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Il danese Holger Rune ha fermato Felix Auger-Aliassime e raggiunto la prima finale in carriera in un Masters 1000. Affronterà Djokovic, a cui ha tolto un set allo US Open del 2021. Se dovesse batterlo, entrerebbe in Top 10 lanciandosi al meglio verso le Intesa Sanpaolo Next Gen ATP Finals di Milano
di Alessandro Mastroluca | 05 novembre 2022
Holger Rune si era annunciato togliendo il primo set a Novak Djokovic al suo debutto Slam, allo US Open del 2021. Poco più di un anno dopo, il danese si ripresenterà davanti al serbo da Top 20, in finale al Masters 1000 di Parigi-Bercy. Se dovesse batterlo, e trionfare a Bercy, Rune entrerebbe per la prima volta in carriera in Top 10.
Rune ha battuto 64 62 Felix Auger-Aliassime che aveva vinto le ultime 16 partite giocate, firmato il quarto successo su un Top 10 in quattro giorni e raggiunto la quarta finale consecutiva dopo quella vinta a Stoccolma e le due perse a Sofia e Basilea. Un bel modo per prepararsi alla seconda partecipazione consecutiva alle Intesa Sanpaolo Next Gen ATP Finals di Milano.
Il serbo, invece, ha sofferto e rischiato contro Stefanos Tsitsipas ma ha vinto gli ultimi quattro punti nel tiebreak decisivo prima di imporsi 62 46 76(4) e firmare la quarta vittoria di fila contro il greco.
La finale di Parigi, dunque, metterà in scena uno dei più luminosi confronti generazionali possibili nel tennis moderno. Da un lato Djokovic, il campione 35enne che vanta più settimane di chiunque al numero 1 del mondo nella storia del ranking computerizzato (dal 1973), che ha vinto più titoli (38) e giocato più finali (sarà la 56ma) nei Masters 1000. Ed è anche l'unico ad aver vinto almeno una volta tutti quelli in calendario.
Dall'altra, l'enfant terrible Rune che Stan Wawrinka ha accusato di comportarsi come un bambino ma ha dimostrato di giocare da grande. "E' stato un match incredibile" ha detto Rune, che non ha mai nascosto il sogno di diventare numero 1 del mondo, dopo aver spento il desiderio di Auger-Aliassime di diventare il primo dai tempi di Ivan Lendl nel 1981 a conquistare quattro titoli ATP in quattro settimane.
Aveva un piano di gioco chiaro, Rune, capace di battere Hubert Hurkacz e Andrey Rublev prima di beneficiare del ritiro di Carlos Alcaraz che ha annunciato il forfait alle Nitto ATP Finals e in Coppa Davis. "Volevo mettere Felix sotto pressione, e ce l'ho fatta in maniera quasi perfetta. Sono molto fiero di come ho gestito tutto" ha detto il danese, che ha vinto 18 delle ultime 20 partite giocate e sarà di sicuro almeno numero 12 del mondo da lunedì.
"Devo fargli molti complimenti" ha sottolineato Auger-Aliassime. "Ha messo in mostra le debolezze del mio gioco. Ha messo in campo un tennis super-aggressivo ma senza sbagliare. Non ho visto tanti giocatori capaci di tirare così forte e così profondo. Certo, se fossi arrivato in finale e avessi vinto anche questo torneo mi sarei sentito in paradiso. Ma in fondo è un bene che la serie di successi sia terminata. Da domani, mi concentrerò soltanto su Torino".
Potrà farlo anche Tsitsipas, che ha ancora poche chances di diventare numero 1 del mondo a fine stagione: la matematica suggerisce che può scavalcare Carlos Alcaraz trionfando da imbattuto alle Nitto ATP Finals, e sperare in un Nadal presto eliminato. Ma certo non sarà nel mood migliore dopo la sconfitta contro Djokovic.
Il serbo ha dato fondo a tutte le sue qualità per infilare la tredicesima vittoria consecutiva in stagione e a Parigi-Bercy. A una vittoria dalla terza affermazione nelle ultime tre partecipazioni dopo i successi del 2019 e del 2021, Djokovic ha mancato due palle break nel secondo set sul 4-4 15-40, poi si è trovato a un passo dalla sconfitta sotto 3-4 nel tiebreak del terzo. Ma c'è un motivo se in semifinale a Bercy non ha mai perso, e se il suo record contro Tsitsipas è di nove vittorie e due sconfitte.
"Quando vinci partite così contro uno dei migliori giocatori del mondo è una sensazione molto dolce - ha detto Djokovic -. Penso di aver iniziato la partita molto bene, colpivo alla grande come nei quarti contro Musetti. Ma non sono riuscito a sfruttare le occasioni per fare il break nel secondo set e il match è cambiato. Stefanos ha alzato il suo livello e meritatamente abbiamo iniziato una battaglia punto a punto, con alcuni colpi incredibili nel finale. Sono felice di aver superato questa sfida".
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