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Eventi internazionali

Musetti riparte dalla terra rossa: sfida di resilienza con Cachin (live tv)

Lorenzo Musetti per la prima volta gioca l'Argentina Open a Buenos Aires. Sfida l'argentino Cachin che ha raccontato i dubbi, i periodi bui della sua carriera prima dell'esplosione del 2022. Torneo in diretta su SuperTennis e SuperTenniX

di | 16 febbraio 2023

Lorenzo Musetti riparte dalla terra rossa. Dopo l'uscita all'esordio all'Australian Open contro il sudafricano Lloyd Harris, il carrarino ha scelto il Sudamerica. Gioca infatti per la prima volta l'Argentina Open, ATP 250 a Buenos Aires, trasmesso in diretta su SuperTennis e SuperTenniX. "Sono nato sulla terra rossa, adattarmi mi riesce più facile - ha detto al Messaggero -. Rispetto al veloce gli spostamenti e la lunghezza dei punti cambiano. Ma devo sempre cercare di essere offensivo".

Continuare a cercare di più il diritto, anche da sinistra, come già sta facendo dalla fine della scorsa stagione, può diventare la chiave per alimentare ancora l'ascesa di Musetti, il più giovane Top 100 italiano nel ranking ATP.

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QUALIFICAZIONI

ORDINE DI GIOCO

Il cammino di Musetti all'Argentina Open inizia, direttamente al secondo turno in quanto beneficiario di un bye come tutte le prime quattro teste di serie, contro  l'argentino Pedro Cachín (n.68 ATP). Il match in programma sul campo centrale, intitolato a Guillermo Vilas, è in programma alle 22.30 ora italiana e sarà trasmesso in diretta da Supertennis.

Cachin, ventisettenne di Bell Ville, provincia di Cordoba, al primo turno ha battuto il brasiliano Thiago Monteiro (78 ATP) 76 (2) 64. Il 2022 rimane il suo anno migliore. Nel corso della scorsa stagione, infatti, è entrato per la prima volta in Top 150, poi in Top 100 fino a raggiungere il best ranking di numero 54. Merito del terzo turno allo US Open e dei quattro titoli Challenger conquistati a Madrid, Praga-2, Todi e Santo Domingo. Eppure aveva iniziato l'anno da numero 245. 

"Per riuscirci, quel che fa la differenza è la perseveranza, come il lavoro quotidiano e la passione con cui scendi in campo" ha scritto per Behind the Racquet, il sito creato dal tennista statunitense Noah Rubin che raccoglie storie di giocatori non sotto i riflettori ma con qualcosa da raccontare.

"Per molti anni, ho lavorato tanto ma senza raggiungere il livello a cui pensavo potessi arrivare. Quegli anni mi hanno aiutato a diventare la persona che sono - ha aggiunto".

Come Musetti, anche Cachin ha scelto presto di lasciare la famiglia e di andare a vivere da solo. Nel suo caso, però, ha messo un oceano in mezzo. E' andato infatti a vivere e ad allenarsi in Europa. "Non avevo capito quanto grande fosse il cambiamento che stavo per fare - ha ammesso -. Mi ci è voluto molto tempo per abituarmi a tutte le differenze. Nei primi due anni, ricordo molte notti solitarie, e la solitudine è la sensazione peggiore che puoi provare. Molte volte mi sono chiesto se ne valesse la pena".

La perseveranza faceva la differenza già allora, e l'ha fatta ancor di più nel 2016 quando si è fratturato una vertebra. "Non sapevo cosa mi sarebbe successo - ha spiegato -, e questa sensazione è tornata nel 2019 dopo un grave infortunio alla caviglia. Fortunatamente ho imparato da questi momenti duri e da questi infortuni".

Ha imparato a risolvere velocemente problemi in campo nei momenti di massima pressione, ma soprattutto a credere in se stesso. "Per tanto tempo, ho temuto di non essere 'bravo' a tennis - ha confessato -. Chi mi era vicino pensava che sarei esploso presto, che a 21 o 22 anni avrei ottenuto grandi risultati. Ma non sono arrivati e la paura cresceva. Fortunatamente sono cresciuto in un famiglia di lavoratori, che ogni giorno si impegnavano per essere più professionali nel loro campo. E è quello che faccio. Le paure ci sono ancora, ma cerco di conviverci e di imparare".

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