-
Eventi internazionali

Sinner, un anno dopo è un'altra storia. Ma ai quarti va Tsitsipas

Tsitsipas ferma Sinner al quinto set. Rispetto all'anno scorso è cambiato tutto. Lo spirito dell'altoatesino c'è, ma non è bastato. Il ceco non aveva mai vinto una partita negli Slam prima dell'Australian Open. Negli ottavi ha sorpreso in quattro set Auger-Aliassime

di | 22 gennaio 2023

Jannik Sinner esce stanco e a testa bassa dalla Rod Laver Arena. Ma esce anche con i complimenti di Stefanos Tsitsipas, con gli applausi dei tifosi. Esce stanco dopo quattro ore di battaglia, deluso perché un anno dopo sa di essere un giocatore migliore rispetto a dodici mesi fa, quando qui subì una lezione pesantissima nell'ultima partita con Riccardo Piatti allenatore.

Sinner sa di essere molto più vicino al greco, ma vicino non è ancora abbastanza. Ma sa anche che non può concedersi cali, che non può permettersi distrazioni, soprattutto quando affronta un giocatore che fa meglio quel che a lui dà più fastidio. E con un avversario che serve così bene, a maggior ragione quando è in controllo, convertire solo quattro palle break su 26 è un freno eccessivo ai sogni di gloria. Ma il suo momento arriverà.

Tsitsipas emerge vincitore 64 64 36 46 63 e torna ai quarti di finale a Melbourne, dove ha giocato tre semifinali. Affronterà Lehecka, con la prospettiva di incontrare Khachanov o Korda. Un'occasione non da poco per arrivare alla prima finale Slam sul duro.

Sinner, inizio in salita

Tre errori di diritto mettono in salita la partita di Sinner. Ma il ricordo della lezione subita l'anno scorso svanisce già al secondo game. L'azzurro costruisce quattro palle break, di cui tre consecutive da 0-40, il greco tira fuori il meglio dal suo servizio ma è chiaro che il match non è sbilanciato come dodici mesi fa.

Tsitsipas serve forte e solido, alterna le prime piatte a soluzioni in kick alto, particolarmente da sinistra. Sinner sa di non avere tempo per aspettare, è rapido a uscire dagli scambi sulle diagonali, appena può prende la rete o varia con il back, anche se gli rimane  meno basso e profondo rispetto a quello del greco, che lo infastidisce di più se giocato stretto e corto di rovescio in diagonale. 

Come già aveva spiegato Vagnozzi alla vigilia, per Sinner è importante non farsi inchiodare da dietro, provare a non concedere a Tsitsipas la possibilità di comandare con il diritto. L'azzurro è aggressivo in risposta, propositivo da fondo, rapido nel mettere i piedi in campo. Da applausi lo schema, appena facilitato da una leggera scivolata del greco, con cui si prende il contro-break del 4-4.

93BED1FB-A386-498E-A120-065F34BA89D2
Play

Nel momento migliore dell'azzurro, Tsitsipas cambia piano. Abbandona i colpi filanti e angolati, si mette a giocare arrotato, carico, mette l'altoatesino di colpire una palla alta, vicina al corpo, difficile da spingere. Non è un caso che, alla luce dei 16 punti a testa negli scambi più brevi, Tsitsipas abbia maturato il cruciale vantaggio competitivo nel set nei punti che hanno richiesto più di cinque colpi: ne ha vinti sei in più (17-11). Sinner ha rischiato di più nel set, ha commesso tre vincenti in più ma anche sei gratuiti in più. Due, di diritto, gli costano il controbreak. Un terzo, ancora di diritto, chiude il parziale.

Anche il secondo set si mette in salita, ma anche nel secondo Sinner recupera l'iniziale svantaggio. Gioca di personalità il punto del contro-break (2-2), sposta Tsitsipas, viene avanti e chiude con la volée alta. Poi chiama l'applauso e trascina il pubblico, mentre Vagnozzi e Cahill in piedi applaudono orgogliosi. Sinner tiene il ritmo negli scambi, sente di non dover strafare per stare in partita, può non avere fretta e aspettare la palla giusta per attaccare. Tsitsipas, però, non è per caso in corsa per diventare numero 1 del mondo. Come nel primo set, mette un paio di marce in più sul 4-4.

