-
Eventi internazionali

Marrakech, finale a sorpresa: Carballes Baena-Muller

Carballes Baena vince la decima partita in carriera a Marrakech e raggiunge la seconda finale in carriera. Affronterà Muller che entrerà in Top 100. Finale su SuperTennis e SuperTenniX

08 aprile 2023

Roberto Carballes Baena esulta (Getty Images)

Roberto Carballes Baena esulta (Getty Images)

C'è un feeling speciale tra Roberto Carballes Baena e Marrakech. Semifinalista nel 2014, arrivato ai quarti l'anno scorso, il trentenne spagnolo ha raggiunto al "Grand Prix Hassan II" (terra rossa, montepremi 630.705 euro) la seconda finale ATP in carriera. E punta al secondo titolo dopo il successo a Quito, in Ecuador, nel 2018.

"Non so perché, ma ogni volta che vengo qui gioco il mio tennis migliore" ha detto Carballes Baena che in semifinale ha superato 26 64 62 Daniel Evans, numero 32 del mondo, e completato il primo successo su un Top 35 del 2023.

Numero 82 ATP, lo spagnolo ha vinto in Marocco anche il suo primo Challenger in carriera. A Marrakech ha ritrovato sorriso e spirito battagliero, ha eliminato al primo turno la testa di serie numero 5 Cressy e ai quarti la numero 4, Tallon Griekspoor, prima di fermare la corsa del britannico Evans, numero 2 del tabellone.

In finale non giocherà contro una testa di serie, ma contro la rivelazione francese Alexandre Muller, 26 anni, numero 126 del mondo che aveva battuto nei quarti Lorenzo Musetti. In semifinale Muller ha battuto Pavel Kotov, 114, 76(3) 75. Ora punta a diventare il primo giocatore fuori dai Top 100 a vincere un titolo ATP nel 2023, e il terzo a centrare il primo trofeo in carriera quest'anno dopo Griekspoor (Pune) e Yibing Wu (Dallas).

Muller, capace di raggiungere quest'anno la finale al Challenger di Waco e i quarti nell'unico altro torneo ATP disputato finora nel 2023 (a Doha), nei Top 100 ci arriverà da lunedì. "E' solo una tappa, anche se in Francia se ne parla tanto. Quel che voglio è restarci, perché è questo che ti cambia la vita: vuol dire entrare direttamente nei tabelloni degli Slam, avere accesso a più tornei" ha detto dopo la vittoria su Musetti.

La terra battuta, ha aggiunto, gli è sempre piaciuta. "Ci sono state stagioni in cui ho giocato solo su questa superficie - ha detto, come riporta L'Equipe -. Mi dicevo che il duro, soprattutto indoor, non faceva per me. Ma quest'anno mi sono trovato bene anche sul cemento, ho capito che posso fare male con il rovescio piatto mentre sulla terra funziona di più il mio diritto". 

Loading...

Altri articoli che potrebbero piacerti