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Sembrava imbattibile la russa “made in Italy” nell’estate statunitense: a rompere la sua striscia di 13 vittorie consecutive è arrivata l’australiana, che dopo i quarti a Wimbledon raggiunge anche quelli di New York. Ha una nuova “self-confidence” Ajla, dopo il successo su Serena Williams
di Enzo Anderloni | 05 settembre 2022
Dopo aver battuto Serena Williams nell’ultimo match della sua straordinaria carriera, Ajla Tomljanovic ha compito un’altra piccola impresa mettendo fine alla striscia vincente di Liudmila Samsonova, 13 partite vinte consecutivamente corrispondenti ai trionfi della russa (di scuola italiana) a Washington e Cleveland.
Battendo 7-6 6-1 la 23enne di Olenegorsk, allenata da Danilo Pizzorno, Tomljanovic si è qualificata per i suoi primi quarti di finale agli Us Open, un risultato che finora aveva raggiunto solo a Wimbledon (nel 2021 e 2022). Un altro traguardo che sottolinea la crescita dell’ex compagna di Matteo Berrettini, sempre più consapevole delle proprie potenzialità e solida sul piano del carattere.
Non a caso, contro una delle tenniste più in forma del circuito, è riuscita a ribaltare le sorti di un set, il primo, nel quale era in svantaggio 2-5 e ha dovuto salvare ben otto set point.
Era stato un torneo duro finora per lei: prima il confronto del secondo turno contro la russa Elena Rodina, vinto 7-5 al terzo set dopo essere arrivata a soli due punti dalla sconfitta. Poi l’impatto con gli oltre 20mila dello stadio Arthur Ashe che tifavano compatti per Serena Williams. E la capacità di esprimere proprio in quell’occasione una delle migliori performance della carriera, superandola 7-5 6-7 6-1.
Due prove che le hanno fatto crescere dentro una consapevolezza sempre più forte. Quella che si è vista per esempio sul 5-4 per Samsonova nel primo set, quando Tomljanovic è stata capace di salvare ben 7 set point in un game durato qualcosa come 18 minuti.
Soaking it all in.
— US Open Tennis (@usopen) September 5, 2022
Alja Tomljanovic has reached her second straight Grand Slam quarterfinal! pic.twitter.com/4LH8dC0YVF
“È una bella sensazione quella di aver ottenuto una vittoria che penso abbia attirato molta attenzione (quella contro Serena)", ha spiegato Ajla nella sua conferenza stampa post-partita. "Sono state 48 ore davvero intense, le ultime. Ho fatto fatica anche solo a capire chi ero oggi. Mi sono sentita svuotata di energie. Sono partita male, lenta: ma non volevo uscire così. Mi sono tirata su, ho reagito con tutte la forza che avevo e alla fine sono riuscita a esprimere un tennis di qualità”
Samsonova ha espresso il suo solito tennis potente e aggressivo: alla fine i suoi colpi vincenti sono stati ben 24 contro i 9 di Tomljanovic. Ma l’australiana, attualmente n.46 del mondo, ha fatto la differenza al servizio: non solo la “prima” ha funzionato bene ma con la “seconda” ha ottenuto addirittura il 59% dei punti (una percentuale molto alta) contro il 40% dell’avversaria.
Una solidità nei propri turni di battuta che potrebbe essere determinante anche nel prossimo scontro ad alto livello, quello contro la n.5 del mondo Ons Jabeur.