Chiudi
Holger Rune e Botic Van de Zandschulp si ritrovano come nel 2022 in finale a Monaco di Baviera. La sfida sarà trasmessa in diretta su SuperTenniX
di Alessandro Mastroluca | 22 aprile 2023
Un anno dopo Holger Rune, numero 7 del mondo, e Botic Van de Zandschulp, numero 29, tornano di fronte per giocarsi il titolo a Monaco di Baviera. Un anno fa il danese alzò il primo trofeo ATP della sua carriera, ma la finale durò appena sette game. L'olandese si ritirò sotto 4-3 nel primo set, per forti dolori al petto. Da allora, Van de Zandschulp non ha più giocato altre finali ATP.
Rune - Van de Zandschulp, le chiavi della finale
Rune, più esplosivo e più vario, interpreta come Alcaraz la transizione verso un tennis totale, pienamente a tutto campo. Nel tennis di Van de Zandschulp, invece, colpisce anche la capacità di interpretare le intenzioni dell'avversario, di anticipare la traiettoria della palla in base alla postura o alla posizione della racchetta.
Il suo punto più forte è sicuramente il diritto, con cui riesce a sfondare da dietro e prendere campo anche sulla terra battuta, come ha spiegato a De Volkskrant Sven Groeneveld, coach che ha lavorato con campionesse Slam come Monica Seles, Ana Ivanovic e Maria Sharapova. Nonostante sia alto un metro e 91 centimetri, si muove bene e velocemente tanto in orizzontale quanto in verticale.
Nelle ultime 52 settimane, Rune ha mantenuto un rendimento al servizio decisamente superiore, rivelano i dati ATP rispetto all'olandese. Vince in percentuale più punti con prima e seconda, e soprattutto tiene il 10% in più dei turni di battuta. In risposta, però, è Van de Zandschulp ad avere numeri di poco migliori: vince l'1% in più di punti contro la prima e ottiene l'1% in più di break in rapporto al totale di game di risposta giocati.
Per l'olandese, potrebbe diventare un vantaggio allungare la partita. Sempre considerando il rendimento delle ultime 52 settimane, rispetto a Rune l'olandese ha fatto la differenza nei tie-break (72% di successi contro 64,5%) e nei set decisivi (60% di vittorie contro 42,9%).
Come sono andate le semifinali
Rune ha raggiunto la settima finale ATP in carriera battendo 63 62 l'australiano Christopher O'Connell, numero 82 del mondo. Capace di sorprendere Alexander Zverev, con il suo elegante rovescio a una mano non è riuscito a contrastare la maggiore completezza del danese.
Nonostante la terza sconfitta su tre incontri contro Top 10, O'Connell può comunque essere soddisfatto delle conferme ottenute nelle ultime due stagioni. L'australiano non ha giocato per quasi due anni, tra aprile 2012 e gennaio 2014, per fratture da stress alla schiena. Poi era arrivata, nel 2017, una polmonite. Non voleva giocare. Ha cambiato vita, ha pulito barche insieme al fratello a Sydney da febbraio a giugno del 2018. Poi la passione è tornata. Ha disputato 108 partite a tutti i livelli e vinto tre titoli nel circuito ITF nel 2019. Nel 2021 ha raggiunto il primo quarto ATP, l'anno scorso la prima semifinale (a San Diego) e la Top 100 fino a chiudere la stagione con il best ranking di numero 78.
Match point ??
— SuperTennis TV (@SuperTennisTv) April 22, 2023
B. van de Zandschulp vs. T. Fritz - Munich#tennis pic.twitter.com/BsSTzAgGsr