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I piani degli organizzatori a due mesi dal ritorno dello Slam su erba cancellato lo scorso anno: “Per biglietti e spettatori attendiamo le decisioni del governo”. Dal prossimo anno niente più giorno di riposo la domenica di mezzo: “Daremo il via a una nuova tradizione”
di Gianluca Strocchi | 27 aprile 2021
Il “Tempio” è pronto a riaprire le sue porte, ai campioni della racchetta ma anche ai tifosi (per almeno un quarto della capienza sugli spalti), dopo la cancellazione del 2020 a causa della pandemia. E oltre all’intenso lavoro di preparazione per l’edizione in programma dal 28 giugno all’11 luglio, Wimbledon ha già pronte significative novità per il 2022, quando si celebrerà il centenario del Centre Court.
Lo hanno annunciato gli organizzatori dello Slam londinese – l’unico ad essere saltato lo scorso anno, quando l'All England Lawn Tennis Club ha ricevuto 180 milioni di sterline dall'assicurazione che aveva stipulato per questa eventualità - nel corso di una conferenza stampa in cui è stato fatto il punto della situazione a due mesi dall’atteso evento.
“Vorrei evidenziare quanto siamo entusiasti che Wimbledon tornerà quest'estate, con i migliori tennisti del mondo che competono sui nostri campi in erba, davanti ai nostri appassionati spettatori – ha sottolineato Ian Hewitt, presidente delI’All England Tennis Club - Anche se sarà necessariamente diverso da Wimbledon come lo conosciamo, siamo pieni di entusiasmo e impegnati nel nostro ritorno dopo la cancellazione dello scorso anno. Abbiamo in programma di offrire i migliori Championships possibili in conformità con la sicurezza pubblica”.
In effetti restano da definire alcuni aspetti per l’edizione 2021, legati in particolare alle decisioni del governo britannico per quel che riguarda il ritorno dei tifosi negli stadi. Molto dipende dunque dalla tabella di marcia che le autorità inglesi adotteranno per allentare le misure anti-covid, considerando che le limitazioni ai contatti sociali non saranno rimosse prima del 21 giugno, annunciato come il 'Freedom Day'.
In ogni caso i responsabili dello Slam londinese hanno confermato che si aspettano di avere pubblico per almeno il 25% della capienza per il torneo di quest'anno, una percentuale che potrebbe anche alzarsi in base alle future indicazioni governative
"Vorremmo ringraziare tutti coloro con cui continuiamo a lavorare, nel governo, sanità pubblica e in altri organismi sportivi per il loro sostegno per rendere questo una realtà e riportare gli eventi sportivi nel modo che tutti riconosciamo - ha commentato l'amministratore delegato Sally Bolton - La nostra priorità è e sarà sempre fare questo in sicurezza, con il supporto e la fiducia di tutti i nostri stakeholder. Attualmente stiamo lavorando a una presenza degli spettatori di circa il 25%, sulla base delle attuali linee guida dell'Autorità per la sicurezza degli stadi, ma rimarremo flessibili in attesa dell'esito del programma di ricerca sugli eventi del governo e di avere chiarezza sulla probabilità che le restrizioni si allentino dopo il 21 giugno.
Speriamo sia la capacità minima su cui possiamo basarci: è nostra assoluta volontà consentire al maggior numero possibile di persone di partecipare in sicurezza ai Championships quest'anno. Al centro dei nostri pensieri c'è ritrovare quell'atmosfera per cui Wimbledon è nota e preservare economicamente il torneo, compreso il surplus che consegniamo a beneficio del tennis britannico".
Il riferimento è all'eccedenza annuale versata all'LTA – la federazione tennis britannica – che, sebbene diminuita come previsto nel 2020, è rimasta comunque di 35,9 milioni di sterline.
