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Tra le 100 foto più belle del 2021 secondo Time pochissime sono di sport: tra queste l’immagine scattata da Julian Finney durante la finale del Roland Garros grazie ha un irripetibile gioco di luci naturali nell’ombra dello stadio Chatrier
06 dicembre 2021
Tra le 100 foto dell’anno secondo la rivista Time, ce n’è una che parla di tennis. Parla perché le immagini scelte dalla prestigiosa testata statunitense sono qualcosa di più che semplici scatti: raccontano storie, spesso drammatiche.
Tra quelle del 2021 ne troviamo di popolarissime, come quella del senatore Usa Bernie Sanders seduto ad assistere alla cerimonia di insediamento del presidente Biden, indossando i vistosi guanti di lana che gli sono valsi migliaia di citazioni in divertentissimi meme, e tante altre che testimoniano tragiche vicissitudini come l’avvento dei talebani in Afghanistan (con relative violenze), terremoti, alluvioni, migrazioni disperate.
Il tennis emerge come un raggio di luce dal Roland Garros, per opera di Julian Finney, grande fotoreporter di Getty Images. Un’immagine di azione ma come fuori dal tempo, con un riflesso del sole calante che va ad illuminare Stefanos Tsitsipas, durante l’indimenticabile finale degli Open di Francia contro Novak Djokovic, combattuta per oltre quattro ore e finita con il punteggio di 6-7 2-6 6-3 6-2 6-4 a favore del serbo, capace di rimontare dopo essere stato in svantaggio di due set.
Tsitsipas, che ha comunque giocato un match strepitoso, è colto mentre gioca un back di rovescio. Ma è la luce a creare un effetto unico, emozionante, rendendo quel gesto e quell’attimo unici. E’ lo stesso Julian Finney a raccontare ad ATP Tour, l’istante di quello scatto irripetibile in cui il campione di Atene è illuminato come se ci fosse un piccolo faro puntato solo su di lui.
“La bella luce del tardo pomeriggio che piace a noi fotografi – racconta Finney – se ne era ormai andata dal campo, mentre il sole calava dietro lo stadio. Se il match non fosse andato al quinto set, questa foto non sarebbe stata possibile. Io ero consapevole di alcuni squarci di luce, creati dalla forma della nuova struttura del Philippe Chatrier che avrei potuto sfruttare ma quello che è successo in questo momento unico è qualcosa che non avevo previsto. E’ stato uno di quei momenti dorati che si creano all’improvviso e svaniscono rapidamente. Si è trattato di un fascio di luce che entrava da un corridoio di ingresso dello stadio e andava insieme a riflettersi nel vetro di una finestra qualche fila sopra di me. Stefanos stava giocando un rovescio tagliato, in scivolata, in quel piccolo fazzoletto di campo illuminato da quella luce come se fosse uno spot in uno studio fotografico”.
Julian Finney, che stava usando un obbiettivo zoom 24-70mm, si è accorto subito dopo lo scatto di avere realizzato “qualcosa di speciale”.
Tutto ha contribuito alla creazione di un’immagine emozionate: “il fatto che Tsitsipas giocasse una palla bassa in scivolata proprio in quel punto del campo, il modo in cui la luce filtrava, il timing, il fatto che la sua maglia bianca aumentasse il riflesso della luce. Quando ho guardato il display posteriore della mia fotocamera ho capito subito di aver colto un’immagine speciale”.
“Un mio amico ha detto che gli ricordava un quadro del Caravaggio. Ma anche il fatto che solo io sia riuscito a cogliere quell’immagine, cosa che oggi capita sempre più di rado, ne ha fatto un piccolo tesoro”. Chapeau
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