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Eventi internazionali

Berrettini, è solo l'inizio. Djokovic nell'Olimpo: 20 Slam come Roger e Rafa

Matteo Berrettini gioca una prima finale Slam di cui essere orgoglioso a Wimbledon. Ha vinto il primo set, si è arreso al numero 1 del mondo. Berrettini è un top player, e di grandi finali così potrà giocarne molte altre

di | 11 luglio 2021

E' una strada lunga e ventosa, come direbbero i Beatles, quella che porta alla gloria. Su questa strada Matteo Berrettini sale col suo passo, e con come un viandante sperduto. L'emozione lo rinforza, non lo confonde né lo sovrasta. La prima finale Slam così è già in qualche modo una vittoria, anche se il risultato dice 67 64 64 63 Djokovic. Il serbo è un campione in missione, contro gli altri due Fab 4, contro se stesso, per la gloria e per la storia. Ha eguagliato i venti Slam di Federer e Nadal, e guarda ancora avanti, a quelle sette vittorie da centrare a New York per diventare ancora più leggenda.

"Complimenti Novak" ha scritto Federer su Twitter. "Sono fiero di aver avuto l'occasione di giocare in quest'epoca speciale di grandi campioni. Ben fatto, meravigliosa prestazione".

 

Berrettini è un Top 10 consapevole del suo valore, che ha perso contro un avversario oggi superiore. Non solo e non tanto nel gioco quanto nella capacità di fare la scelta giusta nei momenti chiave. O meglio, la capacità di processare velocemente le informazioni, di leggere la situazione. In quei momenti, Djokovic gioca il colpo che gli consente di prendere meno rischi e insieme di mettere l'avversario nelle peggiori condizioni per rispondere.

A Berrettini, che ha giocato con la coscia sinistra fasciata ma non he ha fatto cenno come un alibi nel discorso durante la premiazione, è mancato un po' il servizio. Contro un avversario così, mettere in campo solo il 59% di prime diventa una zavorra ulteriori con cui confrontarsi. 

Esce comunque a testa altissima il romano, battuto da un fenomeno che non è stato ingiocabile se non in alcuni momenti della partita. Djokovic diventa il quinto nella storia a vincere i primi tre Slam di uno stesso anno dopo Jack Crawford (1933), Don Budge (1938), Lew Hoad (1956) e Rod Laver (1962 e 1969). 

"E' stata più di una battaglia" ha detto Djokovic, omaggiando Berrettini durante la cerimonia di premiazione. Il serbo è il giocatore con più settimane all'attivo da numero 1 del mondo (329), è il campione Slam con più titoli insieme a Federer e Nadal. E' a sette partite da un'impresa mai più riuscita dal 1969: completare il Grande Slam.

Diventa anche il dodicesimo tennista nella storia a trionfare al Roland Garros e a Wimbledon nello stesso anno. Nessuno ci era più riuscito dal 2010, l'anno della seconda e ultima "doppietta" di Rafa Nadal.

Djokovic lancia tutto, scarpe comprese, ai suoi tifosi. E resta in corsa anche lui per il Grande Slam 

FINISCE QUI! Djokovic batte Berrettini 67 64 64 63. Raggiunge così i 20 Slam di Federer e Nadal. Grandi applausi per Matteo, che ha giocato un'ottima partita.

Secondo match point! E Berrettini salva pure questo: che diritto in lungolinea dell'azzurro!

MATCH POINT DJOKOVIC Lo annulla Matteo! Servizio esterno, drittone nell'angolo destro, volée appena appoggiata a campo aperto

Djokovic è a un game dal titolo a Wimbledon: 5-3, servirà Berrettini

PRIMA PALLA BREAK DJOKOVIC, E PRIMO DOPPIO FALLO DEL SET DI BERRETTINI: 4-3

SHOWTIME! 3-3 Meravigliosa controsmorzata stretta di rovescio dell'azzurro (0-30). Djokovic risponde nel punto del 30-30, che infila un altro passante correndo in avanti: due deu punti più spettacolari del match. Djokovic era scivolato però e Berrettini ha giocato una smorzata non un colpo definitivo. Nole poi chiama l'applauso dei tifosi. E' bravo a mettere Matteo nell'angolo sinistro, chiude il game con 4 punti di fila

