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Zverev e Medvedev, sorrisi di vittoria: sfida lanciata ai big

Alexander Zverev ha superato anche il secondo turno a Wimbledon senza cedere un set

di | 01 luglio 2021

Il sesto Wimbledon di Alexandrer Zverev è iniziato su premesse migliori dei precedenti. Dopo il successo iniziale sull'olandese Tallon Griekspoor, ha dominato lo statunitense Tennys Sandgren 7-5, 6-2, 6-3 in un'ora e 45 minuti, forte di 13 ace e 12 punti persi al servizio in tutto il match.

 

Il tedesco ha fatto meglio a Wimbledon che nel recente torneo di Halle, dove ha perso al secondo turno.

"A questo punto della mia carriera, inizio un torneo per vincerlo. Qui non è un segreto che Novak sia il favorito - ha detto dopo la partita -, anche per la superficie perché i giovani devono imparare a giocare sull'erba. Di sicuro, non sono più soddisfatto se arrivo nei quarti o in semifinale".

Al prossimo turno sfiderà un altro statunitense. Incontrerà infatti Taylor Fritz, testa di serie numero 32 che si è operato al ginocchio destro tre settimane fa, o Steve Johnson.

 

Finora Zverev, numero 6 del mondo, ha vinto 26 delle 36 partite giocate nel circuito maggiore. In stagione ha conquistato anche due titoli ad Acapulco e Madrid. Quarto nella Race to Turin, la classifica che considera i risultati stagionali e qualifica per le Nitto ATP Finals di Torino, negli Slam arrivava dalla semifinale del Roland Garros.

A spasso per l’All England Club

“Tornerò a casa, non c'è niente di positivo in una partita così” ha dopo la sconfitta contro Stefanos Tsitsipas.

 

Il suo mood è decisamente cambiato. Lo dimostra la sicurezza, la facilità negli spostamenti e nella gestione dei turni di battuta in questi primi due turni.

In poco più di un'ora e mezza, Daniil Medvedev si è assicurato un posto al terzo turno di Wimbledon. Il 6-4 6-1 6-2 su Carlos Alcaraz, grande speranza di Spagna e numero 75 del mondo, non è stato così a senso unico come il punteggio potrebbe far presagire almeno stando alle parole del russo.

"Carlos è un giocatore straordinario, mi ha sorpreso nel primo set. L'erba non è la sua superficie, ma ha dato tutto. Nel secondo e nel terzo il gap è aumentato, ma credo che arriverà in Top 10 presto o tardi".

Considerato l'erede di Rafa Nadal, ha mostrato un tennis potente e anche una certa sicurezza nel gioco di volo. Ma rifiuta i paragoni, per la gioia del coach Juan Carlos Ferrero, ex numero 1 del mondo ed esempio dei risultati che si possono ottenere attraverso convinzione in se stessi, lavoro duro e dedizione. 

Alcaraz si sente semplicemente Carlos. Ma tanto basta. A maggio è diventato il secondo giocatore più giovane dopo Rafa Nadal ad entrare in Top 100. E ha sognato di essere il più precoce a spingersi al terzo turno a Wimbledon dai tempi di Andy Murray e Novak Djokovic nel 2005. 

Medvedev, possibile nuovo numero 1 del mondo a fine torneo se dovesse vincere il titolo o raggiungere la finale ma non contro Djokovic, non era d'accordo.

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La giornata ha visto anche l'eliminazione malinconica di Gael Monfils, battuto 6-3 6-4 4-6 7-6(5) dallo spagnolo Pedro Martinez , numero 107 ATP con appena due tornei sull'erba alle spalle nel circuito maggiore. Il francese ha mostrato ancora una volta la mancanza di fiducia e di lucidità che ha caratterizzato tutto il suo percorso dal 2020. Dopo il lockdown, infatti, ha vinto appena tre partite compreso il successo al primo turno, in cinque set, sull'australiano Christopher O'Connell. 

Fuori anche Kei Nishikori, che si è arreso 7-5 6-4 5-7 6-3 all'australiano Jordan Thompson. "Non avevo ritmo e ho risposto davvero molto male, sono queste le chiavi della sconfitta" ha ammesso il giapponese che tornerà in patria per prepararsi al torneo olimpico di Tokyo.

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