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Sul veloce indoor dell’Arena Armeec Jannik, primo 2001 a raggiungere una finale nel Tour, piega al tie-break del 3° il canadese Pospisil e vola fra i primi 40 del mondo. Una pagina indimenticabile per il tennis italiano
di Gianluca Strocchi | 14 novembre 2020
Jannik Sinner scrive una pagina di storia dello sport italiano. Il Next Gen di Sesto Pusteria, a un anno dal trionfo a Milano, conquista il primo titolo della sua carriera nel circuito maggiore al “Sofia Open”, ATP 250 dotato di un montepremi di 325.615 euro andato in scena sul veloce indoor dell’Arena Armeec della capitale della Bulgaria, e diventa, a 19 anni e 3 mesi, il più giovane tennista azzurro a conquistare un titolo ATP: l’altoatesino supera così Claudio Pistolesi, che nel 1987 sulla terra rossa di Bari, all’età di 19 anni e 7 mesi, si aggiudicò il suo primo, ed unico, torneo ATP.
In quella che era la sua prima finale nel Tour - in effetti aveva già raggiunto l’ultimo atto alle Next Gen ATP Finals dello scorso anno battendo l’australiano De Minaur: curiosamente però l’ATP conteggia gli scontri diretti riferiti al torneo ma non il torneo in sé – Sinner, n.44 ATP, ha superato con il punteggio di 64 36 76(3), in due ore e un quarto di gioco ed emozioni, il canadese Vasek Pospisil, n.74 ATP. Un risultato che consentirà a Jannik di ritoccare ulteriormente il proprio best ranking, entrando per la prima volta nei top 40, fino alla 37esima poltrona.
"Ringrazio il mio team, che mi sta supportando in tutto e per tutto, dentro e fuori dal campo. Non fermatevi mai, c'e' ancora una lunga strada davanti. Ma sono veramente contento di essere qui con voi, di condividere con voi tutto il lavoro che abbiamo fatto insieme". Nel momento del trionfo, chissà quante volte sognato da ragazzino, Jannik Sinner non dimentica chi lo ha affiancato lungo la strada culminata oggi con la conquista del suo primo titolo nel circuito maggiore. "Ringrazio anche tutte le persone che hanno fatto sì che questo torneo si potesse giocare e grazie anche al pubblico, spero di tornare qui anche l'anno prossimo", ha aggiunto durante la premiazione, rivolgendo anche complimenti e parole d'elogio all'avversario che lo ha strenuamente impegnato in questa finale: "So che in questo momento è dura per te, ma ti auguro di riuscire presto a conquistare il primo titolo ATP, un traguardo che sicuramente meriti".
Il primo trionfo di Jannik - Le foto
Per il 30enne nordamericano di Vernon, che vanta un best ranking al numero 25 firmato nel gennaio del 2014, alla terza finale in carriera dopo Washington 2014 e Montpellier lo scorso febbraio, rimane ancora un tabù il primo trofeo.
La finale, grazie alla concessione di SuperTennis, è stata trasmessa in diretta anche su Rai 2. Un regalo per tutti gli appassionati, un modo per consentire anche all'ampio pubblico della tv generalista di seguire la partita che completa l'ottima stagione dell’allievo di Riccardo Piatti, un match che riveste particolare importanza per il tennis italiano.
Nel primo testa a testa fra i due pronti via e il canadese si trova subito a dover fronteggiare tre palle break: per le prime due si affida alla sua arma principale, con servizio vincente ed ace, sulla terza è un rovescio in corridoio di Sinner a dargli fiato. Jannik gestisce con padronanza il suo primo turno di battuta (4 prime su cinque messe in campo), mentre Pospisil è di nuovo costretto ai vantaggi di fronte alla solidità in risposta e nei colpi da fondo del 19enne altoatesino, che con un’accelerazione di diritto “strappa” nel terzo gioco. Nel game successivo con un doppio fallo il Next Gen azzurro concede una chance di immediato contro-break, cancellata con lucidità, per poi issarsi sul 3-1. Neppure il secondo doppio fallo di Sinner e una risposta di diritto da applausi bastano per arrivare a palla-break al 30enne di Vernon (4-2), che anche nell’ottavo gioco giunge ai vantaggi, costretto a inchinarsi a due diritti potenti e precisi dell’allievo di Riccardo Piatti. Il quale non trema minimamente quando va a servire per il set e con il quarto ace della sua partita incamera la prima frazione dopo tre quarti d’ora di gioco.
Con due eccellenti risposte di diritto l’italiano mette in difficoltà l’avversario (vano il tentativo di serve and volley) e piazza il break subito in apertura di secondo set, però accusa il primo passaggio a vuoto, perdendo a zero la battuta con quattro suoi errori e trovandosi sotto 2-1 con una striscia negativa di otto punti. Jannik ottiene il 2-2, ma si è irrigidito e continua a commettere troppi gratuiti, specie in uscita dal servizio, finendo per incassare un secondo break (2-4), accompagnato da un inusuale per lui lancio di racchetta sul sintetico bulgaro. Dall’alto della sua esperienza Pospisil capisce il momento difficile del giovane rivale, allunga sul 5-2 e con due ace consecutivi pareggia il conto e dopo un’ora e 17 minuti porta la sfida al terzo.
Parziale decisivo che si apre con due palle break in favore del canadese, annullate facendo leva sul servizio da Sinner, che prova a scuotersi con un paio di urli. Sull’1-1 15-30 dopo un doppio fallo Jannik si cava d’impaccio da una delicata situazione, mentre per chiudere il quinto game e ottenere il 3-2 si affida a una soluzione da applausi, con un diritto no look a passare il davisman canadese che lo aveva scavalcato con un lob. Con l’ace numero 12 Pospisil si prende il 3-3 e resta agganciato, sciorinando un paio di diritti esplosivi da standing ovation per ottenere il 4-4. Quando è il 19enne altoatesino a trovarsi 15-30, mostrando sangue freddo e precisione, per rimanere avanti nel punteggio. Grazie a un paio di errori dell’italiano il giocatore di Vernon agguanta il 5-5 allo scoccare delle due ore, ma funziona il servizio dell’azzurro che si assicura almeno il tie-break. Sinner arriva a due punti dal match (30-30) tuttavia il rivale fa le cose per bene e si merita il 6-6. Nel tie-break della verità equilibrio fino al 3-2, quando Jannik coglie un mini-break rispondendo aggressivo sui piedi di Vasek. Che lotta come un leone, ma Sinner con un diritto super si procura tre match point e sfrutta la prima occasione (rovescio lungo di Pospisil), scrivendo una pagina di storia.
Jannik Sinner
Still got that hip rotation ability ?@janniksin #SofiaOpen pic.twitter.com/1oyPr4OfT4
— Tennis TV (@TennisTV) November 14, 2020