SFONDA CON IL SERVIZIO MATTEO! Rimane molto concentrato nelle decisioni, precise nelle esecuzioni: 3-2 senza break

2-2 Djokovic non ha problemi al servizio. In questo set non li ha avuti neanche Matteo però

2-1 BERRETTINI Djokovic inizia con una risposta fulminante di diritto in diagonale. Poi però Berrettini dà spettacolo col diritto. E fa alzare la nuvoletta di gesso nel punto che chiude il game: segnale inequivocabile del 15mo ace

TIENE BENE ANCHE DJOKOVIC Un paio di errori di Berrettini, purtroppo, completano il game: 1-1

INIZIA IL QUARTO SET E Berrettini prende il comando degli scambi dopo il servizio: bel segnale, 1-0

6-4 DJOKOVIC Dopo due ore e 40 minuti, Nole è a un set dal ventesimo Slam. Al secondo set point, Berrettini tira un diritto da sinistra in diagonale abbondantemente largo. 

MATTEO C'E': 5-4 Potente e intelligente il tennis di Berrettini, che rallenta col back di rovescio, e affonda con servizio e diritto. Gioca un game molto solido l'azzurro, e adesso Djokovic dovrà servire per chiudere il set

5-3 DJOKOVIC Turno di battuta 30 del numero 1 del mondo, che punta a diventare il dodicesimo giocatore a completare la doppietta Roland Garros-Wimbledon nella stessa stagione. 

RIMANE A CONTATTO BERRETTINI: 4-3 Ricordiamo che l'azzurro è già numero 3 della Race, la classifica basata sui soli risultati stagionali che determinerà anche i qualificati alle Nitto ATP Finals in programma a Torino

PECCATO, DUE PALLE BREAK SFUMANO: 4-2 Martella Berrettini di diritto contro un Djokovic elastico e capace di recuperi incredibili. Se poi Nole abbassa la velocità della seconda di servizio, allora Berrettini si apre uno spiraglio: 15-40. E dalle tribune sale il coro "Ma-tte-o Ma-tte-o!". Tomljanovic, con gli occhiali da sole sulla punta del naso, osserva il fidanzato che non trasforma la prima chance di break. Sulla seconda ha un'occasione grande, può passare di rovescio in lungolinea ma tira a mezza rete: parità. Nole fa quattro punti di fila e conferma il vantaggio

BEL GAME PER RESTARE A CONTATTO Va subito 40-0 Matteo, incassa un passante da applausi, chiude con l'ace numero 3 del set. Le telecamere inquadrano Andriy Shevchenko in tribuna con la cravatta purple and green, i colori ufficiali dell'All England Club

3-1 DJOKOVIC Si sente un "Forza Matteo!" dalle tribune. Ci sono alcuni tifosi italiani con le maglie della nazionale di calcio, c'è anche chi ha portato un simpatico striscione "Wimblettini". Djokovic tiene ai vantaggi, pur con qualche piccola pausa in mezzo a un game non lineare

BREAK DJOKOVIC, 2-1 Djokovic gioca un gran passante diagonale di rovescio, la demi-volée di Berrettini si ferma sul nastro: 30-40. Sulla palla break, Nole fa giocare a Matteo solo rovesci e alla fine l'ultimo back è a mezza rete. Andando verso la panchina, il numero 1 del mondo si porta più volte l'indice alla tempia. Questo è un break di testa. Un break pesante

In tribuna c'è anche Stan Smith, presidente della Hall of Fame che ha sede a Newport, famoso per le scarpe che portano il suo nome. Fu uno dei primi accordi di sponsorizzazione nella storia del tennis. Il merito fu di Donald Dell, primo manager nel tennis

