Si fa presto a dire "Sunshine Double"...

Si fa presto a dire "Sunshine Double". Quella di conquistare in sequenza i "1000" di Indian Wells e Miami è roba da "ironman" o "ironwoman". E non sarà un caso se solo 11 giocatori - 7 uomini e 4 donne - ci sono riusciti finora. Sì perchè i due tornei di marzo si svolgono in condizioni climatiche abbastanza estreme, dal momento in questo periodo sia in Californoa che in Florida le temperature possono arrivare fino a 35 gradi, con l'aggravante "umidità da paura" per quanto riguarda Miami. In compenso quest'anno nel deserto californiano della Coachella Valley è piovuto come raramente nelle ultime edizioni del torneo, per non parlare del vento...

Coast to coast. Poco meno di 3.800 chilometri (in linea d'aria) più a est, Carlos Alcaraz ed Iga Swiatek arrivano al "Miami Open" 2024 con l'obiettivo di provare a "fare l'impresa", anche se la polacca regina del tennis mondiale questo "sfizio" già se lo è tolto due anni fa, battendo Sakkari all'ultimo atto ad Indian Wells (come quest'anno) e Osaka in Florida.

Lo scorso anno sono riusciti a disputare entrambe le finali Daniil Medvedev in campo maschile (il russo ha perso ad Indian Wells contro Alcararaz ed ha conquistato Miami superando Sinner) ed Elena Rybakina tra le ragazze (la kazaka ha fatto centro pieno in California battendo Sabalenka mentre in Florida ha ceduto a Kvitova).

Come detto, soltanto 11 giocatori sono riusciti a centrare la "doppietta", e 3 ci sono riusciti anche più di una volta. Il più bravo di tutti è Novak Djokovic, che ha firmato il "Sunshine Double" in quattro occasioni, di cui tre consecutive (2016, 2015, 2014 e 2011). Tre volte ci è invece riuscito Roger Federer, con ben undici anni di distanza tra la seconda e la terza (2017, 2006 e 2005). Tra le donne spiccano le due "combinate" di Steffi Graff (1996, 1994).

Hanno provato l'emozione una volta "soltanto", invece, Iga Swiatek (2022), Vika Azarenka (2016), Kim Clijsters (2005), Andre Agassi (2001), Marcelo Rios (1998), Pete Sampras (1994), Michael Chang (1992) e Jim Courier (1991).

A parte la difficoltà di mantenere praticamente ininterrottamente la forma psicofisica per un mese di fila, la "colpa" è soprattutto del meteo, in quanto le condizioni di Indian Wells Garden nel deserto californiano e quelle dell'impianto polifunzionale con lo stadio dei Miami Dolphins sono estremamente diverse. Scompare il vento californiano ed aumenta l'umidità: la velocità dei campi in cemento della Florida è decisamente maggiore e più adatta a Sinner o Medvedev che non ad Alcaraz.

Differenze nelle caratteristiche dei campi a parte, fattore molto importante da tenere in considerazione è anche il poco riposo tra i due tornei: il tabellone principale maschile di Miami inizia appena tre giorni dopo la finale di Indian Wells, anche se i più forti in quanto teste di serie ("bye" al primo turno) hanno un paio di giorni di pausa in più.

Dopo aver difeso il titolo ad Indian Wells con un tennis spettacolare, Alcaraz sembra aver ritrovato il suo gioco migliore: in Florida un anno fa è stato eliminato in semifinale da un grande Sinner e stavolta i due possono incrociarsi solo in finale. "Carlitos" a Miami ha già vinto un titolo, nell'edizione del 2022.

Swiatek da parte sua, dopo aver bissato in California il trofeo conquistato nel 2022, punta ad affiancare Graff come plurivincitrice di "Sunshine Double": dodici mesi fa era stata costretta a rinunciare al torneo per un problema alle costole causato da un forte colpo di tosse (che le era costato la dura sconfitta in semifinale ad Indian Wells contro Rybakina).

La corsa di Carlos ed Iga al "Sunshine Double" sta per partire....