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Rublev al coperto è una garanzia: Torino è più vicina

Rublev ha conquistato a Gijon il dodicesimo titolo ATP, il sesto su altrettanti finali disputate indoor. Sconfitto Korda che comunque può consolarsi con il best ranking

di | 16 ottobre 2022

Nel viaggio di Andrey Rublev, la Spagna ha un posto importante. Qui ha avuto modo di incontrare il suo idolo Rafa Nadal, con cui ha avuto modo di allenarsi alla Guillermo Vilas Academy nel 2014. Qui ha incontrato il suo allenatore, Fernando Vicente. Qui ha vinto il suo dodicesimo titolo in carriera, il quarto del 2022 su altrettante finali. Grazie al 62 63 su Sebastian Korda nella finale del Gijon Open, Rublev ha fatto un passo in più verso la terza qualificazione consecutiva alle Nitto ATP Finals di Milano. 

"Dal punteggio può sembrare che sia stata una partita facile, ma come in tutte le mie partite di questa settimana ho avuto la sensazione di poter perdere. Nel primo set sono andato avanti di un break ma Sebastian ha avuto una chance per recuperare e lo stesso è successo nel secondo set" ha detto Rublev, che è rimasto al sesto posto nella Pepperstone ATP Live Race To Turin, la classifica basata sui soli risultati stagioni che determinerà gli otto partecipanti. Ma ha aumentato il distacco su Taylor Fritz,ottavo e oggi primo degli esclusi, a 555 punti. Rublev, che ne ha 3.440, è molto più vicino alla quinta posizione occupata da Daniil Medvedev, lontana solo 115 punti.

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"Sono molto felice, vincere un titolo è sempre speciale poi adesso ogni settimana conta perché sto lottando per partecipare alle  [Nitto ATP] Finals. Qualificarmi sarebbe una sensazione fantastici, tutti i giocatori sognano di esserci a fine anno. Poterle giocare per il terzo anno di fila sarebbe davvero importante per me"

Rublev fa sei su sei indoor

In finale, Rublev ha fatto valere il suo tennis aggressivo. Ha costretto costantemente Korda a inseguire sul campo color arancio di Gijon. Così la prima finale dal titolo vinto sulla terra rossa di Parma nel 2021 si è subito messo in salita per lo statunitense figlio d'arte. In 77 minuti il russo, in campo come atleta neutrale, non ha mai tolto il piede dall'acceleratore. Rublev ha chiuso infatti il match con tre break all'attivo, 29 vincenti e appena quattro gratuiti.

Al termine di una partita mai davvero in discussione, ha festeggiato il 47mo successo della stagione e il sesto trionfo su sei finali disputati in tornei indoor dopo Mosca (2019) San Pietroburgo, Vienna (2020), Rotterdam (2021) e Marsiglia (2022).

"Non sapevo di questo mio bilancio nei tornei indoor - ha ammesso Rublev -, ma vincere una finale è sempre una bella sensazione. Ricordo quando giocavo i Challenger e ne perdevo più di quante ne vincessi: mi faceva male. Sono molto grato che nel circuito maggiore le cose siano cambiate. Certo, so che è impossibile vincere tutto, e che perderò qualche finale ma spero che il bilancio positivo continui".

Rublev ha completato al meglio una settimana in cui ha eliminato Ilya Ivashka, Tommy Paul e l'amico Dominic Thiem.

Korda, invece, ha incassato in finale la settima sconfitta in dieci partite contro un Top 10, ma può comunque festeggiare il nuovo best ranking. Secondo le proiezioni in tempo reale della classifica, la prossima settimana sarà numero 36 nei Pepperstone ATP Live Rankings.

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