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Djokovic, ci risiamo: senza vaccino, salta Indian Wells e Miami

Djokovic sembra destinato a saltare i Masters 1000 di Indian Wells e Miami a marzo. L'autorità USA sulla sicurezza nei trasporti ha esteso fino al 10 aprile l'obbligo di vaccinazione per i viaggiatori in arrivo dall'estero.

di | 04 gennaio 2023

Novak Djokovic è tornato in Australia un anno dopo la revoca del visto e l'espulsione, ma negli Stati Uniti ancora non può entrare. La Transportation Security Administration, l'agenzia governativa che ha l'autorità in materia di sicurezza dei trasporti, ha infatti esteso fino al 10 aprile l'obbligo di vaccinazione per gli stranieri in arrivo. Se non ci saranno deroghe, questo vuol dire che Djokovic per il secondo anno consecutivo salterà i Masters 1000 di Indian Wells e Miami, che inizieranno rispettivamente il 6 e il 20 marzo.

Il serbo, che vanta il record di settimane trascorse al numero 1 del ranking ATP, ha ottenuto nuovamente il visto per entrare in Australia dopo che il nuovo ministro dell'immigrazione Andrew Giles ha cancellato il divieto di ingresso per tre anni dopo l'espulsione di un anno fa.

La decisione australiana è stata agevolata dalla cancellazione dell'obbligo di dimostrare la completa vaccinazione contro il Covid-19 per i viaggiatori stranieri.

Ma, con il virus che torna a far paura come dimostrano i controlli negli aeroporti italiani per chi arriva dalla Cina, gli Stati Uniti hanno deciso di prolungare questa prudenziale misura sanitaria.

Per ora Djokovic, che ha sempre testardamente difeso la sua scelta di non vaccinarsi, è concentrato sul torneo di Adelaide e sull'obiettivo di vincere per la decima volta l'Australian Open che gli permetterebbe di eguagliare i 22 trionfi Slam di Rafa Nadal.

I tifosi in Australia l'hanno accolto bene. Già un sondaggio del quotidiano The Sydney Morning Herald rivelava che a dicembre 2022 il 30% dei lettori era favorevole alla sua presenza nel primo major della stagione. Un anno fa, la stessa percentuale si fermava al 14%. 

Per la sua prima partita in singolare in Australia dopo due anni, Djokovic ha trovato lo stadio pieno al Memorial Drive. "E' stata una bella sorpresa, ho sentito grande supporto e grande amore" ha detto Nole dopo la partita, vinta contro il francese Constant Lestienne. "Tutto questo mi ha dato una grande motivazione e mi ha permesso di esprimermi al meglio in campo".

Le emozioni della sesta di Nole

Djokovic, che incontrerà negli ottavi un altro francese, Quentin Halys, non dimentica comunque quanto successo in Australia un anno fa. "E' una di quelle cose che ti rimangono attaccate per tutta la vita. Non avevo mai sperimentato niente di simile, e spero di non viverla mai più in futuro" ha detto il serbo, che è stato per qualche giorno confinato in un hotel utilizzato per trattenere migranti irregolari e senza documenti anche per anni.

Tuttavia, ha concluso, "è stata anche una preziosa esperienza di vita per me. Il fatto che sia tornato in Australia racconta come mi sento ogni volta che gioco qui".

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