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Daniil il duro: “Tremavo, ma non mi sono tirato indietro”

Medvedev rigioca la super-sfida con Zverev: “Essere nervosi a volte aiuta: nel tie-break finale a entrambi tremavano le mani, ma sarebbe stato lo stesso per Federer, Nadal o Djokovic. E contro Sinner darò il 100%”. Alexander Zverev: “Non sono arrabbiato. Contro Hurkacz match decisivo”

16 novembre 2021

Daniil Medvedev

Onesto e schietto, Medvedev, secco come uno dei suoi vincenti in campo. “Se ero nervoso nel tie-break finale? Certamente, chi non lo sarebbe stato. Tremano le mani a entrambi i giocatori in situazioni come quelle in cui ci siamo trovati io e Sascha (Zverev, ndr). Ma è normale, è così per tutti: perfino a Roger, Nole e Rafa (Federer, Djokovic e Nadal, ndr) succede. E poi essere nervosi ogni tanto può essere un bene, perché ti fa ricordare che cosa ti stai giocando”.

“Certamente può anche farti brutti scherzi portandoti a sbagliare qualche colpo, ma fa parte del gioco. Su questo campo così veloce non è sempre facile gestire le emozioni. Oggi, per esempio, diverse volte ho sentito di avere la chance di chiudere la partita prima. Ma poi non riesci, l’opportunità svanisce e qualcosa dentro si muove perché poi non sai cosa può succedere. Nel momento clou non mi sono tirato indietro”. 

Specialmente contro giocatori forti come Zverev: “Stiamo parlando di un top 5, di un grande giocatore. Negli ultimi incontri ho avuto la fortuna di vincere spesso, ma questo non conta un granché quando stai giocando, puoi sempre perdere. E infatti oggi la partita è stata molto lottata, si è giocata su pochi punti decisivi e poteva girare in molti modi. Sì, ripeto, ho vinto le ultime partite contro di lui, forse ho capito qualcosa del suo tennis che mi aiuta, ma in realtà anche lui sicuramente ha capito molte cose del mio”.

Adesso, da programma, il prossimo impegno è contro Sinner: “Jannik è in grande forma in generale, nel suo percorso di crescita ha vinto un sacco di partite negli ultimi tempi. E anche in questo torneo ha un sacco di chance per qualificarsi, ha un grande futuro. Avrebbe l’età per giocare ancora tra i Next Gen e il fatto di essere qui, a casa sua per giunta, sarà un grande stimolo per lui. Ci siamo scaldati oggi insieme ma in mezzora a quei ritmi è difficile capire in che stato di forma sia in questi giorni. Di sicuro contro di lui darò il 100%”.

Senza fare calcoli: “Non sono uno che fa troppi conti, a dire il vero non so nemmeno chi e come si troverà già qualificato. In ogni caso a nessuno piace perdere, neanche a me. Per questo giocherò per vincere, anche se fossi già qualificato”. C’è sempre un buon motivo per vincere nel tennis: “In realtà potrebbe essere una partita importante per arrivare primi o secondi nel gruppo, e in ogni caso è una partita, a me non piace perdere mai”.

Nemmeno per risparmiare energie in chiave fase finale, o addirittura Coppa Davis. “Sono sicuro che giocherò in Nazionale, a patto che non dovessi incorrere in qualche tipo di infortunio nelle prossime partite qui. La volontà è quella di scendere in campo però, anche perché con il team che abbiamo credo che siamo tra le favorite per la vittoria finale”.

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E per chiudere un pensiero su Shuai Peng: “Spero che stia bene, tutti ce lo auguriamo. Purtroppo con così poche informazioni a disposizione, è difficile farsi un’opinione precisa su che cosa sia accaduto ma l’augurio è davvero che stia bene”.

Zverev: “Non sono distrutto, è tutto ancora nelle mie mani”

È uno Sascha Zverev tranquillo quello che si presenta in conferenza stampa dopo la maratona persa contro Medvedev. “Abbiamo giocato entrambi un’ottima partita, servendo molto bene - ha detto il tedesco -. La superficie è molto rapida, così come le palle e le condizioni in generale. Credo che per questo tipo di situazione, abbiamo fatto entrambi un’ottima partita. Nemmeno prima del match ero nervoso, in realtà a essere onesti non lo sono mai prima di scendere in campo”.

Anche perché qui la formula è diversa: “Mi sento bene anche adesso, è chiaro che si vuole sempre vincere e quando non ci riesci non è il massimo, però la mia opinione è che sono ancora ampimaente in corsa per andare in semifinale. Ho ancora le possibilità di fare bene e, visto il format, perfino le mie chance di vincere il torneo”. Sarà fondamentale la partita contro Hurkacz di giovedì. “Penso che se riuscirò a battere Hurkacz sarò in una buona posizione in ottica qualificazione, contro Hubi sarà il match decisivo per me e penso che sia tutto nelle mie mani”.

Da stasera entra in scena anche Sinner: “Ho scoperto solo dopo il match che Berrettini si è ritirato, mi dispiace molto per lui perché giocare un evento del genere in casa è speciale, spero che si rimetta presto e che torni qui l’anno prossimo. Anche Sinner può qualificarsi per andare in semifinale? Ok, ma io devo pensare solo a fare il mio e a battere Hurkacz”.

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