.

Ha avuto vita davvero facile, sempre sullo “Chatrier”, anche il greco Stefanos Tsitsipas, numero 6 ATP e quinta forza del torneo, dopo la sofferta affermazione in rimonta al debutto quando ha recuperato due set allo spagnolo Jaume Munar, numero 109 della classifica: il 22enne ateniese ha travolto per 61 64 62, in nemmeno un’ora e mezzo di gioco, l’uruguagio Pablo Cuevas, numero 60 ATP. Il vincitore dell’ultimo Masters si giocherà un posto negli ottavi – raggiunti per la prima volta al Roland Garros lo scorso anno - con lo sloveno Aljaz Bedene, numero 56 del ranking, che superando in quattro set (75 26 61 76 lo score) il qualificato serbo Nikola Milojevic, numero 144 ATP, ha eguagliato il risultato ottenuto a Parigi nel 2016.

 


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