

Sul cemento di Melbourne Camila batte in due set la qualificata slovacca Schmiedlova “vendicando” Trevisan. Sabato proverà a sfatare il tabù terzo turno a Melbourne contro l'elvetica Bencic (n.12). Finisce l’avventura di Lucrezia, promossa dalle qualificazioni, sconfitta dalla russa Gracheva
di Tiziana Tricarico | 19 gennaio 2023
Camila-show sul Court 7! Imponendo il suo ritmo forsennato fin dal primo “quindici” Giorgi stacca ancora una volta il pass per il terzo turno agli Australian Open, primo Slam del 2023 dotato di un montepremi record (76,5 milioni di dollari australiani) in corso sui campi in cemento di Melbourne Park.
La 31enne di Macerata, n.70 WTA, dopo aver lasciato un solo game all’esordio alla russa Pavlyuchenkova, n.364 WTA (in tabellone con il ranking protetto perché ferma per un problema al ginocchio sinistro dall’ultima edizione degli Internazionali BNL d’Italia lo scorso maggio), ha battuto 64 63, in poco meno di un’ora e mezza di partita, la slovacca Anna-Karolina Schmiedlova, n.105 WTA, proveniente dalle qualificazioni, che aveva eliminato a sorpresa in due set Martina Trevisan, n.21 WTA (“best ranking”) e 21esima testa di serie.
Camila, rientrata nel circuito per le qualificazioni di Adelaide II (subito fuori) dopo quasi quattro mesi e mezzo di stop, non vinceva due match di fila nello stesso torneo dal “1000” di Toronto lo scorso agosto.
La 28enne di Kosice, alla nona presenza nel tabellone principale dove era riuscita altre tre volte a passare un turno (2014, 2015 e 2021), si era aggiudicata in due set l’unico precedente con Camila, disputato in finale a Katowice (veloce indoor) nel 2015. L’azzurra parte bene grazie ad un break in avvio (2-0) che però restituisce nel quarto game sbagliando un rovescio.
Ancora con un rovescio, stavolta vincente - per giunta staccando la mano - strappa di nuovo la battuta alla slovacca (3-2), conferma il vantaggio (4-2) e stavolta lo difende fino al 6-4 che le permette di incamerare il primo set dopo aver recuperato da 15-40 nel decimo game.
Schmiedlova prova reagire togliendo la battuta all’azzurra in avvio di seconda frazione e salendo 2-0 ma Camila la riagguanta perché è sempre lei, nel bene e nel male, a comandare gli scambi (alla fine per lei 23 vincenti contro 34 gratuiti, 6 contro 19 per la sua avversaria). Servire diventa un handicap con Giorgi che mette a segno il break (3-2) e la slovacca che se lo riprende subito (3-3).
Camila riprova l’allungo e stavolta arriva fino in fondo vincendo gli ultimi tre game e chiudendo 6-3 al secondo match-point. La marchigiana, all’undicesima partecipazione, raggiunge così per quinta volta il terzo turno (2015, 2019, 2020 e 2022 le precedenti) a Melbourne, suo miglior risultato nello Slam Down Under.
Sabato Giorgi proverà a sfatare il tabù contro la svizzera Belinda Bencic, n.10 del ranking e 12esima favorita del seeding, alla decima partecipazione con gli ottavi del 2016 come “best”. La 25enne di Flawil - ritornata in top-ten a 15 mesi di distanza dall’ultima volta proprio alla vigilia degli Aus Open grazie al successo nel WTA 500 di Adelaide II - è in vantaggio per 3-2 nel bilancio dei confronti diretti con Camila e si è imposta negli ultimi due ma l’elvetica e l’azzurra non si incrociano da quasi quattro anni (primo turno di Billie Jean King Cup a febbraio 2019 sul veloce indoor di Biel).
Finisce, invece, l’avventura di Lucrezia Stefanini. La 24enne di Carmignano, n.141 del ranking, promossa dalle qualificazioni, dopo aver centrato la sua prima vittoria in un main draw Major (alla prima partecipazione) battendo in rimonta la tedesca Maria, n.71 WTA, semifinalista a Wimbledon lo scorso anno, ha ceduto 63 61, in un’ora e 22 minuti, alla russa Varvara Gracheva, n.98 WTA, che sorprendentemente aveva lasciato solo due game alla connazionale Kasatkina, n.8 del ranking e del seeding.
Un punteggio forse un po’ troppo severo per la grinta messa in campo dalla tennista toscana almeno nella frazione d'apertura, prima che un po’ di stanchezza ed un pizzico di delusione prendessero il sopravvento. Lucrezia aveva infatti vinto in due set entrambe le sfide precedenti con la 22enne moscovita - alla terza presenza a Melbourne dove per la seconda volta ha superato un turno - ma le due non si affrontavano da quasi cinque anni. E si è capito subito che sarebbe stata un’altra storia.
Stefanini cede la battuta in avvio, dopo aver recuperato da 15-40, e nel terzo gioco, ma la recupera subito in entrambi i casi (2-2). Servire pare proprio uno svantaggio e Lucrezia perde la battuta per la terza volta di fila solo che stavolta Varvara serve benissimo difendendo per prima un turno di battuta (addirittura a zero) e sale 4-2. E’ l’allungo che decide il primo set che Gracheva si assicura per 6-3 alla prima chance utile strappando ancora la battuta all’azzurra.
In avvio di secondo parziale la russa recupera da 15-40 e sale 1-0 grazie ad un diritto vincente: poi di slancio - ed anche con un po’ di fortuna sottoforma di un net poco tricolore - porta a sei la striscia di giochi consecutivi volando 4-0. Con un break a zero Lucrezia arresta l’emorragia (4-1) ma al cambio campo chiede l’intervento del trainer per un problema al quadricipite alla coscia sinistra, che viene abbondantemente fasciata.
Il copione non cambia: Stefanini incassa un altro break (5-1), nel settimo game con un cross stretto di rovescio che spolvera la linea annulla il primo match-point ma sul secondo un morbido diritto della russa da metà campo chiude la questione (6-1). A referto 11 vincenti contro 14 gratuiti per l’azzurra: 23 contro 15 il bilancio di Gracheva.
Grazie alle quattro vittorie tra qualificazioni e main draw Lucrezia si è comunque assicurata il “best ranking”: virtualmente è n.114 WTA, 26 posizioni più su rispetto al primato precedente -n.140 - firmato lo scorso dieci ottobre.
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