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La storia del diciottenne Arthur Fils che affronterà Jannik Sinner per un posto in finale all'Open Sud de France a Montpellier. La sfida sarà trasmessa in diretta su SuperTennis e SuperTenniX alle 15
di Alessandro Mastroluca | 11 febbraio 2023
"I miei genitori mi hanno insegnato a non aver paura di nessuno. Non mi metto alcun limite". E' con questa ambizione che Arthur Fils, numero 163 del mondo, si prepara alla semifinale contro Jannik Sinner a Montpellier. E intanto si gode una notevole scalata in classifica: comunque vada, la settimana prossima sarà almeno numero 117 del mondo. Scopriamo allora le cinque curiosità sul giovane francese.
Alla Sud de France Arena, Fils è diventato il più giovane semifinalista francese nel circuito ATP dai tempi di Richard Gasquet a Metz nel 2004.
Fils è esploso nel 2020 quando a sorpresa ha trionfato all'Orange Bowl, uno dei tornei junior più prestigiosi del mondo dopo gli Slam. A Plantation, dove si svolge il torneo, ha salvato un match-point al primo turno allo statunitense Michael Zheng e piegato in finale in tre set Peter Fajta, ungherese, numero uno del tabellone.
Nel 2021, a 16 anni, ha ottenuto il suo primo punto ATP a gennaio. Poi al Roland Garros di quell'anno ha sconfitto l'ex Top 20 Bernard Tomic al debutto nelle qualificazioni di uno Slam. Nel tabellone junior è arrivato in finale in singolare e ha trionfato in doppio, in coppia con Mpetshi Perricard.
Nel 2022 ha debuttato nel tabellone principale di un torneo ATP, al Masters 1000 di Parigi-Bercy. Allora ha superato le qualificazioni battendo Fabio Fognini al turno decisivo, salvo poi perdere proprio contro il ligure, ripescato come lucky loser, all'esordio nel main draw.
Quest'anno la sua ascesa è proseguita con la prima vittoria in un Challenger, a Oeiras-2 in Portogallo.
Negli ultimi quattro anni, Fils ha lavorato con Jerome Potier al CNE, il Centro Nazionale di Allenamento della Federtennis francese (FFT). Da questa stagione il suo nuovo allenatore è Laurent Raymond, ex coach del mancino Corentin Moutet. "La collaborazione sta andando molto bene, mi aiuta molto sul piano tattico e mentale".
Da questo punto di vista, Fils in passato tendeva ad auto-distruggersi, spiegava all'Equipe il suo ex coach Potier. Le emozioni negative lo condizionavano eccessivamente nel rendimento in campo. Ma qualcosa è cambiato, anche grazie alla collaborazione con Francisca Dauzet, ex mental coach di Daniil Medvedev che ora dirige il polo mentale e psicologico creato nel 2022 dalla FFT.
"Ho lavorato con lei dall'inizio dell'anno e sta andando molto bene, mi sta aiutando a gestire i momenti importanti durante le partite, a respirare, a mantenere le idee chiare e a restare concentrato" ha spiegato Fils.
Nel 2023, Fils ha vinto 12 delle 13 partite giocate. E' fisicamente già strutturato e pienamente consapevole tanto delle sue qualità, quanto delle sue potenzialità. "Posso fare progressi in ogni aspetto. Posso servire meglio, rispondere meglio, essere più solido, ho ancora molto lavoro da fare" ha detto.
Dal punto di vista atletico, ha aggiunto, "mi piace correre, muovermi velocemente in campo. Ma sento che questa è una mia qualità naturale".
Fils è il primo giocatore nato dopo Carlos Alcaraz, che a maggio compirà vent'anni, a spingersi così avanti nel circuito maggiore. Lo spagnolo, campione allo US Open e più giovane a chiudere la stagione da numero 1 da quando è stato introdotto il ranking ATP computerizzato nel 1973, è una fonte di ispirazione. "Quando vedi che ottiene certi risultati, pensi che anche tu puoi fare lo stesso" ha detto.
Il suo idolo, però, è un altro. "Adoravo Roger Federer, anche se crescendo ho apprezzato sempre di più il modo di giocare e di lottare di Nadal" ha spiegato Fils.
Appassionato di tutti gli sport, il teenager francese ha svelato anche una sua particolare ammirazione di Lewis Hamilton, insieme a Michael Schumacher il pilota più titolato nella storia della Formula 1 (sette volte campione del mondo). "Mi piace il suo modo di intendere la moda - ha spiegato Fils -, cerco di vestirmi come lui".