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Venus Williams torna a vincere: la passione non ha età

Venus Williams ha vinto il suo primo match WTA da Wimbledon 2021. Sconfitta Katie Volynets, che ha la metà dei suoi anni. Passa anche Leylah Fernandez che domina la quindicenne Brenda Fruhvirtova

di | 02 gennaio 2023

A 42 anni, Venus Williams torna a vincere. L'ultimo successo nel circuito WTA risaliva a Wimbledon 2021. Ormai fuori dalle prime 1000 del mondo nel ranking WTA, Venus ha iniziato il 2023 e il suo cammino all'ASB Classic, il WTA 250 di Auckland che potete seguire integralmente sulla piattaforma digitale SuperTenniX, battendo 76(4) 62 la numero 114 WTA Katie Volynets che ha la metà dei suoi anni.


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Venus Williams: "Partita non facile"

Venus ha giocato una buona partita, mettendo in evidenza il tennis leggero e i limiti tattici della più giovane connazionale che non è riuscita con continuità a prendere l'iniziativa, a farla muovere e ad aprirsi il campo.

"Non ho giocato molto negli ultimi anni, scendere in campo non è mai facile" ha detto Venus, sorpresa dal suo stesso livello di gioco. "In allenamento sto giocando bene, ma in partita è tutta un'altra storia. Oggi è stato un match duro, lei ha allungato gli scambi, ma è bello sentire di poter fare una bella partita contro un'avversaria in ascesa".

Al prossimo turno la maggiore delle sorelle Williams affronterà la numero 84 del mondo, la cinese Zhu Lin, che ha firmato la prima sorpresa del torneo. Nel primo match sul Centrale, infatti, ha superato 46 76(6) 64 Madison Brengle, testa di serie numero 6 capace a Auckland di battere Serena Williams nel 2017, a cui ha salvato anche un match point.

Fernandez batte Fruhvirtova: "Mi sono sentita vecchia"

Se per Venus è ormai normale affrontare avversarie anche molto più giovani di lei, non si può dire lo stesso per la ventenne canadese Leylah Fernandez, finalista allo US Open 2021. Eppure, nella sua seconda partecipazione all'ASB Classic dopo l'eliminazione nelle qualificazioni del 2020 contro Paula Badosa, le è successo di sentirsi la veterana in campo. 

Fernandez ha infatti dominato 61 61 la quindicenne Brenda Fruhvirtova, in tabellone grazie a una wild card. "Mi sono sentita un po' vecchia, è incredibile - ha ammesso dopo la partita -. Pensavo di essere una delle più giovani, poi ho sentito che c'era una quindicenne nel draw. Ero contenta per lei, ma ho cercato di pensare a me stessa e di fare una bella partita".

Sorella minore di Linda Fruhvirtova, la diciassettenne che l'anno scorso ha conquistato il suo primo titolo WTA a Chennai, Brenda ha vinto otto titoli in singolare nel circuito ITF. Il primo, a Tucuman, in Argentina, l'ha ottenuto a 14 anni e dieci mesi. Nessuna giocatrice si era imposta in questo circuito a un'età così precoce dal 2015, quando Claire Liu a 14 anni e nove mesi vinse il torneo da 10 mila dollari di Orlando.

Soddisfatta della sua tenuta mentale in una giornata condizionata da ritardi e interruzioni a causa della pioggia, Fernandez si sente una giocatrice molto migliorata rispetto alla sua precedente partecipazione a Auckland.

"Ho lavorato tanto sulla parte atletica. Sono sempre stata veloce, ma so che posso diventare più forte e un po' più solida - ha detto alla vigilia, come riporta il quotidiano neozelandese Stuff -. Ma sono felice di dove sono arrivata. Ora sono più sicura del mio tennis e di poter raggiungere qualunque palla, di poter trovare sempre una soluzione".

Al prossimo turno Fernandez affronterà l'austriaca Julia Graebher, che al prossimo Australian Open smetterà di essere l'unica Top 100 nel ranking WTA ancora senza una presenza Slam all'attivo. Nel suo orizzonte, per il 2023, c'è un'evoluzione nel segno della continuità e il desiderio di arrivare in fondo ai grandi tornei.

"Non smetterò mai di giocare il mio tennis aggressivo - ha spiegato -. Per me è naturale, non lo vedo come rischioso. Anzi al contrario, per me è più rischioso pensare di non cercare il vincente quando ne avrei l'occasione. Le mie avversarie sono più grosse di me, più forti di me, e non posso limitarmi con loro a tenere la palla in campo sperando che sbaglino. Perché a un livello così alto non succede".

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