DUE GAME A ZERO PER INIZIARE IL TERZO SET Bel segnale di Berrettini, che apre il terzo set con due ace e tiene a zero. Djokovic fa lo stesso nel suo turno di battuta, lavorando l'azzurro ai fianchi e facendolo colpire con meno sicurezza dalla parte del diritto: 1-1

LA CURIOSITA' Sono usciti entrambi dal campo. Nel secondo set hanno messo a segno 12 vincenti a testa, Berrettini ha commesso 9 gratuiti a 4. L'azzurro rispetto al primo set ha vinto meno punti in percentuale con la prima di servizio, e di più con la seconda. Però ha messo in campo il 61% di prime in campo: troppo poco

SI VA AL TERZO: 6-4 Djokovic al servizio non sbaglia in questo game. Sale ancora 40-0, e alla prima occasione forza l'azzurro all'errore di diritto. Dopo un'ora e 53 minuti, siamo un set pari. Inizia una sfida due set su tre

5-4, BERRETTINI SALVA TRE SET POINT Berrettini risale da 0-40 a 40-40: Djokovic un po' nervoso. Poi l'azzurro piazza due "mattonate" con il servizio. 5-4, Nole servirà di nuovo per il secondo set

GUIZZO DI MATTEO, 15-40: DUE PALLE BREAK! Nole scivola, Matteo passa. Djokovic salva la prima palla break, ma Berrettini trasforma la seconda. Risponde alla Djokovic, corre bene in avanti sulla palla corta del serbo, passa di diritto stretto: 5-3

TWEENER DI BERRETTINI! Tiene a zero, si prende l'ovazione del Centrale. Chiede l'applauso l'azzurro: 5-2. Djokovic servirà per il set

5-1 DJOKOVIC Nemmeno mezz'ora, e Berrettini deve già servire per non ritrovarsi al terzo. Impressionante la freddezza che Djokovic riesce a mantenere quando va sotto di un set in una finale Slam. In questo secondo parziale, non ha sbagliato una scelta

DUE ACE, SI SBLOCCA MATTEO: 4-1 Nel secondo set, entrambi hanno tentato quattro discese a rete finora e hanno fatto sempre punto

DJOKOVIC A ZERO: 4-0 19 PUNTI A 8 per il serbo nel secondo set. Il quarto game è durato un minuto e 8 secondi

ORA IL SET SI FA DURO Berrettini serve forte, ma Djokovic risponde con costanza e profondo. Il numero 1 azzurro concede una palla break, e la salva con una gran volée: quella mano può essere ferro e può essere piuma. Ma non basta. Berrettini subisce il secondo break, senza aver avuto palle game. 3-0 e servizio Djokovic

IN POCHI MINUTI, BERRETTINI PASSA DAL 40-15 ALLO 0-2 Djokovic senza problemi al servizio. Sale lui 40-15: prima al corpo, risposta a rete di diritto dell'azzurro

SECONDO SET, SUBITO BREAK DJOKOVIC: 1-0 Berrettini manca due palle game. Sulla palla break Djokovic si attacca a rete, gioca una volée non risolutiva ma molto bassa e controlla il successivo passante debole dell'azzurro. Si riparte in salita

IL TIEBREAK: 7-4 BERRETTINI!
Subito minibreak Berrettini, gran rovescio: 1-0. L'azzurro allunga 3-0.
Djokovic però tiene i suoi due punti al servizio. Berrettini torna a servire sul 3-2, Nole gli fa giocare un dritto con palla alta: lungolinea sotto il nastro, contro minibreak. Si gira sul 3-3
Berrettini però è dentro la partita. Aggredisce la seconda di Djokovic, prende campo e sfonda col diritto verso l'angolo sinistro: 5-3 Berrettini, di nuovo avanti di un minibreak
6-4, DOPPIO SET POINT MATTEO!! E CHIUDE CON L'ACE AL CENTRO!