Firma il secondo break del parziale, va 5-4 e servizio. Salva con una gran prima da sinistra una chance di contro-break, Sinner cancella un set point ma ne consegna un secondo e affossa un'affrettata risposta di rovescio, la peggiore del match, nel punto che manda in archivio anche il secondo set. Pesano più gli undici gratuiti a 8 che i 13 vincenti a 9 in un set deciso da pochi dettagli, tutti però coerenti nell'affermare che Sinner sia più vicino a Tsitsipas di un anno ma che il greco sia oggi un giocatore superiore all'azzurro.

Sinner allunga al quinto

Sinner ha il merito di non farsi trascinare da una comprensibile frustrazione. Tiene un primo turno di battuta da sette minuti poi, nel quarto game, alla settima occasione, sale per la prima volta in vantaggio di un break in un set. Gioca più libero, anche perché la situazione di punteggio toglie responsabilità e peso dalle spalle, e con il primo ace del set allunga 5-2. Tsitsipas sembra un po' meno brillante rispetto alle prime due ore di partita. Sinner manca tre set point in risposta, ma resta fedele al piano che prevede aggressione da dietro e ricami in avanzamento. Vedere per credere la palla corta con cui chiude il terzo set, il primo che Sinner vince negli scontri diretti da Roma 2020 dopo averne persi otto di fila

L'altoatesino, che nel terzo set vince nove punti in più negli scambi brevi, cambia la partita. Con la prima rimonta da sotto di due set ancora freschissima, al terzo turno contro Fucsovics, spinge senza forzare, accelera senza deragliare. Sente sempre meglio la palla. Al contrario Tsitsipas, uscito dal campo a fine terzo set, sente meno le gambe. Nel quarto va subito sotto di un break e si salva dal possibile 1-4 con tre notevoli prime di servizio, ma non gli basta a raddrizzare il set.

Sinner detta i tempi, si apre il campo, a fa correre l'avversario e lo sorprende con le palle corte che gli riescono sempre meglio con il diritto da sinistra. E' più sciolto, più fluido, viene meglio incontro alla palla, e firma quasi il doppio dei punti (16-9) negli scambi più lunghi, dai 5 colpi in su, quando la manovra è determinante. Anche al servizio, comunque, è freddo, sicuro. Serve tre ace sul 5-3 nel terzo, due ace e due prime vincenti sul 5-4 nel quarto.

Australian Open, i dettagli fanno la differenza: quarto Tsitsipas-Lehecka

Ma il tennis è sport di dettagli, di centimetri. Quelli che mancano a Sinner per evitare di steccare uno smash a campo aperto nel primo punto del quinto set. Quell'errore gli resta in testa, perché ne sbaglia un altro nel quarto game e con altri due regali consegna a Tsitsipas tre palle break di fila, le prime dalla metà del terzo set.

Si salva, ma a forza di giocare col fuoco ti bruci. E Sinner si brucia un turno di battuta più in là. Ancora sotto 0-40, stavolta accorcia solo fino al 30-40 poi c'è solo Tsitsipas che consolida il vantaggio, serve come un treno. Mette il 92% di prime in campo nel quinto il greco, che così fa la differenza. E vittoria su Alcaraz nella finale di Umago 2022 resta ancora l'unica per Jannik contro un Top 5.

Nel suo sesto quarto di finale Slam, Tsitsipas incontrerà Lehecka che non aveva vinto nemmeno una partita in un major prima dell'Australian Open 2023, ma a Melbourne ha eliminato Borna Coric al primo turno, Cameron Norrie al terzo e negli ottavi sulla Margaret Court Arena ha rimontato un set di svantaggio a Auger-Aliassime prima di chiudere 46 63 76(2) 76(3).

"E' straordinario, non riesco a trovare le parole - ha detto a caldo dopo la partita -. Se un anno fa, dopo la sconfitta al primo turno, qualcuno mi avesse detto che sarei arrivato nei quarti non ci avrei creduto".

Lehecka, finalista alle Intesa Sanpaolo Next Gen ATP Finals l'anno scorso, ha continuato a mostrare un tennis composto, aggressivo. Gioca d'anticipo e questo gli permette di tenere alta la velocità anche contro un avversario come Auger-Aliassime, superiore per peso di palla da dietro. 

Gli è bastato un break in tutto il match per completare la vittoria in tre ore e 13 minuti. Più freddo nei momenti importanti, Lehecka è sceso a rete 41 volte e ne ha ricavato 33 punti. E' questa la chiave che l'ha portato a festeggiare la sua prima vittoria contro un Top 10.

Loading...

Altri articoli che potrebbero piacerti