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La Davis a Bologna, Olanda-Brasile 2-1: ha deciso il doppio

Nei singolari primo successo in Coppa di Fonseca che supera in due set van de Zandschulp: Griekspoor s’impone su Monteiro. Nel doppio Koolhof/van de Zandschulp battono in due set Matos/Melo

di | 12 settembre 2024

Botic van de Zandschulp e Wesley Koolhof in azione (foto Sposito/FITP)

Botic van de Zandschulp e Wesley Koolhof in azione (foto Sposito/FITP)

All’Unipol Arena di Bologna l'Olanda ha battuto 2-1 il Brasile in un confronto che ha iniziato a dare forma alla classifica del Girone A delle Davis Cup Finals (che comprende anche Italia e Belgio, che si affronteranno venerdì).

Olanda vs Brasile 2-1

Joao Fonseca (BRA) b. Botic van de Zandschulp (NED) 64 767(3)

Tallon Griekspoor (NED) c. Thiago Monteiro (BRA) 76(2) 64

Wesley Koolhof/Botic van de Zandschulp (NED) b. Rafael Matos/Marcelo Melo (BRA) 64 76(5)

Entrambe battute all’esordio per 2-1, Olanda e Brasile arrivavano al confronto con storie diverse. I “tulipani” si erano fatti sorprendere dal Belgio martedì al doppio di spareggio dopo l’inattesa sconfitta di Griekspoor (con relativo “mea culpa” di Tallon) contro Bergs. I “carioca” avevano invece ceduto all’Italia già dopo i singolari, con il doppio Matos/Melo a rendere meno pesante il passivo.

Fonseca, altro che "baby": sconfitto van de Zandschulp

Nel primo singolare, quello tra i numeri due, Joao Fonseca, n.158 del ranking, ha festeggiato il suo primo successo in Nazionale battendo 64 767(3), in un’ora e 32 minuti, Botic van de Zandschulp, n.68 ATP.  

Le paure da “prima volta” il giovane Fonseca le ha archiviate insieme alla sconfitta contro Berrettini di mercoledì. Il 18enne di Rio affronta a viso aperto un giocatore d’esperienza come van de Zandschulp, classificato esattamente novanta posti più su nel ranking. Ed invece è proprio il 28enne di Wageningen a soffrire nell’ottavo game, costretto ad annullare ben quattro palle-break. Sono le prove generali, perché nel decimo gioco Joao, che risponde con sempre maggiore continuità, dopo aver annullato al suo avversario la chance del 5 pari, trasforma la palla-break, che è anche un set-point incassando l’errore dell’olandese (6-4).

Nella seconda frazione sia l’olandese che il brasiliano restano tenacemente attaccati ai rispettivi turni di battuta con Joao che cede appena due “quindici” contro i sei di Botic. La logica conclusione è il tie-break. Il primo mini-break lo porta a casa Fonseca su un gratuito di diritto dell’olandese (2-1): il brasiliano ne approfitta per salire 4-1 ma van de Zandschulp resta in scia (4-3). Il brasiliano si procura tre match-point (6-3): basta il primo perché Joao chiude da campione con la volée alta do rovescio incrociata.

Joao Fonseca esulta (foto Sposito/FITP)

Joao Fonseca esulta (foto Sposito/FITP)

L'emozione di Joao

“Mi sono sentito davvero bene oggi dopo il po’ di tensione di ieri - le parole del 18enne di Rio -. La Davis è particolare perché di solito se perdi, perdi solo tu: qui perdi per il tuo Paese. Oggi ho servito bene, ho giocato in modo aggressivo, ho fatto vedere il mio tennis. Ed ho anche vinto quindi è chiaro che sono felice. Le cose nella mia carriera stanno accadendo molto velocemente: l’anno scorso ero junior e ora sto partecipando ai grandi tornei. Devo continuare a concentrarmi sulla mia routine, su cosa devo fare: ascoltare i miei allenatori e le persone che vogliono aiutarmi a raggiungere la top 100, magari la top 10. Io mio obiettivo per il prossimo anno è giocare i main draw degli Slam ma il sogno è diventare numero uno del mondo. Da bambino i miei idoli erano Federer e naturalmente ‘Guga’ Kuerten”.

