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Berrettini, tracce di Hammer ma passa McDonald: Miami ancora nemica

Matteo Berrettini sconfitto all'esordio a Miami contro Mackenzie McDonald in due tie-break. Incoraggianti i segnali sul rendimento al servizio e con il diritto

di | 25 marzo 2023

A Miami si rivede il Berrettini versione "Hammer". Sono ancora tracce disseminate qua e là in una partita di promesse non mantenute, di allunghi e di illusioni svanite. L'azzurro, numero 23 del mondo, cede all'esordio al Miami Open 76(8) 76(5) contro lo statunitense Mackenzie McDonald, n.55 ATP. Il 26enne romano, che aveva vinto entrambe le sfide precedenti, ha comunque mostrato per lunghi tratti un tennis all'altezza delle sue ambizioni, in evidente progresso rispetto alla sua stessa delusione mostrata la scorsa settimana al Challenger di Phoenix, dove non è andato oltre i quarti.

È questione di condizione ma soprattutto di convinzione, che difetta e tradisce proprio quando Berrettini era solito fare la differenza. Dal Queen's 2022 in poi ha vinto dieci tie-break su 25. Un cambiamento evidente, e non migliorativo, rispetto al bilancio dell'anno precedente all'ATP 500 londonese in cui aveva vinto due terzi dei tie-break giocati. Perché quando il gioco si fa duro, non puoi permetterti ripensamenti o condizionamenti dovuti ai cattivi pensieri.

Primo italiano di sempre in finale a Wimbledon, Berrettini ha iniziato il 2023 la stagione perdendo all'esordio all'Australian Open contro Andy Murray dopo aver perso i primi due set ed essere arrivato a un punto dalla vittoria.

Rientrato dopo un mese, ha raggiunto i quarti ad Acapulco ma si è ritirato contro Holger Rune per un problema al polpaccio. A Indian Wells, si è fermato subito contro Taro Daniel, che a Miami ha dominato Alexander Zverev. La scorsa settimana, poi, ha provato a riprendere fluidità di gioco e ritmo partita al Challenger 175 di Phoenix, stessa categoria dei tornei che si disputeranno a Cagliari e Torino durante la seconda settimana dei Masters 1000 di Madrid e Roma. Gli effetti si sono visti più nella sfida di Miami che durante il torneo. 

Ma alla fine a gioire è stato McDonald, che arrivava dall'eliminazione al secondo turno a Indian Wells. Ma nel 2023 ha battuto all'Australian Open un infortunato Rafa Nadal, che da allora non ha più giocato, e ha centrato la semifinale a Delray Beach. 

Matteo Berrettini con i suoi fan (foto Twitter Indian Wells)

Berrettini, la grande illusione: a Miami passa McDonald

Nel primo set si rivede un Berrettini convincente con servizio e diritto. L'unico turno di battuta complesso è l'ultimo, risolto ai vantaggi dopo 10 punti giocati. All'inizio del tie-break, l'azzurro ha vinto due punti in più (33 a 35). Il primo mini-break, maturato con una gran risposta di diritto in allungo per il 4-2, non è risolutivo. McDonald disegna un geometrico pallonetto (4-3) e lancia la rimonta. Risale fino al 6-4, Berrettini cancella due set point (bello il secondo passante di diritto lungolinea che lo statunitense non contrasta), McDonald a sua volta ne salva uno (servizio e diritto in contropiede) poi alla quarta occasione chiude 10-8. Sull'ultimo punto è il diritto, affossato a metà rete, a tradire Berrettini.

Anche nel secondo set l’azzurro fatica ad avere continuità. Si intravedono con maggiore frequenza sprazzi del miglior “Hammer”, soprannome che si è guadagnato per la potenza dei colpi. E già nel primo turno di risposta si ripropone uno scenario da vorrei ma ancora non riesco, di fatto tema dominante della sua partita. Matteo sale infatti 0-30, ma non riesce a completare il break. Nel game successivo, il terzo, rischia invece di subirlo ma si salva da 15-40 con la sua arma migliore, la prima di servizio.

Il pubblico si scalda, canta, lo sospinge. Lo trascina a togliersi la polvere dalle spalle. E Matteo risponde. Attacca, ci prova con orgoglio, con tutto quello che ha. Prova, rischia, come dimostrano gli oltre trenta gratuiti. Arriva per due volte a un punto dal conquistare il secondo set, in risposta, ma McDonald prima piazza l’ace poi riesce ad attaccarlo sul rovescio. Resta in corsa in un game complesso e allunga anche il secondo set al tie-break.

Il primo scatto è ancora di Berrettini, che va 3-1 e servizio. La differenza di fiducia è scritta tutta nei due punti successivi. L’azzurro restituisce il mini-break con una smorzata a campo aperto che non arriva nemmeno al nastro. McDonald firma il 3-3 con una volée bassa in allungo a neutralizzare il passante di diritto lungolinea dell’azzurro. Ma Berrettini non demorde, ne gioca un altro, simile ma da più vicino che gli vale il 5-4: esulta il pubblico, esulta Vincenzo Santopadre insieme a Umberto Rianna nel suo angolo. Però, non vincerà più un punto.

 

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