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Nella finale del nuovo torneo WTA 250 sul cemento messicano la spagnola ha sconfitto in due set la canadese Eugenie Bouchard. Per la 24enne di Castellon è il primo titolo in carriera nel circuito maggiore
di Tiziana Tricarico | 14 marzo 2021
Se la prima volta non si scorda mai Sara Sorribes Tormo porterà per sempre Guadalajara nel suo cuore. La spagnola si è infatti aggiudicata il titolo dell’“Abierto Zapopan 2021”, nuovo torneo WTA 250 (nelle due edizioni precedenti era un WTA125k) dotato di un montepremi di 235.238 dollari, che si è concluso nella notte italiana sul cemento del Panamerican Tennis Center di Guadalajara, in Messico.
In finale - la prima in carriera per lei nel circuito maggiore - la 20enne di Castellon, numero 71 WTA e quarta favorita del seeding, ha sconfitto per 62 75, in un’ora e 55 minuti di partita, la canadese Eugenie Bouchard, n.144 WTA e in tabellone con una wild card (che in semifinale aveva stoppato la corsa di Elisabetta Cocciaretto, n.134 WTA).
Nel primo set la spagnola - che aveva già battuto la 27enne di Montreal nell’unico precedente proprio sul cemento messicano (in due set nel primo turno di Monterrey nel 2017) - ha salvato 7 palle break su 7 ed ha strappato la battuta alla Bouchard nel terzo e nel settimo gioco (6-2).
Nella seconda frazione Sorribes Tormo è schizzata avanti 3-1, ha subito la reazione della canadese passata a condurre per 5-3 con un parziale di quattro giochi di fila, ma poi è stata lei ad aggiudicarsi gli ultimi quattro game archiviando la pratica (7-5), con un parziale di 10 punti a 1 dopo che Bouchard nel decimo gioco era arrivata a due punti dal set.
Per Sara si tratta del primo trofeo WTA vinto in carriera, lei che in precedenza nel circuito maggiore aveva giocato e perso solo due semifinali. “Dal primo punto del mio primo gioco al servizio ho cercato di rimanere attaccata perché lei stava colpendo veramente forte - ha detto Sorribes Tormo -. Ho solo provato a farle giocare tanti colpi e penso di averlo fatto bene. Sono davvero molto contenta per come ho giocato e felice di aver vinto. Sono orgogliosa per come ho gestito le emozioni: non è facile giocare la tua prima finale”.
Resta invece ferma a quota titoli uno “Genie”: la bella canadese è andata a segno a Norimberga nel 2014 ma poi ha perso le successive sei finali (Istanbul 2020, Hobart e Kuala Lumpur 2016, Wimbledon e Wuhan 2014) oltre a quella di Osaka nel 2013.