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La fine dell’anno per il tennis giovanile italiano vuol dire Lemon Bowl, l’evento under romano che negli anni ha visto passare tutti i più forti azzurri di oggi. Compreso Matteo Berrettini, che però all’epoca non era tra i più osservati e che non vinse mai in nessuna categoria
di Alessandro Nizegorodcew | 09 dicembre 2019
Le prime edizioni del Lemon Bowl videro in campo un livello molto alto e tanti successi di giocatori (e giocatrici) poi divenuti ottimi professionisti. È il caso di Katia Piccolini e Gloria Pizzichini, che si imposero nell’under 14 rispettivamente nel 1986 e 1989, per raggiungere negli anni a seguire la Top 50 del ranking Wta.
Nel maschile, tra le vittorie degli anni ’80, si segnalano Daniele Musa (best ranking 133 Atp) e Stefano Cobolli (best ranking 236 Atp), che è tornato molto spesso al Lemon Bowl al seguito del figlio Flavio Cobolli, considerato attualmente uno dei migliori prospetti del tennis giovanile italiano.
Nel decennio successivo sono giunti i bellissimi successi del compianto Federico Luzzi, di Stefano Tarallo, di Paolo Cannova (attuale coach di Salvatore Caruso), Manuel Jorquera e di tanti altri poi protagonisti nei circus Atp e Wta. Passando ai primi anni 2000 belle le vittoria di Martina Di Giuseppe e Martina Trevisan, attualmente impegnate alla ricerca della Top 100 mondiale.
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Non vinsero, ma lasciarono intravedere ottime qualità. Stiamo parlando dell’attuale Top 10 Matteo Berrettini e di Camila Giorgi. Il romano non era considerato tra i ‘fenomeni’ junior ma il dritto, in particolare, valeva già il prezzo del biglietto (che, va ricordato, al Lemon Bowl non si paga). All’epoca seguito da Raoul Pietrangeli alla Corte dei Conti di Roma, Berrettini non ha mai conquistato la coppa ma ha sempre giocato volentieri, nonostante il freddo, il torneo capitolino.
Chi ha visto in campo Camila Giorgi in quegli anni, invece, ricorda una ragazza che tirava già fortissimo ma faceva fatica a essere regolare. Pian piano le cose si sono aggiustate per entrambi, come dimostrano i successi nel circuito professionistico.
Nel 2012 uno scatenato Gian Marco Moroni riuscì a conquistare la coppa under 16 all’età di 14 anni. ‘Jimbo’, che nel corso del torneo superò anche l’attuale Top 200 Atp Zapata Miralles, si distinse per un dritto devastante per la giovane età.
Nello stesso anno, tra gli under 14, si impose Riccardo Balzerani, tra i protagonisti delle recenti classi Next Gen azzurre.
Tra i passati vincitori del Lemon Bowl, attuali protagonisti del ranking mondiale, è d’obbligo citare Lorenzo Musetti. Il toscano, vincitore quest’anno degli Australian Open Junior, vinse la coppa dei limoni Under 10 nel 2012, raggiungendo la finale due anni dopo nella categoria superiore quando fu sconfitto da Fausto Tabacco, protagonista pochi giorni fa nelle finali di Serie A1 con il Circolo Tennis e Vela di Messina.
Musetti mise in mostra già da piccolissimo le sue straordinarie qualità tecniche, illuminando gli occhi dei tanti appassionati e addetti ai lavori presenti sui campi del New Penta 2000.
La finale under 10 vinta da Elisabetta Cocciaretto nel 2011 fu ancora più ragguardevole, dato che la piccola marchigiana riuscì a vincere, grazie al suo proverbiale rovescio lungolinea, contro Olga Danilovic, già vincitrice in carriera di un titolo del circuito maggiore (Wta International Mosca nel 2018).
Anche Giulio Zeppieri ha conquistato il Lemon Bowl. Il pontino, classe 2001 e vincitore poche settimane fa delle qualificazioni alle Next Gen Atp Finals trionfò nella categoria under 14 nel 2015.
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