LA STATISTICA Questo il bilancio stagionale nei tiebreak: 9-8 Djokovic, 13-5 Berrettini 

Quinto game ai vantaggi. Berrettini piazza un gran dritto dall'angolo, un jab che forza Djokovic all'errore. 61', TIEBREAK

GAME VELOCISSIMO, 6-5 DJOKOVIC Finora 30 discese a rete su 84 punti giocati. Berrettini serve con il 55% di prime in campo, vince il 73% di punti con la prima e il 38% con la seconda. Djokovic comunque sotto il 50% con la sua seconda al servizio 

AGGANCIO BERRETTINI, DA 2-5 A 5-5! C'è partita adesso. Il numero 1 del mondo finora non è affatto ingiocabile, l'azzurro negli ultimi tre game è entrato in partita. Si è sciolto

E' TESO ANCHE DJOKOVIC Il serbo ha avuto un set point nel game più lungo della partita. E' andato a servire per chiudere, ma ha subito il break

Palla break Berrettini, e Djokovic gioca un punto perfetto: prima sulla riga, dritto altrettanto sulla riga in contropiede. Ma alla seconda palla break riapre la partita: GRAN PUNTO DI MATTEO, 5-4 Berrettini recupera la demi-volée del serbo e lo passa in lungolinea

ALLA FINE, 5-3 BERRETTINI Battaglia lunghissima in questo game, con tanta tensione. Dopo 42' Djokovic serve per il primo set

Berrettini va in sofferenza ogni volta che si allunga lo scambio. Il fratello di Matteo, Jacopo, in mezzo a papà Luca e mamma Claudia (cappello scuro lui, giacca blu a fantasia lei), partecipa emotivamente alla partita. Sesta parità, game più lungo del match. Sembra molto più tranquilla Ajla Tomljanovic, la sua fidanzata. Tanti gli errori in altezza da sinistra sulle palle game, Djokovic insiste ad attaccarlo da quella parte

MATTEO SALVA UN SET POINT Smash a campo aperto alla base della rete per aprire il game: è la misura della pressione su Matteo. Però Djokovic restituisce la cortesia con uno slice di rovescio altrettanto debole (15-15). Berrettini non sta servendo male, nemmeno con la seconda, ma pare un po' rigido nello scambio. Per due volte sbaglia il diritto lungolinea da sinistra sulla palla game. Il secondo, almeno, lo sbaglia in lunghezza che vuol dire aver provato a fare il punto. Berrettini salva anche un set point con una potente prima al corpo: risposta lunga

DJOKOVIC SICURO, 5-2 La prima esterna da destra mette in difficoltà Berrettini. Un break fa la differenza finora

BERRETTINI SI FA SENTIRE, 4-2 C'è anche un elegantissimo, impeccabile Stefan Edberg, due volte campione di Wimbledon, in tribuna

CURIOSITA' Berrettini ha vinto tutte le 11 partite giocate sull'erba finora. Negli Slam, però, non ha mai battuto un top 10. L'avversario con la miglior classifica sconfitto dall'azzurro in un major è Gael Monfils, numero 13, allo US Open 2019

PRIMO ALLUNGO 4-1 DJOKOVIC Brutto errore di Berrettini, che mette larga una controsmorzata di diritto dopo essere arrivato anche bene sulla palla. Djokovic tiene il game a zero

BREAK NOLE, 3-1 Più offensivo Djokovic, già a partire dalla risposta. Berrettini salva una prima palla break con una prima vincente, si va ai vantaggi. Ne consegna però una seconda. Nole gioca profondo, il cattivo rimbalzo fa il resto. Il numero 1 del mondo si conferma un campione nel controllare gli spazi, manipolare il gioco, colpire con margine ma spedendo la palla dove per l'avversario è più difficile rispondere

CURIOSITA' Djokovic disputa la settima finale di Wimbledon, come Boris Becker, Arthur Gore e Pete Sampras. Solo Federer (12) ne ha giocate di più. Berrettini è l'ottavo giocatore in attività, il 41mo nell'era Open, ad averne giocata almeno una

CHE PECCATO! Primo regalo di Berrettini, rovescio in avanzamento sul nastro sullo 0-30. Poi quattro punti di fila di Djokovic: 2-1 senza break. Nole appare non così tranquillo

