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Rublev batte il Medvedev furioso: finale con Zverev

Andrey Rublev batte Daniil Medvedev per la prima volta in carriera. Raggiunge così la seconda finale in un Masters 1000. Il numero 2 del mondo si scontra con una telecamera e sbotta: "Mi sono quasi rotto la mano, vi faccio causa"

di | 22 agosto 2021

Cade il Daniil furioso a Cincinnati. Medvedev, numero 2 del mondo, perde fiducia e concentrazione dopo aver centrato in pieno una telecamera. Non ha bucato lo schermo, ma ha provato a bucare l'obiettivo. Poi ha perso anche il primo derby in semifinale a Cincinnati da Federer-Wawrinka del 2012. Ha incassato così la prima sconfitta dopo quattro vittorie di fila contro Andrey Rublev, che rimonta, chiude  26 63 63 e festeggia la seconda finale in carriera in un Masters 1000.

In finale affronterà Alexander Zverev, il suo migliore amico sul circuito, che ha sconfitto Stefanos Tsitsipas 64 36 76(4) recuperando da sotto 1-4 nel terzo set. "In quel momento non mi sentivo bene di stomaco - ha raccontato il tedesco -. Dopo il break per il 2-4 sono uscito dal campo, ho fatto quello che dovevo fare e ho iniziato a sentirmi meglio. Poi è venuto il medico, mi ha dato una medicina e lo stomaco ha iniziato a calmarsi. L'energia è gradualmente tornata, ma è anche una questione di adrenalina"”

Già dal primo turno, Daniil Medvedev si lamentava del posizionamento delle telecamere a fondo campo, attaccate ai teloni a Cincinnati. Nella semifinale contro Rublev, dopo aver dominato il primo set, il tredicesimo che vince di fila contro l'amico, Medvedev si rannuvola. Determinante il momento in cui, nel tentativo di recuperare una palla nella zona del telone dopo una delle fulminanti accelerazioni del rivale, non realizza di essere troppo vicino alla base della telecamera piazzata lì per far entrare i telespettatori dentro le dinamiche della partita.

Il numero 2 del mondo sbatte contro la base, fa cadere l'operatore e, furioso, tira un calcio all'obiettivo. "Mi sono quasi rotto la mano sinistra, vi faccio causa" protesta livido contro il giudice di sedia e il referee, chiedendo un immediato medical time-out.

Rublev, decisamente innervosito contro Gael Monfils proprio a causa di una pausa per l'intervento del medico richiesta all'inizio del secondo set, mantiene la calma e gradualmente cambia la partita. Piazza un break per salire 5-3 nel secondo set, al termine di un game da 22 punti durato 15 punti, con tanti scambi lunghi. Capisce di avere più energie del rivale e fila verso il terzo successo stagionale, il dodicesimo in carriera, contro un Top 10.

"Io e Daniil giocheremo contro ancora per tanti anni, penso che prima o poi avrò una possibilità" diceva alla vigilia Rublev che ha allungato la semifinale al terzo set dopo aver vinto il primo parziale nella sua rivalità con Medvedev.

Il settimo gioco del set decisivo diventa il momento su cui gira l'intera partita. Il numero 2 del mondo sbaglia tre diritti di fila, il numero 7 ne approfitta e alza il pugno verso il cielo dell'Ohio: ha in mano il break che vale la finale.

In fondo, l'aveva detto chiaramente Medvedev dopo aver dominato Pablo Carreno Busta, cui ha concesso appena due game nei quarti. "Più è alta la tua fiducia, e meno momenti di debolezza avrai nel corso della partita" ha detto. La rabbia per l'infortunio la fa calare, quella fiducia. E nello spiraglio aperto dal momento di debolezza del rivale, Rublev si infila.

Pressing martellante: l'analisi del gioco di Andrey Rublev

"Quando gioco contro di lui, non posso perdere la concentrazione. Devo cercare di portarlo fuori dalla sua zona di sicurezza" spiegava. Ci è riuscito solo per un set e mezzo. Stavolta è troppo poco.

