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Alla Unipol Arena la sfida contro il team guidato da Nicolas Masu è fondamentale per proseguire l’avventura in Coppa. Nel primo singolare, quello tra i numeri due dei rispettivi team, il 22enne sanremese supera in rimonta il 27enne di Santiago
di Tiziana Tricarico, da Bologna | 15 settembre 2023
Esordiente a chi? Con la freddezza di un davisman consumato e con una prestazione tutta grinta e determinazione, superando pure un inizio tutt’altro che esaltate, Matteo Arnaldi regala il primo punto all’Italdavis, che all’Unipol Arena di Bologna si sta giocando contro il Cile la chance di poter inseguire ancora uno dei primi due posti nel Girone A, utili alla qualificazione per le Finals di novembre (21-26) a Malaga.
Il cambio in corsa di capitan Filippo Volandri si rivela azzeccato. Nel primo singolare, quello tra i numeri due dei rispettivi team, il 22enne sanremese, n.47 ATP, al debutto assoluto in singolare con la maglia della nazionale, ha battuto in rimonta per 26 64 63, in due ore e 23 minuti di partita, Cristian Garin, n.103 ATP.
A first #DavisCup win for Matteo Arnaldi ??
— Davis Cup (@DavisCup) September 15, 2023
What a start for Italy in this must win tie ??????#DavisCup | @federtennis pic.twitter.com/U357fhlHNp
“Non è stato un esordio facile - ha detto a caldo Matteo - all’inizio ero un po’ teso e non riuscivo a fare quello che volevo. Avere tutto il team vicino è diverso, ho cercato di dare tutto me stesso. Siamo una bella squadra, adesso pensiamo a vincere tutte le prossime partite per qualificarci. Grazie tutti!”, ha concluso rivolto al pubblico.
Molto buoni i numeri dell’azzurro: 6 ace (l’ultimo sul match-point) a fronte di due doppi falli, il 69% di prime in campo con il 69% dei punti ottenuti ed il 93% di seconde in campo con il 56% dei punti portati a casa. Nota dolente la percentuale delle palle-break convertite, appena 2 su 12. A referto 18 vincenti a fronte di 20 errori non procurati (26 contro 27 il bilancio del cileno).
In panchina c’è un tifoso speciale: Matteo Berrettini - messo ko da un infortunio alla caviglia destra rimediato al secondo turno degli Us Open nel match contro il francese Rinderknech - arrivato a Bologna per sostenere i compagni di squadra in una settimana che si sta rivelando più complicata del previsto in casa Italia.
Crederci sempre, arrendersi mai. Chissà che emozione per Arnaldi: perché se è vero che si era “tolto il pensiero” del debutto scendendo in campo in doppio con Simone Bolelli mercoledì è altrettanto vero che l’esordio in singolare è tutta un’altra faccenda. Per di più in una sfida tanto delicata che la metà basta. Una stagione di prime volte per Matteo: primo match vinto in un main draw ATP (“500” di Barcellona), prima vittoria in un “1000” (Madrid), primo top ten battuto (Ruud, n.4, sempre a Madrid), ingresso in top 100, prima vittoria in uno Slam (Roland Garros), primo ottavo in un Major (Us Open, stoppato da Alcaraz), ingresso in top 50 e convocazione nell’Italdavis.
Il match. Tra il 22enne di Sanremo ed il 27enne di Santiago del Cile non ci sono precedenti. Arnaldi deve ringraziare un nastro tricolore che gli permette di annullare una palla-break in avvio di primo set (1-0). Il break per il Cile però arriva nel quinto gioco, su un rovescio lungolinea in corridoio di Matteo (3-2), con Garin che non solo conferma il vantaggio (4-2), recuperando da 0-30, ma si prende anche un secondo break (5-2). Giusto per complicare ulteriormente le cose, il cileno serve con grande solidità e con il quinto game di fila chiude 6-2 alla prima opportunità.
Nel secondo gioco del secondo parziale Garin offre le prime due palle-break dell’incontro, ma le cancella recuperando da 15-40 con quattro punti consecutivi (1-1). Matteo continua a far fatica a rispondere al servizio del cileno il che rende tanto ma tanto complicato invertire il trend del match.
Arnaldi resta aggrappato ai propri turni di battuta: nel decimo game, però, l’azzurro riesce a rispondere e a mettere in difficoltà il cileno che accusa il primo, vero passaggio a vuoto del match cedendo la battuta a zero e permettendo a Matteo di pareggiare il conto con uno smash a campo aperto (6-4). Scatenando l’entusiasmo del pubblico della Unipol Arena.
Il mood positivo del sanremese prosegue nella frazione decisiva: nel terzo gioco sotto 0-30 infila quattro punti consecutivi, compreso un ace, ed evita di offrire palle-break (2-1). Nel game successivo è Garin ad annullare cinque palle-break (la prima con un diritto all’incrocio che costringe l’azzurro all’errore, la seconda e la terza scendendo a rete, la quarta con una prima robusta, la quinta ancora scendendo a rete): la sesta però è quella buona con Arnaldi che non sbaglia lo smash (3-1). L’azzurro conferma velocemente il break (4-1), il cileno prova a rimanere in scia (4-2).
Nell’ottavo game, sul 5-2 Italia, arrivano tre match-point di fila per Arnaldi: il primo Garin lo cancella con un ace, il secondo con una prima vincente all’incrocio, il terzo con uno smash sulla riga e poi con un altro paio di diritti accorcia le distanze (5-3). Nel nono gioco arrivano altri tre match-point consecutivi e stavolta l’ace di Matteo - il sesto della partita - chiude il discorso, facendo esplodere di gioia l’Unipol Arena. Davvero bravo.