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Una panoramica dell’ultima stagione nel circuito Juniores e i nuovi teenager da tenere d'occhio. Da Cinà ad Alexandrescou, passando per Kostovic e la 'certezza' Repubblica Ceca: cosa aspettarsi dal 2025
27 dicembre 2024
Tante sorprese, ma non è una novità. Anche nel 2024 sono stati all’ordine del giorno gli exploit nel circuito Juniores, sia nei quattro tornei dello Slam che nelle altre tappe di rilievo in un fitto calendario che ha compreso sette prove di categoria J500 e ben 34 di categoria J300. Al contempo, ci sono stati tanti giocatori che hanno rispettato le attese, arrivando a raccogliere risultati di prestigio anche nelle loro prime esperienze in campo professionistico.
Un grande protagonista nella stagione Under 18 è stato Rei Sakamoto. Classe 2006, soprannominato “samurai” per via delle sue particolari celebrazioni post-match, ha alternato con successo l’attività giovanile a quella professionistica. A inizio stagione si è laureato campione in singolare agli Australian Open, diventando il primo giapponese a iscrivere il proprio nome nell’albo d’oro dello Slam down under, mentre nelle ultime settimane dell’anno si è ritagliato grandi soddisfazioni a livello Challenger, incamerando il primo titolo in carriera a Yokkaichi. Questa vittoria lo ha proiettato a un passo dalla Top-400 ATP (best ranking al n.412), quanto basta per continuare a coltivare il sogno della partecipazione a un Major “dei grandi” già nel 2025, quantomeno nelle qualificazioni.
Obiettivo Slam anche per Nicolai Budkov Kjaer, che a Wimbledon è diventato il primo norvegese a vincere uno Slam giovanile e ha chiuso la stagione in vetta al ranking Under 18. Il nativo di Oslo, sparring partner (anche) di Jannik Sinner alle ATP Finals di Torino, ha centrato un quarto di finale Challenger a Montemar e vinto due titoli Futures ad Antalya, arrivando alle porte della Top-500, più precisamente al n.511 ATP a metà dicembre (ora è n.517).
In campo femminile, la slovacca Renata Jamrichova ha chiuso nel migliore dei modi la sua avventura tra le Under 18 vincendo in singolare agli Australian Open e a Wimbledon, in entrambi i casi superando in finale Emerson Jones. L’australiana di Gold Coast, numero uno delle classifiche di fine stagione, ha vinto il Trofeo Bonfiglio e le ITF Junior Finals di Chengdu, oltre al primo titolo ‘Pro’ nel W75 di Sydney.
Il 2024 è stato un anno indimenticabile anche per Iva Jovic, statunitense di origini serbo-croate, considerata una delle punte di diamante della USTA. A segno in doppio agli Australian Open e a Wimbledon con Tyra Grant, si è spinta all’interno della Top-200 WTA mettendo in bacheca due titoli a Berkeley (W35) e Rancho Santa Fe (W75), oltre ad aver superato a sorpresa il primo turno di main draw agli US Open contro la polacca Magda Linette, allora n.42 del mondo.
Emerson Jones (Getty)
Se Jones e Jovic continueranno a essere protagoniste nel tour Under 18 anche nel 2025 (saranno le prime due teste di serie agli Australian Open), lo stesso non si potrà dire per Sakamoto e Budkov Kjaer, che per sopraggiunti limiti di età saranno costretti a salutare il circuito giovanile. A questo punto, è opportuno dare un’occhiata a quei giocatori, nati dal 2007 in poi, che puntano a recitare un ruolo da protagonisti nella prossima stagione ormai alle porte, con i primi tornei 'minori' di Arlon e Bromma che scatteranno tra una manciata di giorni.
Il primo teenager da tenere in considerazione è Federico Cinà. Il 17enne siciliano ha scelto di rinunciare ai prossimi Australian Open, ma non è da escludere una sua presenza ai successivi tornei di rilievo nel calendario Under 18. Allenato da papà Francesco, storico coach di Roberta Vinci, “Pallino” ha vissuto una stagione straordinaria nel circuito ‘Pro’, raggiungendo il best ranking al n.515 ATP a metà dicembre. A un bilancio positivo tra vittorie e sconfitte (31-23), ha abbinato il primo titolo sulla terra di Buzau e il primo quarto di finale Challenger sul cemento di Matsuyama, a coronamento di un 2024 da (almeno) otto in pagella e che fa ben sperare per il futuro.
Nato a Basilea, impugna una Wilson e gioca uno splendido rovescio ad una mano. Ma non è Roger Federer: l’astro nascente del tennis svizzero risponde al nome di Henry Bernet, considerato assieme a Cinà uno dei 2007 più promettenti del panorama giovanile. Semifinalista agli ultimi Europei Under 18, è già n.788 ATP nonostante abbia disputato soltanto cinque tornei ‘Pro’ in carriera. Approdato ai quarti di finale del Challenger 125 di Zug, ha poi battuto Fabio Fognini al primo turno delle qualificazioni dell’ATP 500 di Basilea. Un altro ragazzo molto interessante è il rumeno Yannick Theodor Alexandrescou (classe 2008), in orbita Piatti Tennis Center di Bordighera, quest’anno vincitore di sei titoli Under 18 in singolare (nessuno ha fatto meglio) e laureatosi anche Campione d’Europa Under 16 a Parma.
Tra le ragazze, ha compiuto passi da gigante nell’ultima stagione, soprattutto sotto l’aspetto mentale, la 17enne serba Teodora Kostovic. Nel 2024 ha collezionato cinque titoli in singolare in tornei di categoria J300, compresi gli Europei Under 18 di Oberpullendorf, e ha giocato i quarti di finale in due prove Slam. Entrata nella Top-10 giovanile, ha raggiunto anche la sua prima semifinale ‘Pro’ a Kursumlijska Banja a maggio.
In ultimo, ma non per importanza, spazio a quella fucina di talenti che è da sempre la Repubblica Ceca, che ai prossimi Australian Open porterà quattro giocatrici tra le teste di serie. Oltre alla recordwoman stagionale Jana Kovackova (17 titoli, di cui otto in singolare, e una striscia di 25 match vinti consecutivamente tra agosto e ottobre), proveranno a dire la loro nel corso del 2025 anche Alena Kovackova, Vendula Valdmannova e Tereza Krejcova, senza dimenticare l’ex numero uno ITF Laura Samson, classe 2008, che sembra però ormai già proiettata al circuito ‘Pro’ (è n.329 WTA).