Troppo evidente il calo fisico e di rendimento negli ultimi game perché Rublev non ne approfitti. "Anche per Daniil - diceva - giocare contro di me non è facile. Non gli piace essere sempre quello che deve attaccare e poi ritrovarsi all'improvviso a difendere" spiegava.

ZVEREV, VITTORIA DI FORZA: "GRANDE RIVALITA' CON TSITSIPAS"

Nell'altra semifinale Zverev ha impostato da subito il match su servizi potenti e risolutivi colpi da fondo per impedire a Tsitsipas, secondo nella FedEx Race to Turin, di giocare alle sue condizioni.

Perso il primo set il greco, semifinalista anche a Toronto, esce dal campo per andare in bagno. Ci rimane otto minuti, e Zverev si infuria con l'arbitro. "Si è portato dietro la borsa con tutte le sue cose. Ha anche il cellulare dentro" dice all'arbitro. "Ma lo stanno scortando" ribatte. "D'accordo, ma mica lo scortano se si chiude in bagno!" protesta il tedesco. La regia televisiva inquadra papà Apostolos che proprio in quel momento sta scrivendo qualcosa sul cellulare.  

Dopo la lunghissima sosta, Tsitsipas rientra e perde il servizio nel primo gioco del secondo set. Il colpo di scena, però, è dietro l'angolo.

Zverev mette in campo sempre meno prime al servizio, appena più di una ogni due. Anche il diritto è più ballerino, intanto Tsitsipas prende coraggio e convinzione. Un parziale di sedici punti a sei e due break consecutivi fanno il resto: si va al terzo. Il vantaggio competitivo del numero 3 del mondo dura fino al 4-1 nel set decisivo. Il break del 2-4 e la soluzione dei problemi di stomaco rimettono in partita il tedesco, campione olimpico a Tokyo, che raggiunge le dieci vittorie consecutive.

"Quella tra me e Tsitsipas è una grande rivalità - ha detto Zverev a Tennis Channel -. Prima dello US Open nessuno di noi due voleva regalare qualcosa all'altro, e in campo si è visto. E' stata una grande battaglia, come tutti gli ultimi match che abbiamo giocato”.

ZVEREV-RUBLEV, IL DUELLO FINALE

Zverev, sesto nella graduatoria per match vinti nel 2021, sfida in finale Rublev, secondo dietro a Tsitsipas in questa classifica. E' un indizio, un segnale. Con Nadal e Thiem fuori per tutto il 2021, Federer assente "per molti mesi", Djokovic ancora numero 1 e proiettato verso il Grande Slam ma impegnato in sempre meno tornei in stagione, i tempi per un avvicinamento o un ricambio al vertice sembrano pronti.

Il tedesco, alla nona finale in un Masters 1000, insegue il quinto titolo. Il russo, finalista per la prima volta in questa categoria di tornei a Monte-Carlo quest'anno, sogna di vincere il primo. "Sta giocando il miglior tennis della sua vita" ha ammesso Zverev. Lui e Rublev si conoscono da quando hanno undici anni. "E' il mio migliore amico, e io sono il suo, da tanto tempo. E' grandioso vedere dove siamo arrivati, sapere che stiamo giocando grandi partite e lottando insieme per i titoli più importanti".

Battere l'amico e vincere il primo Masters 1000 "sarebbe speciale" ha detto il russo. A Cincinnati, due anni fa, Rublev rifilò a Roger Federer una sconfitta da record, poi riuscì a battere anche Wawrinka prima di cedere nei quarti proprio a Medvedev.

"Ho grandi ricordi in questo posto, qui sono successe alcune cose che mi hanno aiutato e un po' cambiato - ha detto -. Questa settimana è già stata straordinaria, è un altro splendido ricordo. In finale darò il meglio, non ho altro da aggiungere".

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