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New York: Giorgi si complica la vita ma vince, fuori Trevisan

Sul cemento di Flushing Meadows Camila va sotto di un set e di un break contro l’ungherese Bondar prima di aggiudicarsi dieci degli ultimi undici game: mercoledì per lei la vincente di Keys-Yastremska. Esordio fatale per Martina (n.27) superata in due set dalla russa Rodina

di | 29 agosto 2022

Il movimento di chiusura del diritto di Camila Giorgi (foto Getty Images)

Il movimento di chiusura del diritto di Camila Giorgi (foto Getty Images)

Non c’è nulla di peggio della paura di vincere, quella che troppe volte in questa stagione le ha fatto perdere partite assurde. Sembrava un match d’esordio ideale ma Camila Giorgi è riuscita comunque a complicarselo prima di aggiudicarsi dieci degli ultimi undici game e staccare il pass per il secondo turno degli Us Open (27.985.686 dollari di montepremi), quarto ed ultimo Slam del 2022 di scena sul cemento di Flushing Meadows a New York.

La 30enne di Macerata, n.67 WTA, ha battuto in rimonta per 46 63 61, in poco meno di un’ora e tre quarti, l’ungherese Anna Bondar, n.55 WTA, alla prima partecipazione agli Us Open, la quarta in un Major dove non ha ancora mai vinto un match.

Tanta tensione nella loro prima sfida, cominciata piuttosto in ritardo rispetto alle previsioni per il prolungarsi di un match maschile e disturbata da un fastidioso vento trasversale al campo. Camila ha mancato due palle-break nel secondo gioco ma poi, dopo aver tenuto a zero in primi due turni di battuta, è stata lei a cedere il servizio, complici tre doppi falli, permettendo alla magiara di salire 3-2. L’azzurra però ha messo a segno immediatamente il contro-break, addirittura a zero (3-3). Nel settimo game Giorgi di nuovo in balia dei doppi falli - quattro stavolta - che le sono costati il secondo break consecutivo (4-3). Bondar ha difeso il vantaggio (5-3), Camila ha provato a restare attaccata (5-4) ma la 25enne di Szghalom ha archiviato il primo set (6-4) alla seconda palla utile.  

Camila Giorgi colpisce di rovescio (foto Getty Images)

Nel quinto gioco della seconda frazione Camila, che aveva perso un solo “quindici” nei primi due turni, è tornata a commettere doppio fallo, completando poi l’opera sotterrando in rete un diritto incrociato sulla palla-break (3-2). Anche stavolta immediato contro-break a zero dell’azzurra che poi, con l’aiuto di qualche errore di troppo di Bondar, ha infilato quatto giochi di fila siglando il 6-3 con un rovescio incrociato atterrato giusto nell’angolo.

Nel set decisivo la striscia positiva si è allungata ad otto (4-0) prima che l’ungherese riuscisse ad arrestare l’emorragia (4-1) provocando uno scatto di nervosismo della marchigiana abbastanza immotivato vista la situazione di punteggio. Per fortuna si è trattato solo di un momento e Giorgi ha completato l’opera chiudendo 6-1 al primo match-point con una risposta di diritto che ha lasciato ferma l’avversaria.

Mercoledì al secondo turno Camila troverà dall’altra parte della rete la statunitense Madison Keys, n.20 del ranking e del seeding, all’undicesima partecipazione a New York dove ha raggiunto la finale nel 2017 (fermata da Stephens). La 27enne di Rock Island, Illinois, è in vantaggio per 4-2 nel bilancio dei precedenti e si è aggiudicata le ultime due sfide ma le due non si affrontano da ben quattro anni.

Per la marchigiana si tratta dell’undicesima presenza nel main draw newyorkese con gli ottavi del 2013 (stoppata da Roberta Vinci) come miglior risultato.

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Un'espressione delusa di Martina Trevisan (foto Getty Images)

Brutta sconfitta, invece, per Martina Trevisan, pur con le attenuanti di una condizione fisica abbastanza approssimativa. La 28enne mancina di Firenze, n.27 WTA e 27esima testa di serie, è stata superata 75 61, in un’ora e 42 minuti, dalla russa Evgeniya Rodina, attualmente senza classifica ed in gara con il ranking protetto (non giocava un match ufficiale da Eastbourne 2019, oltre tre anni fa), alla settima partecipazione a New York.

Trevisan, alla seconda presenza a Flushing Meadows (dove lo scorso anno era stata eliminata al secondo turno) ha anche iniziato benino: poi è andata via via spegnendosi. Si è innervosita (ha rimediato un “warning” per “verbal abuse”) e si ritrovata pure con ben cinque chiamate per fallo di piede.

Tra le due non c’erano precedenti. Martina - scesa in campo con una vistosa fasciatura al quadricipite sinistro (la scorsa settimana la tennista toscana aveva dato forfait negli ottavi a Cleveland contro la cinese Zhang) - ha preso subito un break di vantaggio (2-0) ma lo ha restituito immediatamente (2-2). Poi sono stati i turni di battuta a dettare legge fino al decimo gioco quando Trevisan non ha sfruttato un set-point sul servizio della sua avversaria (5-5): nel game successivo è stata invece lei a subire il break dopo aver mancato due opportunità di rimanere avanti nel punteggio. Ne ha approfittato Rodina che nel dodicesimo gioco, dopo aver annullato quattro chance per il contro-break, si è assicurata il primo set (7-5).

Tre break consecutivi hanno caratterizzato l’inizio del secondo parziale poi la 33enne moscovita è riuscita a tenere un turno di battuta salendo 3-1. Al termine di uno scambio lunghissimo e massacrante il diritto lungolinea di Trevisan è finito in corridoio ed i break di vantaggio per la russa sono diventati due (4-1). Rodina ha approfittato di un altro errore di diritto della tennista toscana, sempre più nervosa e frustrata, per incrementare il vantaggio (5-1). E con l’ennesimo errore di Martina, che ha sotterrato in rete il diritto d’attacco, ha infilato il quinto game consecutivo chiudendo 6-1. A fine match Trevisan si è lamentata con il giudice di sedia, “colpevole” di aver ammonito lei e non il vivace box della sua avversaria.

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