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Con una prestazione impressionante, la 27enne ceca travolge a sorpresa la n.1 del mondo e si aggiudica il trofeo sul cemento degli Emirati Arabi che la fa entrare in una speciale élite del tennis femminile
di Tommaso Mangiapane | 25 febbraio 2023
“Sarà divertente” aveva detto Barbora Krejcikova alla bambina che l’accompagnava mano nella mano durante l’ingresso in campo per la finale del “Dubai Duty Free Tennis Championships”. Promessa mantenuta: con il sorriso sulle labbra fin dal riscaldamento, la n.30 del mondo è diventata la prima campionessa ‘1000’ della stagione WTA battendo 6-4 6-2 nientemeno che la n.1 del mondo incontrastata Iga Swiatek.
Con una prestazione solidissima, degna proprio della sua avversaria polacca, la 27enne di Brno ha conquistato il sesto titolo nel circuito della propria carriera, il primo in questa categoria dopo che nel 2021 sempre a Dubai aveva ceduto in finale a Muguruza. Ma non solo, perchè il grande successo sul cemento degli Emirati Arabi le farà guadagnare 14 posizioni in classifica da lunedì e la colloca in una speciale élite di giocatrici.
Grazie alla vittoria di oggi, arrivata dopo aver battuto Aryna Sabalenka (n.2 WTA) nei quarti e Jessica Pegula (n.3) in semifinale, Krejcikova è infatti diventata la quinta giocatrice nella storia del tennis femminile a battere tutte le prime tre giocatrici del mondo in uno stesso torneo. Prima di lei ci erano riuscite solo Steffi Graf al Roland Garros 1999, Serena Williams nel 2002 a Miami e, entrambe alle WTA Finals, Venus Williams nel 2008 e Aryna Sabalenka nel 2022.
È una Swiatek insolitamente fallosa quella che scende in campo nella 15esima finale della propria carriera. Prima un break in apertura di match facendosi rimontare da 40-15, poi un disastroso nono game alla battuta perso a zero che manda Krejcikova a servire e quindi a chiudere il primo set, nuovamente senza che la polacca riesca a conquistare neanche un punto a causa degli errori non forzati commessi. In mezzo, un break e contro-break dal 3-2 in favore della ceca, che accusa un calo di tensione in quel frangente dando dimostrazione di essere l’unica artefice delle sorti del primo set.
Fin dai primi scambi la n.1 del mondo appare estremamente nervosa, quasi sentisse (forse per una delle prime volte in carriera) il peso di essere la netta favorita della vigilia. O forse ritrovare dall’altra parte della rete una giocatrice che, appena cinque mesi fa, l’ha battuta in rimonta nella finale di Ostrava in una delle partite più emozionanti della scorsa stagione le ha creato da subito qualche crepa a livello psicologico. Al contrario, Krejcikova gioca a braccio sciolto per lunghi tratti del primo set, esclusi i già citati game intermedi, e ottiene un ottimo rendimento al servizio. Efficace soprattutto con la prima palla, la n.30 del ranking conquista oltre il 70% di punti con questo colpo disinnescando un’avversaria notoriamente molto pericolosa in risposta. E così, dopo 44 minuti di gioco, la 27enne di Brno incamera il primo parziale che si chiude con un eclatante numero di errori gratuiti della polacca, 17, a fronte di solo 4 vincenti.
Il secondo set sembra far girare la partita verso la favorita della vigilia, quella Swiatek che era arrivata al match cercando di aumentare l'incredibile score di 12-2 in finali WTA e perdendo solamente 9 game in tre partite, di cui 6 tutti nella semifinale contro Coco Gauff. E invece, dopo essersi vista annullare due palle break sia nel secondo sia nel quarto gioco, la classe 2001 di Varsavia esce definitivamente dal match cedendo la battuta subito dopo.
Gli scambi sono ormai nelle mani di Krejcikova (che chiuderà il match con 23 vincenti a 10) e un nuovo break la porta a servire per il titolo al termine di un punto clamoroso, riassunto del match disputato dalle due giocatrici con la polacca che si divora almeno tre occasioni per mettere il punto esclamativo allo scambio e viene sorpresa da un lob chirurgico della ceca. È lo scambio della resa: con due ace l’ex n.2 del mondo si porta a match point, concretizzato grazie all’ennesimo diritto vincente del suo incontro.
“Questo titolo significa tutto per me – ha dichiarato Krejcikova a fine partita -. Voglio comunque congratularmi con Iga perché è una giocatrice fantastica e una fonte d’ispirazione per me. Ringrazio il pubblico per la grande energia che mi ha trasmesso oggi contribuendo a creare una grande atmosfera”.
La classe 1995 di Brno ha messo la ciliegina ad un torneo per lei semplicemente fantastico, che sarebbe potuto finire prematuramente se non avesse annullato quattro match point a Kasatkina (n.8 del ranking, altra top-10 battuta nel torneo) nel secondo turno. La sua classifica, comunque ben lontana dalla seconda posizione raggiunta per la prima volta esattamente un anno fa, la vedrà nuovamente a ridosso delle prime 15 giocatrici del mondo. Un nuovo punto da cui partire dopo che, anche a causa di diversi infortuni, la sua carriera aveva preso una piega ben diversa da quella che ci si sarebbe potuta aspettare dopo averla vista trionfare un po' a sorpresa al Roland Garros 2021.