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La teenager polacca ha dominato Simona Halep, numero 2 del mondo. Martina Trevisan ha scritto la più bella favola del torneo. E' un'edizione indecifrabile. Nei quarti anche l'argentina Nadia Podoroska, che ha iniziato le qualificazioni da numero 255 del mondo. Svitolina è la testa di serie più alta ancora in corsa. Kenin, Kvitova e Jabeur le uniche negli ottavi della parte bassa
di Alessandro Mastroluca | 05 ottobre 2020
Il Roland Garros che procede nonostante il freddo, la pioggia, la paura dei contagi che aumentano a Parigi e in Francia, è il torneo per chi sa resistere. È il torneo di Martina Trevisan, che non aveva mai vinto una partita in uno Slam e si ritrova a giocare il suo primo quarto di finale in un major. E non ha ancora finito di scrivere la favola del 2020.
“Non rinunciate a nulla di quello che vi piace, non smettete di credere ai vostri sogni” ha detto in conferenza stampa dopo la vittoria su Kiki Bertens, numero 8 WTA. Sicura di entrare fra le prime 100 del mondo, sfiderà la teenager polacca Iga Swiatek nel Roland Garros più imprevedibile e indecifrabile degli ultimi anni.
La diciannovebbe Swiatek ha dominato 6-1 6-2 Simona Halep, che non perdeva da 17 partite di fila. Un anno fa, sempre negli ottavi del Roland Garros, contro la rumena aveva vinto un game. Grazie alla sua prima vittoria contro una top 10, Swiatek è diventata la terza giocatrice polacca nei quarti del Roland Garros dopo Agnieszka Radwanska (2013) e Jadwiga Jedrzejowska, finalista nel 1939.
Nell'altro quarto di finale della parte alta si sfideranno la numero 5 del mondo Elina Svitolina, la giocatrice con la più alta classifica ancora in tabellone, affronterà l'altra grande sorpresa del torneo, Nadia Podoroska, prima argentina nei quarti a Parigi dal 2004. Numero 255 del mondo quando ha iniziato il percorso nelle qualificazioni, salirà intorno alla posizione numero 69 la prossima settimana.
La chiamano “La Russa”, anche se la famiglia è ucraina di origine. Ha ottenuto i primi punti WTA a 14 anni, ha saltato quasi due anni per una lunga serie di infortuni, si è trasferita nel 2018 ad Alicante facendosi ospitare da colleghi e coach o dormendo in aeroporto per contenere le spese. Solo due mesi fa si è potuta permettere l'affitto di un appartamento.
Negli ottavi della parte bassa, che si completano oggi, figurano le uniche due ex campionesse Slam ancora in tabellone: Sofia Kenin, che ha vinto l'Australian Open 2020, e la due volte vincitrice di Wimbledon Petra Kvitova.
La ceca, numero 11 del mondo, ha festeggiato la 91ma vittoria sul 'rosso' contro la cinese Zhang Shuai, numero 39 WTA, che ha raggiunto i quarti all'Australian Open 2016 e a Wimbledon 2019.
Kvitova ha chiuso 62 64 con 23 vincenti e ha conquistato il suo secondo quarto di finale in carriera al Roland Garros dopo la semifinale del 2012. Con questo risultato, tornerà fra le prime 10
Nei quarti, incontrerà Laura Siegemund, che ha raggiunto il primo quarto di finale in uno Slam battendo 75 62 Paula Badosa. La tedesca, 32 anni, è la quarta giocatrice più agée negli ottavi del Roland Garros.
Dopo tanti infortuni, sta costruendo una carriera di successo in doppio. In questa specialità ha vinto lo US Open in coppia con Vera Zvonareva, in una finale giocata l'11 settembre nel primo Slam della storia a porte chiuse. Un successo festeggiato con il fidanzato-coach italiano Antonio Zucca, una vita al TC Porto Torres in Sardegna.
La spagnola, numero 87 del ranking, ha vinto il Roland Garros junior nel 2015 ma prima di quest'anno non era mai entrata nel main draw del torneo. E ha debuttato col botto, eliminando al secondo turno Sloane Stephens, numero 34 del mondo, e al terzo la campionessa del 2017 Jelena Ostapenko.
The Grand Slam champ meets the Hometown Hero ??#RolandGarros pic.twitter.com/to5xchAo1S
— Roland-Garros (@rolandgarros) October 5, 2020
Kenin, numero 6 WTA con un movimento di servizio molto poco ortodosso ma comunque efficace, sfida Fiona Ferro, che al primo torneo dopo il lockdown ha vinto il titolo a Palermo. Numero 49 del mondo la francese, che ha aggiunto soluzioni più offensive a un tennis solido e di grande regolarità, non ha mai battuto una top 10. E prima del Roland Garros non era mai arrivata negli ottavi di uno Slam.
In palio un quarto di finale contro Ons Jabeur, la tunisina dal tennis vario e completo che qui vinse il titolo junior nel 2011, o Danielle Collins. La sfida è stata rimandata a martedì 6 ottobre, aprirà il programma sul Philippe Chatrier.
La statunitense numero 57 del ranking, che negli ottavi ha sconfitto la campionessa del 2016 Garbine Muguruza, ha un tennis del tutto opposto rispetto a Jabeur, la tennista araba meglio classificata di sempre.
Collins vince di potenza, colpisce forte con una palla pesante che a Parigi funziona ancora di più. Contro Muguruza ha fatto la differenza dal lato del rovescio, con accelerazioni profonde e strette in diagonale e lungolinea micidiali. Jabeur però ha dalla sua una sensibilità rara nell'eseguire la palla corta, altra soluzione particolarmente efficace sulla terra umida.
Da questo incrocio potrebbe emergere la prossima grande sorpresa di questo indecifrabile Roland Garros in cui niente è scontato e tutte hanno una chance per vincere.
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