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Daniil Medvedev ha invitato i giocatori a esporsi di più sul tema della guerra in Ucraina. Una responsabilità ancora più forte per i top player. Intanto Swiatek critica Potapova che ha indossato una maglia dello Spartak Mosca, la squadra per cui fa il tifo
di Alessandro Mastroluca | 16 marzo 2023
"Mi dispiace per i giocatori ucraini e per quello che stanno passando". Daniil Medvedev, numero 1 dei russi in campo dall'anno scorso nei tornei come atleti neutrali, si espone con un messaggio distensivo dopo la qualificazione alla semifinale del BNP Paribas Open, il Masters 1000 di Indian Wells.
La questione delle conseguenze nel mondo dello sport, e in particolare del tennis, della guerra in Ucraina iniziata ormai oltre un anno fa, è tornata al centro dell'attenzione in California. L'ucraina Lesia Tsurenko, infatti, si è ritirata prima di scendere in campo contro la bielorussa Aryna Sabalenka. Si è detta "scioccata" dalle parole del CEO della WTA, Steve Simon. "Mi ha detto che è contrario alla guerra, ma che se atleti russi o bielorussi lo fanno è solo una loro opinione, e che la loro opinione non dovrebbe influenzarmi - ha spiegato, secondo quanto riporta BTU -. Allo stesso tempo, mi ha detto che se la stessa cosa fosse accaduta a lui, lo avrebbe fatto sentire malissimo".
Le parole e i comportamenti hanno un peso, toccano la sensibilità delle persone. E soprattutto in uno scenario come questo, anche gli elementi simbolici pur in uno sport che dovrebbe unire rischiano invece di riaccendere le divisioni fra gli atleti delle nazioni in guerra.
Medvedev ne è pienamente consapevole. "Per quanto riguarda i top player, noi abbiamo una responsabilità - ha detto Medvedev, parlando dell'importanza di far sentire la propria voce -. Naturalmente dipende da come ogni singola persona lo farà, da come gestirà la cosa. Per me, vale sempre lo stesso: sono per la pace in ogni angolo del mondo".
18-0(!!!) ??
— ATP Tour (@atptour) March 16, 2023
???????? ?????????? ???????????????????? (??) @DaniilMedwed sets up a last four showdown with Tiafoe, navigating past Davidovich Fokina 6-3, 7-5! @BNPPARIBASOPEN | #TennisParadise pic.twitter.com/RjvRMkBdLJ
Le parole di Tsurenko e Medvedev non sono gli unici specchi del conflitto in Ucraina durante il torneo di Indian Wells. Mentre si parla con sempre maggiore insistenza della riapertura ai russi e ai bielorussi, come atleti neutrali, di Wimbledon e dei tornei in Gran Bretagna, nel deserto della California Anastasia Potapova si è presentata in campo per il terzo turno contro Jessica Pegula indossando una maglia dello Spartak Mosca. Il gesto in qualunque altro momento sarebbe passato inosservato, o al massimo sottolineato con la simpatia rivolta a Viktoria Azarenka che ha indossato la maglia di Kylian Mbappé del Paris Saint-Germain, la squadra per cui fa il tifo.
Ma tredici mesi dopo l'invasione dell'Ucraina, dopo l'inizio di quella che Putin chiama "operazione militare speciale", anche un gesto semplice smette di apparire neutrale. La WTA, riporta il quotidiano britannico The Independent, "ha ammonito formalmente la ventunenne Potapova, che ha detto di fare il tifo per lo Spartak Mosca da quando ha tredici anni".
Meanwhile, Russia's Anastasia Potapova took the court v Pegula wearing a Spartak Moscow T-shirt, which she immediately removed as Pegula was walking in.
— Stephanie Myles (@OpenCourt) March 13, 2023
(Spartak has suffered some serious repercussions because of the war). pic.twitter.com/uLDA93xwSl
Potapova non ha visto, per questo, alcuna provocazione. Ma la numero 1 del mondo Iga Swiatek si è detta sorpresa.
"Penso che Anastasia non avrebbe dovuto mostrare la sua visione, anche se è tifosa della squadra, in questo modo e di questi tempi - ha detto -. Ho parlato con la WTA, e ho capito che dovrebbero esserci meno situazioni simili perché spiegheranno alle giocatrici che non puoi promuovere squadre russe. E questo mi ha un po' rassicurato".
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