Griekspoor si riscatta contro Monteiro

Pareggio dell’Olanda grazie a Tallon Griekspoor, n.39 ATP, che, nella sfida tra i numeri uno, ha superato 76(2) 64, in un’ora e 28 minuti di gioco, Thiago Monteiro, n.76 del ranking.

Primo parziale super equilibrato con le prime due palle-break, che sono altrettanti set-point, offerti dal mancino brasiliano nel decimo gioco: la prima la cancella Monteiro con il servizio, la seconda ce l’ha sulla coscienza Griekspoor, e due punti più tardi è cinque pari. E non può che essere il tie-break a decidere. Il 28enne di Haarlem vola 5-1 e poi chiude 7-2, evitando di complicarsi ulteriormente la vita. 

Griekspoor è concentrato e desideroso di lasciarsi alle spalle il ko contro Bergs: nel quinto gioco non sfritta la prima palla-break ma la seconda sì (3-2), e poi di slancio conferma il vantaggio (4-2). Il 30enne di Fortaleza prova a restare agganciato ma Tallon chiude (6-4) al primo match point, curiosamente anche lui con una volée alta di rovescio incrociata.

Tallon Griekspoor in azione (foto Sposito/FITP)

Tallon Griekspoor in azione (foto Sposito/FITP)

L’orgoglio di Tallon

“Sono state 48 ore difficili. Martedì ero molto deluso da me stesso per la mia prestazione [contro Bergs]. Mi sono scusato con la squadra. Non si trattava nemmeno di aver perso la partita, ma solo del modo in cui mi sono comportato e della prestazione in generale. Quindi, sì, ieri non è stato facile. Non ero troppo sicuro di voler giocare oggi. Stamattina mi sono svegliato abbastanza bene: mi sentivo ancora il numero uno della squadra. Mi piacciono questi ragazzi, mi sono stati vicini negli ultimi due giorni, quindi il minimo che potessi fare era venire qui e lottare almeno dalla prima all'ultima palla. Quindi, sì, molto, molto orgoglioso di me stesso, molto orgoglioso della vittoria che ha tenuto in vita la squadra, perché era un punto molto importante, un singolare davvero importante”.

Il doppio decisivo è “orange”

Ha finito per decidere il doppio con Wesley Koolhof e Botic van de Zandschulp che hanno avuto la meglio per 64 76(5), in un’ora e 44 minuti di partita, su Rafael Matos e Marcelo Melo, rimettendo l’Olanda in corsa per i quarti della Davis.

“Due giorni fa abbiamo perso il tie-break e poi l’intera partita - commenta il team olandese -. Oggi siamo riusciti a ribaltare la situazione nel tie-break del secondo parziale, perché credo che nessuno di noi volesse un terzo set. Finora abbiamo giocato due partite di doppio di alta qualità. E ad essere onesti, penso che avremmo dovuto vincere anche contro i belgi, perché c'erano così tante possibilità di farlo. Ma questo è il passato, per fortuna oggi abbiamo vinto e siamo ancora in corsa per la qualificazione a Malaga. Ed ora abbiamo due giorni per prepararci ad affrontare l’Italia”.

“Siamo molto contenti di aver vinto e di essere ancora in corsa - sottolinea il capitano Paul Haarhuis -. Ma ovviamente martedì abbiamo avuto la sensazione di essere la squadra migliore in questo momento: abbiamo avuto le maggiori possibilità di vincere e non l’abbiamo fatto. Ma se lo avessimo fatto, ci saremmo già qualificati. Ma non è andata così: è il tennis. Negli ultimi due anni abbiamo vinto alcune sfide combattute e martedì ne abbiamo persa una. È così che vanno le cose. Siamo felici di esserci riorganizzati: abbiamo avuto un avversario difficile nel Brasile, abbiamo vinto e ora ci aspetta l’Italia, anche se prima deve giocare un’altra partita. Ma non vediamo l'ora di giocare. Penso che sia la prima partita in cui non siamo i favoriti, quindi sarà bello dare il massimo e vedere fino a dove arriveremo”.

Botic van de Zandschulp e Wesley Koolhof (foto Sposito/FITP)

Botic van de Zandschulp e Wesley Koolhof (foto Sposito/FITP)


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