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Il tennista ucraino, che solo un mese fa giocava a Melbourne, si è arruolato nella riserva dell’esercito del suo Paese e ora è armato e pronto a entrare in azione per difendere la capitale, dove è nato e cresciuto. Le sue parole alla BBC. In queste ore la Federazione Internazionale ha deciso di espellere Russia e Bielorussia
di Enzo Anderloni | 01 marzo 2022
Sapevamo, l’aveva annunciato con un video pubblicato da Sky Sports, che Sergyi Stakhovskyi, tennista ucraino 36enne aveva deciso di arruolarsi come riservista nell’esercito ucraino. Ma ascoltare i 54 secondi della sua testimonianza da Kiev, raccolta e pubblicata dalla BBC con la sua immagine in divisa, è un colpo al cuore. Qualcosa che va oltre le reazioni del mondo dello sport allo scoppio di questa guerra che sta sconvolgendo il pianeta.
"My kids don't know that I'm here. They don't understand war."
— BBC Radio 4 Today (@BBCr4today) March 1, 2022
Sergiy Stakhovsky was playing at the Australian Open last month. Now he's a reservist in the Ukrainian army and tells @karthisport he's ready to fight for his countryhttps://t.co/SAKoYKBnkT | #R4Today pic.twitter.com/VCkrFjaYDG
Un mese fa Stakhovsky era a Melbourne, a giocarsi le qualificazioni degli open d’Australia, da n.219 del mondo (perse al primo turno da J.J. Wolf).
Lui che è stato anche 31 del mondo nel 2010, ha vinto 4 titoli ATP in carriera e ha raggiunto il terzo turno almeno una volta in tutti e 4 i tornei del grande Slam.
Lui che nel 2013 fu in grado di battere Roger Federer sull’erba di Wimbledon. Un professionista nato a Kiev ma da quasi un ventennio giramondo come tutti i suoi colleghi, per un paio di stagioni tesserato anche dalla Canottieri Casale per giocare in A1 e A2: non a caso parla 5 lingue (ucraino, russo, slovacco, ceco e inglese).
Lui che si stava godendo le ultime stagioni di un’onorata carriera, marito di Anfisa e già padre di due bimbi, Tasia e Nikifor. Lui che si è sempre impegnato anche per gli altri, “sindacalista” nel Player Council ATP dal 2012 al 2019.
Non si è tirato indietro neanche in questa ora disperata, mentre Kiev attende l’attacco russo, mentre un convoglio di mezzi pesanti lungo 60 km si avvicina sempre più alla Capitale. E’ pronto a scendere in campo, per quanto a malincuore: con un’arma in pungo al posto della racchetta.
“So che è un momento difficilissimo per mia moglie- racconta a BBC - I miei figli non sanno che sono qui. Non capiscono cosa sia la guerra, sono troppo piccoli per cpaire quello che sta succedendo.
Dove pensano che lei si trovi in questo momento?
Probabilmente pensano che io stia giocando un altro torneo. Non so che cosa abbia detto loro mia moglie. Io ho detto loro che tornerò presto.”
Come ha reagito sua moglie alla sua decisione di arruolarsi nella riserva dell’esercito ucraino?
“Non ha reagito bene. Non mi ha parlato per un giorno intero. E’ dura spiegare i motivi per cui io sono venuto qui. E’ molto difficile spiegarlo anche a me stesso. Ma penso che non avrei potuto fare altrimenti. Non potevo sopportare di vedere tutta questa gente che va incontro al disastro, che manda via moglie e figli, verso il confine, e rimane a guardare.
Lei non ha alcuna esperienza militare. Sa che tipo di addestramento riceverà?
“No, in realtà. Non credo ci sarà molto addestramento. So come si usa un’arma e spero con tutte le mie forze di non doverla usare. Ma se sarò costretto a farlo, lo farò”.
Per quanto la situazione stia precipitando, vogliamo continuare a sperare che non ce ne sia bisogno.
Di queste ore è il comunicato della ITF che bandisce Russia e Bielorussia da tutte le competizioni.
“La Federazione Internazionale Tennis (ITF) condanna l'invasione russa dell'Ucraina e il supporto offerto della Bielorussia. Oltre alla cancellazione di tutti gli eventi ITF in quei paesi, il Board ITF ha annunciato oggi l'immediata sospensione della Federazione Russa di Tennis (RTF) e della Federazione Bielorussa di Tennis (BTF) dall'appartenenza all'ITF e dalla partecipazione alla competizione internazionale a squadre ITF fino a nuovo ordine. L'ITF rimane in stretto contatto con la Federazione ucraina di tennis ed è solidale con il popolo ucraino”.
In aggiunta alle decisioni dell'ITF, i board di ATP e WTA hanno deciso di sospendere il torneo combined di Mosca, previsto per ottobre
E' stato anche deciso che i giocatori di Russia e Bielorussia continueranno ad essrre ammessi ai tornei internazionali, sia quelli del Tour che ai Grand Slam. Non giocheranno però a nome o con la bandiera di Russia e Bielorussia ma come indipendenti
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