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Elina Svitolina e Karolina Pliskova sono le stelle della prima edizione del WTA Premier nella città natale di Ivan Lendl. Resta solo Linz in calendario dopo la cancellazione delle WTA Finals. Auckland sparisce dal calendario 2021
di Alessandro Mastroluca | 20 ottobre 2020
C'è l'aria del penultimo giorno di scuola, a Ostrava. Un'atmosfera sospesa, fra un presente precario e un futuro incerto. Alla Ostravar Arena si gioca la prima edizione del torneo WTA Premier organizzato nel capoluogo della Moravia-Slesia, in Repubblica Ceca.
In questo 2020 in cui si sta come d'autunno sugli alberi le foglie, a contare i contagi e i tamponi, è il penultimo torneo della stagione nel circuito WTA. Dopo si giocherà infatti solo a Linz, che ha difeso l'edizione del trentennale, spostata però al 7 novembre. E' una stagione "monca", senza tornei in Cina e senza le WTA Finals. Condizionata dalla paura che ha tenuto Johanna Konta e anche Petra Kvitova lontane da Ostrava.
It’s the end of my 2020 season and I wanted to say a big thank you to you all. It has been a difficult year for everyone and we can only hope that 2021 will be better. Even though 2020 has been tough, I have learned many new things from it and it has helped change our perspective pic.twitter.com/K5a2is5kr2
— Petra Kvitova (@Petra_Kvitova) October 16, 2020
Ci sono però due top 10 in tabellone, Karolina Pliskova ed Elina Svitolina. Entrambe godono di un bye al primo turno. L'ucraina conosce il nome della prossima avversaria. Sfiderà la greca Maria Sakkari, numero 23 del mondo, che ha battuto 6-3 6-3 Krystina Pliskova riscattando la sconfitta di Palermo. Spiccano anche due ex campionesse Slam come Victoria Azarenka, opposta al secondo turno a Barbora Krejcikova, e la wildcard Jelena Ostapenko.
Si è qualificata Cori Gauff, che affronterà al primo turno Katerina Siniakova con in palio una sfida conto la testa di serie numero 3 Aryna Sabalenka.
Nella parte bassa anche l'ex top 10 Daria Kasatkina chiamata a un esordio non scontato con la ventunenne kazaka Elena Rybakina che ha vinto 29 partite quest'anno e figura in testa nelle classifiche WTA per numero di ace (192).
Anche in un tempo sospeso, a perdere non ci sta nessuno. Chiedere per credere all'estone Anett Kontaveit, numero 22 WTA, che ha dato vita alla prima battaglia del main draw. Ha recuperato due break di svantaggio nel terzo set e salvato due match point prima di completare il 46 62 76(6) su Ekaterina Alexandrova, numero 33 del mondo.
La russa ha vinto 33 delle ultime 40 partite giocate indoor, ha messo a segno 33 vincenti e servito tre volte per il match. Ma Kontaveit ha giocato il suo tennis migliore nella parte finale del secondo e del terzo set. "Ho cercato di essere più aggressiva quando ero sotto nel punteggio. Ho giocato di adrenalina, di istinto, soprattutto nel finale del match. E' stato importante in quei momenti non regalare niente" ha detto Kontaveit dopo il match.
Ostrava offre il contesto appropriato per un finale senza Finals. La città natale di Ivan Lendl, cresciuto al 18 di via Bachmacska al terzo piano dei quattro di un palazzone grigio, è stata il cuore d'acciaio della Cecoslovacchia. L'antica capitale della Moravia, con la sua architettura industriale e gli stabilimenti siderurgici di Vítkovice, ha trasformato la rete sotterranea dei minatori in bene culturale nazionale. E aggiunto colori alle facciate dei palazzi.
Così, tra le tracce di un passato da conservare e un futuro da costruire, si avvicina alla conclusione la stagione della WTA che coincide con i 50 anni della rivoluzionaria iniziativa delle Original 9.
Ovvero le nove atlete che accettarono un contratto per un dollaro da Gladys Heldman, fondatrice della rivista Tennis, per giocare il primo torneo professionistico tutto femminile. Fu l'inizio di un vero e proprio circuito che tre anni dopo portò Billie Jean King a creare la WTA. Celebrate dall'attrice Nathalie Portman, proprietaria di un club di calcio femminile a Los Angeles, sono tra le candidate ad entrare nella Hall of Fame del tennis nel 2021.
Un anno che già si annuncia ancora incerto. L'ASB Classic di Auckland, classico evento pre-Australian Open su due settimane dedicate rispettivamente a un WTA International e a un ATP 250, salterà.
La Nuova Zelanda ha scelto misure molto drastiche per ridurre i contagi, e le politiche del primo ministro Jacinta Arden stanno dando risultati. Di fronte alla stretta, il direttore del torneo Karl Budge ha preferito rinviare tutto al 2022 nonostante la presenza di sponsor e la possibilità di giocare a porte chiuse.
Nel frattempo, gli organizzatori del torneo di Charleston, classico appuntamento di aprile sulla terra verde, hanno annunciato la volontà di rimettere in calendario il torneo saltato nel 2020. Hanno anche rilanciato con una serie di lavori per ammodernare il campo centrale per l'edizione del cinquantenario che si svolgerà nel 2022. Un notevole esercizio di ottimismo della volontà.
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