BUON INIZIO AL SERVIZIO DI MATTEO, 1-1 

Primo game dominato dalla tensione: due doppi falli di Djokovic, due risposte sotto il nastro di Berrettini

DUE DOPPI FALLI DJOKOVIC, PALLA BREAK BERRETTINI! Nole la salva con una prima precisissima al centro da sinistra, risposta in allungo larga. Dopo dieci punti, siamo 1-0 Djokovic. Inizio non devastante del serbo

Berrettini ha vinto il sorteggio e ha scelto di rispondere. Nessun abbraccio come quello di Chiellini a Jordi Alba prima dei rigori di Italia-Spagna agli Europei

15.06 - Lo stadio è pieno, silenzioso e solenne come ci si aspetterebbe. Djokovic ha vinto entrambi i precedenti, alle Nitto ATP Finals 2019 e nel recente quarto di finale al Roland Garros. Finì con l'urlo rabbioso di Djokovic di fronte a uno stadio vuoto

15.00 - Inizia il rituale, guidato dalla croata Marija Cicak, primo giudice di sedia donna scelta per una finale di singolare maschile a Wimbledon

Berrettini e Djokovic attraversano il corridoio che immette sul Centrale di Wimbledon. Nessuno dei due osserva l'albo d'oro sul muro alla sinistra della porta d'ingresso sul campo più ambito e sognato del mondo. Nessuno guarda le frasi di Kipling incise. Speciale l'applauso del pubblico al momento dell'ingresso in campo.

14.55 - Berrettini sogna di diventare il terzo italiano a vincere uno Slam dopo Nicola Pietrangeli e Adriano Panatta. Djokovic punta a diventare il terzo a raggiungere i 20 Slam all'attivo, eguagliando così il record di Roger Federer e Rafa Nadal

14.50 - Mancano dieci minuti all'inizio di una delle partite più importanti per il tennis italiano maschile degli ultimi anni. Nella sua prima finale Slam, Matteo Berrettini sfida Novak Djokovic che insegue il ventesimo major

L'emozione non ha voce. Ma fa urlare lo stesso. Di gioia o di rabbia, per passione o rimpianto. L'emozione di Matteo Berrettini è quella di tutta l'Italia del tennis, che un giorno così non l'aveva forse nemmeno sognato perché, come ha detto l'azzurro, "sembrava un sogno troppo grande". E invece ci siamo. Alle 15 passerà per quella porta che apre lo sguardo alla magia di uno stadio unico, il Centrale di Wimbledon. 

Su quella porta, i versi di Rudyard Kipling dal capolavoro "If.." ("Se..."): "If you can meet with Triumph and Disaster / And treat those two impostors just the same". Se saprai confrontarti col Trionfo e la Rovina, e trattare questi due impostori nello stesso modo, diceva Kipling, allora sarai uomo.

Chi sa affrontarli nello stesso modo e non cadere nella tentazione della superbia nel trionfo o della disperazione nella sconfitta, chi sa vivere l'emozione senza perdersi, allora diventa campione. Berrettini e Djokovic, in modi e misure diverse, con i due "impostori" si sono già confrontati. 

Il brivido della sfida si vede, si sente, si tocca. Si ascolta nei discorsi da bar, si ammira sulle prime pagine dei giornali che uniscono in un abbraccio di passione di speranza Berrettini e la nazionale di calcio di Roberto Mancini, impegnata stasera a Wembley, una ventina di chilometri dall'All England Club, nella finale degli Europei contro l'Inghilterra. Saranno poi tutti ricevuti, Berrettini e gli azzurri insieme al presidente della Federazione Italiana Tennis Angelo Binaghi, dal presidente della Repubblica Segio Mattarella al Quirinale, lunedì.

Ma il momento della storia è adesso. Manca poco. Il brivido sale, l'attesa cresce, la speranza aumenta. Il primo appuntamento con la storia è fissato: ore 15, Centrale di Wimbledon. Seguitela con noi, passo dopo passo, game dopo game, con il nostro liveblog. Uniti verso un grande sogno. 

L'impresa di Matteo in 10 scatti

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