Sulla base di tali considerazioni una decisione sulla ripartizione dei biglietti sarà quindi presa "il più tardi possibile", con prezzi che comunque rimarranno ai livelli del 2020. L'incertezza sulle presenze di spettatori significa anche che gli organizzatori non decideranno sugli importi del montepremi fino a giugno.
I piani per la “Henman Hill”, dove i fan senza biglietti per i campi possono sedersi sull'erba per guardare le partite su un grande schermo fuori dal Court 1, sono al momento in fase di elaborazione, ma Bolton ha detto che potrebbe essere possibile aprirla anche con il distanziamento sociale ancora in atto.
Tra le altre modifiche al torneo di quest'anno c'è il fatto che i giocatori non potranno affittare alloggi privati e dovranno soggiornare in un hotel. La regola si applica anche ai tennisti britannici che vivono nelle vicinanze, incluso Andy Murray. "L'ambiente a rischio ridotto che abbiamo creato per i giocatori è un requisito del governo per portare gli atleti senza che vadano in quarantena all'ingresso nel Regno Unito - ha spiegato Bolton - Speriamo di ripristinare gli alloggi per i giocatori il prossimo anno, ma non è possibile quest'anno".
A differenza di alcuni recenti tornei del Grande Slam in cui ci si è avvalsi delle chiamate elettroniche, quest'anno ci saranno ancora i giudici di linea a Wimbledon, ma per la prima volta verrà utilizzato il cronometro per garantire che non passino più di 25 secondi fra un punto e l’altro. Tutte le gare si svolgeranno come di consueto, ad eccezione degli eventi su invito delle leggende.
Le novità tuttavia sono dietro l’angolo, visto che dal 2022 a Wimbledon non ci sarà più il “Middle Sunday”, tradizionale giorno di riposo: si giocherà anche la domenica della prima settimana, in precedenza intoccabile, uniformandosi a quel che accade negli altri tre Major, e i match dei tabelloni principali saranno dunque distribuiti nell’arco di 14 giorni.
I Championships nella loro storia solo quattro volte hanno saltato il giorno di riposo domenicale (1991, 1997, 2004 e 2016) a causa di lunghe giornate piovose londinesi nella prima settimana. Una scelta controcorrente rispetto a chi spingeva per avere i cancelli aperti anche la domenica, giorno libero per tantissime persone.
Ma non sarà più così dal 2022, anno del centenario del Centre Court, rinunciando in questo modo anche al tradizionale "Manic Monday" con le partite del quarto turno divise fra la domenica e il lunedì.
In precedenza, la domenica di mezzo era stata mantenuta libera nel programma per consentire ai campi in erba il tempo sufficiente per recuperare.
"Grazie al miglioramento della tecnologia e della manutenzione dell'erba e ad altre misure, siamo sicuri di essere in grado di occuparci dei campi, in particolare del Centre Court, senza un'intera giornata di riposo - ha spiegato Ian Hewitt - Questo ci offre l'opportunità, in un momento importante, di migliorare l'accessibilità, la portata e la base di appassionati di Wimbledon e del tennis, sia nel Regno Unito che a livello globale. Garantirà inoltre una maggiore resilienza ed equità del programma del torneo per i partecipanti e ci consentirà di creare un diverso tipo di atmosfera nella domenica di mezzo, con una forte attenzione alla comunità locale in particolare".
"Nel corso del tempo Wimbledon si è continuamente evoluta per soddisfare le mutevoli richieste e comportamenti dei nostri fan: il tema del cambiare sempre o rimanere sempre gli stessi è qualcosa di cui parliamo spesso. Vogliamo che sempre più questo meraviglioso evento sia disponibile per più persone in tutto il mondo per condividere la gioia dei Championships. Includere la domenica di mezzo in modo permanente nel nostro programma di incontri ci consentirà di fare proprio questo – ha concluso l’ad di AELTC, Sally Bolton - e di dare vita a una nuova tradizione di cui speriamo di poter diventare immensamente orgogliosi".
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