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In una giornata di straordinari, dopo il successo sulla due volte regina di Roma Svitolina, la polacca batte in due set anche la statunitense Cori Gauff in una semifinale molto “next gen” (36 anni in due). Domenica sfiderà Pliskova per il titolo
di Tiziana Tricarico | 15 maggio 2021
Tre ore e 22 minuti. Tanto ha impiegato Iga Swiatek a qualificarsi per la finale degli Internazionali BNL d’Italia al Foro Italico. Non nel senso di aver giocato un match/maratona ma perché in una giornata di straordinari ha dovuto prima superare Svitolina nei quarti e poi, dopo un po’ di riposo, ripetersi contro Gauff in semifinale. E pensare che stava per salutare Roma già negli ottavi (due match-point annullati alla ceca Krejcikova)….
In semifinale la 19enne di Varsavia, n.15 del ranking e del seeding, campionessa in carica del Roland Garros, ha battuto per 76(3) 63, in un’ora e 46 minuti di partita, la statunitense Cori Gauff, n.35 del ranking (entrambe erano le prime teen-ager in semifinale a Roma da Azarenka nel 2009).
La polacca e la 17enne di Delray Beach non si erano mai affrontate. Swiatek ha iniziato subito decisa salendo 3-1 grazie ad un break al terzo gioco: ha difeso il vantaggio fino al 4-2 ma poi ha subìto il recupero di Coco che l’ha riagganciata e superata (5-4) infilando tre giochi consecutivi. Ha deciso il tie-break dove la statunitense ha fatto il primo punto ma poi ne ha incassati sei di fila dalla polacca che ha finito per chiudere 7 a 3.
Nella seconda frazione Gauff ha pagato un minimo di frustrazione al cospetto di un’avversaria davvero solida: Swiatek le ha strappato la battuta nel quarto game e poi, in quello successivo, dopo aver annullato due chance per il contro-break, è salita 4-1. “Coco” ha accusato il colpo ed ha perso nuovamente il servizio (5-1), con uno scatto d’orgoglio ha recuperato uno dei due break (5-3) ma Swiatek ha siglato il definitivo 6-3 al primo match-point.
Iga ha chiuso con 24 vincenti a fronte di 16 errori gratuiti: per Cori ben 33 vincenti ma anche 32 gratuiti. La statunitense ha pagato la scarsa percentuale di realizzazione con la seconda di servizio ed una limitata incisività in risposta. Ma a 17 anni la semifinale romana resta un grandissimo risultato.
Roma per Iga è solo il secondo torneo sul “rosso” quest’anno: alla prima uscita, la scorsa settimana a Madrid, ha impegnato Ashleigh Barty negli ottavi prima di arrendersi.
Domenica per la polacca sarà la quarta finale in carriera: ha vinto quella del Roland Garros lo scorso anno e quella di Adelaide a febbraio mentre ha perso la prima che ha giocato, a Lugano nel 2019. Finale numero 30 in carriera invece per Pliskova, la terza consecutiva a Roma: 16 i trofei già messi in bacheca dalla 29enne di Louny, l’ultimo a Brisbane a gennaio 2020.
Tra Iga e Karolina non ci sono precedenti.
Swiatek è già sicura del best ranking: sarà almeno n.12 (ma se vincesse il torneo planerebbe dritta dritta in top ten). “Penso che le cose stiano andando abbastanza bene. In realtà non pensavo che potesse accadere così presto. Non sono troppo concentrata sul ranking perché è stato piuttosto fastidioso per me dopo il Roland Garros non poter ottenere una classifica migliore. Così ho smesso di pensarci. Mi sto solo concentrando su allenamento e tornei perché la classifica sarà l’effetto del mio lavoro”.