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Eventi internazionali

Wu Yibing, che impresa: la seconda vita inizia a Dallas

Il cinese, assente dal circuito per oltre due anni, ha festeggiato dopo tre tie-break contro John Isner il primo titolo ATP in carriera. Guadagnerà una quarantina di posizioni in classifica, sarà in Top 60

di | 12 febbraio 2023

Non c'è prato più dolce dove stendersi per Wu Yibing del cemento dipinto di blu della Southern Methodist University di Dallas. Ci si stende, assapora un applauso caldo come un abbraccio, intenso contro una rivincita. Ha battuto John Isner 67(4) 76(3) 76(12), ha festeggiato il primo titolo in carriera e l'ingresso nella Top 60 nel ranking ATP.

Wu chiude gli occhi e allarga le braccia. Annega in un mare dolce, in un luogo chiamato desiderio. Perché quando per anni il destino, gli infortuni ti impediscono di fare quel che ami, e poi quello stesso destino ti regala una seconda possibilità, allora niente ti sembra impossibile.

Quando per anni hai coltivato un sogno e l'hai visto scolorire, lo hai creduto una bugia o peggio un'illusione, ma all'improvviso lo ritrovi con gli occhi di un ragazzo che ancora insegue gli aquiloni, allora lo afferri e non lo lasci scappare una seconda volta.

Nemmeno se arrivi a un punto dalla sconfitta, nemmeno se devi giocarti tre tie-break contro l'unico giocatore ad averne vinti più di 500 in carriera, che peraltro proprio a Dallas abita, quando non è in viaggio per tornei.  

 

L'ultimo, da 26 punti, è una partita nella partita, una sfida fra ferree volontà. L'ha spuntata Wu, che ha piazzato il primo, decisivo, mini-break sull'11 pari. Ha costretto Isner a sbagliare un diritto, ha vinto perché per lui significava di più, e non dovrebbe stupire nessuno. Il suo tennis fluido, il rovescio che non a caso indica come il suo colpo migliore nella scheda per il sito dell'ATP, l'hanno tenuto sempre in corsa. Sempre convinto delle sue possibilità, lucido nelle scelte, praticamente mai frettoloso nelle esecuzioni.

Isner, che ha mancato un match point sul 6-5 30-40 nel secondo set e altri tre nel tie-break conclusivo, ha servito 44 ace e dominato negli scambi brevi, finiti con quattro colpi o meno. Ma ha incassato la quindicesima finale in trentuWu ha più del doppio di quelli più lunghi. Ha sbagliato meno, in una partita tutta giocata sul filo, senza break e con solo cinque palle break in quasi tre ore di gioco. E' il primo campione cinese nella storia del circuito ATP. Il suo sogno di diventare Top 30 entro la fine dell'anno è più vicino.

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Le parole dei protagonisti

"Ho fatto la storia qui per la mia nazione - ha detto Wu durante la premiazione -. Sono davvero fiero di me, ma devo ringraziare tutti i tifosi e il mio team: non ce l'avrei mai fatta senza di voi".

Comprensibilmente deluso Isner, che ha donato 100 dollari per ogni ace nel torneo, 13.800 in totale, ad iniziative benefiche per i bambini di Dallas attraverso la sua fondazione. "E' una sconfitta dura, non so quanti match point ho avuto. Giuro che più di una volta ho pensato di vincere. Ma lo sport può essere brutale". Lo statunitense ha riconosciuto i meriti e le qualità dell'avversario. "Wu gioca tutti i punti nello stesso modo, non dà segni di tensione. Se ha una palla da colpire, colpisce. Non è facile dargli una palla che lo riesca a mettere in difficoltà. E' un colpitore incredibile, un gran talento".

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