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Mayar Sherif, l'egiziana di Elche continua a fare la storia del suo Paese

Con la terza vittoria consecutiva contro una testa di serie a Madrid, Mayar Sherif è diventata la prima tennista egiziana a raggiungere i quarti in un WTA 100: storia e curiosità sulla 26enne che si allena proprio in Spagna e che al prossimo turno affronterà la n.2 del mondo Aryna Sabalenka giustiziera di Andreeva

di | 01 maggio 2023

Un diritto di Mayar Sherif (foto Getty Images)

Un diritto di Mayar Sherif (foto Getty Images)

Madrid ed Elche sono separate in linea d'aria da 350km, ma per Mayar Sherif la distanza da casa rappresenta in questo momento soltanto un numero. Nella capitale spagnola la 26enne nativa de Il Cairo, che da qualche anno però vive e si allena nella città sulla costa est della Penisola Iberica, è diventata la prima giocatrice egiziana di sempre a raggiungere i quarti di finale in un WTA 1000.

Sherif, che dopo la vittoria al terzo turno contro la n.5 del torneo Caroline Garcia aveva detto di sentirsi a casa nell'atmosfera di Madrid, ci è riuscita superando in un match dalle mille emozioni la belga Elise Mertens con il punteggio di 64 06 64. Un successo che è stato anche il terzo consecutivo contro una testa di serie del "Mutua Madrid Open" per la classe 1996 che, perché prima di battere la giocatrice di Leuven n.24 del seeding e la già citata Garcia (sua miglior vittoria in carriera per ranking dell'avversaria), aveva eliminato al secondo round la n.30 Anhelina Kalinina.   

Tra pochi giorni, il 5 maggio, Sherif compirà 27 anni ma di lei si è iniziato a parlare soltanto nel 2020 quando divenne la prima egiziana a vincere una partita in uno Slam superando il primo turno di qualificazioni al Roland Garros.   

Questo anche "a causa" della laurea in Medicina dello Sport conseguita nel 2018 alla Pepperdine University di Malibù, in California, per cui ha anche giocato il campionato universitario che la ha tenuta fuori dalle classifiche WTA fino al 2019.

Da allora, la tennista de Il Cairo ha iniziato una crescita costante e continua che l'ha portata a risultati importanti, per se stessa ma anche per il suo Paese. Nel 2021, all'Australian Open, è diventata la prima tennista egiziana a passare un turno in uno Slam: nessun tennista egiziano, uomo o donna, aveva più vinto un match in singolare negli Slam dal 1974 quando l'ex Top 10 Ismail El Shafei raggiunse gli ottavi allo US Open.  

Nell'agosto dello stesso anno, dopo aver spinto l'Egitto per la prima volta nel torneo femminile delle Olimpiadi, ha portato una giocatrice egiziana per la prima volta tra le migliori 100 WTA, quindi tra le prime 50 nel 2022 (toccando a luglio il suo attuale best ranking al n.44) e ad ottobre ha conquistato il suo primo titolo nel circuito maggiore a Parma.

 

Prima del successo in finale nel '250' emiliano contro l'allora n.7 del mondo Maria Sakkari (la sua prima vittoria contro una top-10) Sherif, che oggi siede sul 59esimo gradino del ranking, aveva vinto solo diversi tornei ITF e tre WTA 125k. Dall'inizio del suo magico 2022, la giocatrice che da quando ha 16 anni è allenata da Justo Gonzalez Martinez, ha uno score di 32 vittorie e 7 sconfitte sulla terra rossa. Adesso la attende però l'ostacolo più grande mai affrontato: la n.2 del mondo Aryna Sabalenka.    

SABALENKA FERMA LA CORSA DELLA BABY STAR ANDREEVA - La bielorussa è l'ultima avversaria da battere per raggiungere una semifinale nella Caja Magica di Madrid che avrebbe dell'incredibile. Ma, più si alza la posta in gioco, più il livello si fa alto e le giocatrici da affrontare si armano di tutti gli strumenti a loro disposizione. Ne sa qualcosa Mirra Andreeva, la neo-16enne che prima di arrivare alla sfida contro Sabalenka era diventata la giocatrice più giovane ad aver mai raggiunto gli ottavi in un WTA 1000. Il "derby" tra Russia e Bielorussia ha preso nettamente la strada di Minsk, grazie al 63 61 con cui la campionessa del torneo nel 2021 ha interrotto l'incredibile striscia di 16 vittorie consecutive di Andreeva. 

La prima sconfitta in questa stagione tra i professionisti della classe 2007 nativa di Krasnojark (n.194 WTA) è arrivata in un match tra la campionessa in carica degli Australian Open e la finalista del torneo junior, che ha ceduto alla potenza e all'esperienza di Sabalenka. La n.2 del seeding ha subìto il gioco dell'avversaria fino al quinto game quando, approfittando di un doppio fallo, ha strappato il servizio ad Andreeva. Da quel momento è stato quasi un monologo della giocatrice di Minsk, che ha vinto 9 dei successivi 11 giochi e ha chiuso con il doppio dei vincenti rispetto alla giovane russa (28). 

Aryna Sabalenka (foto Getty Images)

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