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La russa Gracheva vive in Francia dal 2016 e ha fatto domanda per chiedere la nazionalità. Secondo più di un giornalista, potrebbe non restare l'unico caso fra gli atleti di Russia e Bielorussia
di Alessandro Mastroluca | 27 marzo 2023
La russa Varvara Gracheva potrebbe presto giocare per la Francia. Secondo quanto rivelato da beIn Sports e rilanciato dall'Equipe, la 22enne avrebbe già presentato tutta la documentazione per ottenere il passaporto francese a inizio marzo. E avrebbe anche superato il test di conoscenza della lingua.
Le conseguenze nel mondo dello sport della guerra in Ucraina non rappresentano la motivazione principale della sua decisione. Infatti Gracheva vive in Francia dal 2016 e si allena all'Élite Tennis Center di Cannes, la struttura dove a lungo ha fatto base anche Daniil Medvedev.
Numero 54 del mondo, quest'anno Gracheva ha raggiunto la finale al WTA 250 di Austin, gli ottavi a Indian Wells (battendo la numero 8 del mondo Daria) Kasatkina e a Miami, anche grazie al successo sulla numero 5 WTA, la tunisina Ons Jabeur.
La sua richiesta è adesso al vaglio del ministero dell'interno, che ha tra i suoi compiti quello di approvare o respingere le domande di naturalizzazioni. In caso di risposta positiva, bisognerà attendere la pubblicazione ufficiale del decreto.
Appare dunque praticamente impossibile che Gracheva possa essere già convocata per la Francia per il preliminare di Billie Jean King Cup contro la Gran Bretagna a Coventry, il 14 e 15 aprile. Ovvero gli stessi giorni in cui l'Italia sarà impegnata, sempre per la sfida che mette in palio un posto per la fase a gironi della manifestazione, a Bratislava contro la Slovacchia.
Già comunque osservata nelle ultime settimane dal capitano francese di Billie Jean King Cup, Julien Benneteau, Gracheva sarebbe ad oggi la numero 2 di Francia nel ranking WTA. Davanti a lei solo Caroline Garcia, la campionessa delle WTA Finals 2022, rimasta senza coach e fisioterapista. E potrebbe trovarsi a giocare per la prima volta il Roland Garros rappresentando la sua nazione d'adozione.
Poco presente sui social, si descrive come una ragazza che non ama i conflitti, che preferisce risolvere le controversie con il dialogo e le buone maniere. In campo, però, non difetta certo di spirito combattivo.
Non è detto che la sua decisione resti un caso isolato. Almeno così la pensano i giornalisti Simon Cambers e Ben Rothenberg, convinti che Gracheva possa aver indicato una strada. E che insomma non sia destinata a rimanere l'unica atleta russa a cambiare nazionalità nei prossimi mesi.
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