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Eventi internazionali

US Open Story, stasera alle 21.30 la finale 2019 Nadal-Medvedev: 3 motivi per vederla

Per il ciclo US Open Story stasera va in onda alle 21.30 la finale del 2019 vinta da Rafa Nadal su Daniil Medvedev. Ecco tre motivi per seguirla:

di | 10 giugno 2023

Dopo oltre trent'anni, lo US Open sarà trasmesso in chiaro. Per la prima volta sarà SuperTennis a offrire a tutti gli appassionati, gratis, l'ultimo Slam della stagione. 

Per avvicinarci al meglio alla grande esclusiva del 2023 su SuperTennis, durante il Roland Garros e Wimbledon trasmetteremo alcuni grandi match della storia dello US Open. Stasera alle 21.30 rivivremo la finale 2019 vinta da Rafa Nadal su Daniil Medvedev. Ecco tre motivi per tornare ad apprezzare una partita memorabile: 

1 - Per il significato della finale

Cinque è il numero magico di Rafa Nadal. Lo spagnolo è diventato, grazie a quel successo, il primo a conquistare cinque titoli dello Slam dopo i trent'anni. L'ha fatto alla quinta finale allo US Open, completando la quinta stagione con più di un major all'attivo. E per la quinta volta è stato costretto al quinto set in finale Slam.

Medvedev, il più giovane finalista allo Us Open dopo Novak Djokovic (23 anni) nel 2010 e primo russo a giocarsi il titolo in un major dopo Marat Safin all'Australian Open del 2005, ha accarezzato il sogno di diventare il primo nato negli anni Novanta a vincere uno Slam. 

Il successo a New York è il diciannovesimo in uno Slam per Rafa Nadal, che allora inseguiva Roger Federer in testa alla classifica dei più titolati nei major con 20 trofei. 

Nadal vs Medvedev, finale Us Open 2019

2 - Per la strategia di Nadal e Medvedev

Prima della finale, nel corso del torneo, Rafa Nadal e Daniil Medvedev avevano fatto ricorso al serve and volley solo dieci volte in totale, cinque a testa. Ma nei cinque set della finale, ricordava Craig O'Shannessy sul sito dell'ATP, lo hanno fatto 49 volte.

Nadal, scriveva il coach e match analyst, consulente della Federazione Italiana Tennis e Padel, "era costantemente sotto attacco da fondo campo: ha vinto solo il 47% degli scambi da dietro (96/204). Mai nel corso delle due settimane a New York Nadal aveva vinto meno del 50% dei punti in questo tipo di scambi. Il dato dei 49 serve and volley tentati da due dei più forti giocatori da fondo campo del circuito, che ne hanno ricavato nel complesso il 61% di punti (30/49), è uno degli elementi chiave della finale. Ci dice che se non riesci ad ottenere un vantaggio da dietro, puoi sempre provare a venire avanti".

3 - Per apprezzare un po' di più Fabio Fognini

Medvedev ha perso i primi due set, è riuscito solo ad allungare al quinto set e a iniziarlo con un break di vantaggio. Ma non a completare la prima rimonta da sotto di due set in una finale dello US Open dal 1949, quando Pancho Gonzales superò Ted Schroeder quando si chiamavano ancora U.S. Nationals.

Vedere, o rivedere, la finale del 2019 così piena di colpi di scena ci permette di ammirare ancora una volta lo spirito competitivo di Nadal, e l'intelligenza tattica di Medvedev che in quella magica estate del 2019 si stava manifestando per la prima volta nei grandi tornei. Ma permette anche di mettere nella giusta prospettiva l'impresa di Fabio Fognini allo US Open del 2015. In quel momento, era quella l'unica sconfitta di Nadal nelle 210 partite Slam giocate in cui aveva vinto i primi due set.


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